"Puntavo ad un posto sul podio, mi sarei accontentato, non posso credere di avere vinto". Così Mattias Skjelmose, ancora incredulo di aver battuto Tadej Pogacar e Remco Evenepoel nella volata decisiva della Amstel Gold Race. "Ero al limite, sono stato a ruota di Remco, non credevo di poter fare una cosa del genere. Nella volata - ha spiegato - Evenepoel è partito giusto, il vento veniva da sinistra, si è spostato Tadej, ho provato a seguirlo e alla fine non so cosa sia successo. Non ci potevo credere, per me significa tantissimo". Il danese di 24 anni, miglior giovane alla Vuelta 2024 e vincitore del Giro di Svizzera 2023, ha poi dedicato la vittoria al nonno, scomparso da poco, commuovendosi al pensiero.
di Napoli Magazine
20/04/2025 - 18:19
"Puntavo ad un posto sul podio, mi sarei accontentato, non posso credere di avere vinto". Così Mattias Skjelmose, ancora incredulo di aver battuto Tadej Pogacar e Remco Evenepoel nella volata decisiva della Amstel Gold Race. "Ero al limite, sono stato a ruota di Remco, non credevo di poter fare una cosa del genere. Nella volata - ha spiegato - Evenepoel è partito giusto, il vento veniva da sinistra, si è spostato Tadej, ho provato a seguirlo e alla fine non so cosa sia successo. Non ci potevo credere, per me significa tantissimo". Il danese di 24 anni, miglior giovane alla Vuelta 2024 e vincitore del Giro di Svizzera 2023, ha poi dedicato la vittoria al nonno, scomparso da poco, commuovendosi al pensiero.