Dieci azzurri in semifinale e due atleti tricolore in finale, di cui una salita sul podio per ricevere la medaglia d’argento. Ecco gli ingredienti di un weekend da mettere in bacheca per l’arrampicata italiana.
La seconda tappa della Coppa Europa Boulder è andata in scena a Roma, sulla parete outdoor del Centro di arrampicata Monkey Island, con 150 atleti in gara, provenienti da 31 nazioni, fra cui 16 con la maglia della Nazionale italiana.
Le qualifiche sono subito partite col piede giusto, infatti ben dieci azzurri hanno conquistato le semifinali. I climber hanno dovuto affrontare 6 blocchi, che alternavano componenti dinamiche, coordinative e tecniche, esaltando le doti di equilibrio, resistenza e agilità degli atleti. Ma evidenziavano anche l'abilità mentale che devono esercitare nel trovare in pochissimi minuti l'itinerario migliore per arrivare al top, e accaparrarsi così il punteggio più alto possibile per scalare posizioni in classifica.
Nella mattinata di sabato cinque atlete italiane hanno conquistato il pass per la semifinale: Stella Giacani al 12° posto, Francesca Matuella al 13°, Irina Daziano e Leonie Hofer pari merito al 14°, Miriam Fogu al 19°. Al comando della classifica si è posta la francese Lily Abriat, Campionessa Mondiale U20.
Anche nel comparto maschile cinque azzurri si sono guadagnati un posto in semifinale: Simone Mabboni, in 4° posizione, Matteo Reusa in 6°, Michael Piccolruaz in 9°, Niccolò Antony Salvatore in 12°, Luca Boldrini in 15°. A guidare il gruppo il francese Antoine Girard, unico in grado di conquistare tutti e 6 i top.
Tracciatura spettacolare, ma notevolmente complessa, quella della semifinale femminile. I 4 blocchi preparati per le 24 atlete hanno tenuto moltissime atlete della parte bassa del tabellone lontane dai top. L'azzurra Stella Giacani ne ha raggiunti 2 con caparbietà, conquistando di diritto la finale, in 5° posizione. Al comando la francese Lucile Saurel, unica in grado di raggiungere 3 top, seguita dalla slovacca Martina Bursikova e dalla sua connazionale Lily Abriat. Grandissimo impegno per tutte le altre climber tricolore, che però non hanno agguantato il pass per la finale: Leonie Hofer si è piazzata in 12° posizione, Francesca Matuella in 13°, Irina Daziano in 14° e Miriam Fogu in 17°.
Nella semifinale maschile blocchi davvero complicati e fisicamente impegnativi. In tutta la gara è stato raggiunto un unico top, conquistato dal francese Richard, al comando della classifica, seguito dal connazionale Girard. Il nostro Niccolò Antony Salvatore ha agguantato con tecnica e stile 3 zone, che gli hanno regalato il 3° posto in classifica e un pass per la finale.
Gli altri azzurri non sono riusciti ad accedere alla finale. Simone Mabboni è risultato purtroppo fra i primi esclusi dalla top 8, terminando al 9° posto. Piccolruaz, Reusa e Boldrini hanno concluso rispettivamente all'11, 18° e 22° posto.
Nella finale femminile Stella Giacani ha conquistato una fantastica e meritatissima medaglia d’argento, grazie a un bouquet di ingredienti preziosi: la grazia e la sfrontatezza dei suoi 17 anni, una tecnica e una solidità mentale da far invidia a una campionessa navigata, la delicatezza mixata con la tenacia, e una motivazione incrollabile.
La giovanissima atleta azzurra, Campionessa Italiana U18, ha bissato la partecipazione alla finale dopo la prima esperienza alla tappa di Monaco, ma stavolta non si è accontentata di partecipare, ha fatto tutto quello che era in suo potere per salire sul podio. Ha realizzato 2 top (di cui 1 flash) e 2 zone, anche su blocchi risultati inaccessibili a rivali molto titolate, e ha conquistato una bellissima seconda piazza, che ha entusiasmato tutto il pubblico presente.
Unica in grado di superarla la Campionessa Mondiale U20 Lily Abriat, con 3 top. Sul podio con loro, sul terzo gradino, l’altra francese Lucile Saurel, con 2 top e 1 zona.
Lo spettacolo è stato notevole per il pubblico accorso numeroso e per gli spettatori in streaming, fra percorsi giocati su coordinazione ed equilibrio, dinamismo e atleticità, resistenza e fisicità.
Verso la fine della gara molti hanno cominciato a fare calcoli per capire se c’era la certezza di un podio tricolore, ma non Stella: “Non ho fatto calcoli, era l’ultima cosa a cui pensavo, pensavo solo a scalare, a godermi il blocco ed essere presente nel momento. In finale mi sentivo meglio che in semifinale, quando ho visto i blocchi ero convinta di poter arrivare al podio. Ora, con l’argento al collo, sono ancora più motivata a fare di più nelle prossime gare!”.
Nella finale maschile il nostro Niccolò Antony Salvatore, fresco detentore della Coppa Italia di specialità, ha investito tutte le sue energie, raggiungendo 1 top e 2 zone. Nonostante la grinta e l’impegno, che hanno infiammato il pubblico, non è riuscito ad agguantare un posto in top 3 e si è piazzato in 6° posizione.
Il podio è risultato completamente tinto di bianco rosso e blu: oro per Leo Favot, argento per Antoine Girard, bronzo per Noé Moutault.
Un grande successo organizzativo della FASI per questa tappa di Coppa Europa e un weekend argentato indimenticabile per l’arrampicata sportiva italiana.
di Napoli Magazine
07/04/2025 - 13:46
Dieci azzurri in semifinale e due atleti tricolore in finale, di cui una salita sul podio per ricevere la medaglia d’argento. Ecco gli ingredienti di un weekend da mettere in bacheca per l’arrampicata italiana.
La seconda tappa della Coppa Europa Boulder è andata in scena a Roma, sulla parete outdoor del Centro di arrampicata Monkey Island, con 150 atleti in gara, provenienti da 31 nazioni, fra cui 16 con la maglia della Nazionale italiana.
Le qualifiche sono subito partite col piede giusto, infatti ben dieci azzurri hanno conquistato le semifinali. I climber hanno dovuto affrontare 6 blocchi, che alternavano componenti dinamiche, coordinative e tecniche, esaltando le doti di equilibrio, resistenza e agilità degli atleti. Ma evidenziavano anche l'abilità mentale che devono esercitare nel trovare in pochissimi minuti l'itinerario migliore per arrivare al top, e accaparrarsi così il punteggio più alto possibile per scalare posizioni in classifica.
Nella mattinata di sabato cinque atlete italiane hanno conquistato il pass per la semifinale: Stella Giacani al 12° posto, Francesca Matuella al 13°, Irina Daziano e Leonie Hofer pari merito al 14°, Miriam Fogu al 19°. Al comando della classifica si è posta la francese Lily Abriat, Campionessa Mondiale U20.
Anche nel comparto maschile cinque azzurri si sono guadagnati un posto in semifinale: Simone Mabboni, in 4° posizione, Matteo Reusa in 6°, Michael Piccolruaz in 9°, Niccolò Antony Salvatore in 12°, Luca Boldrini in 15°. A guidare il gruppo il francese Antoine Girard, unico in grado di conquistare tutti e 6 i top.
Tracciatura spettacolare, ma notevolmente complessa, quella della semifinale femminile. I 4 blocchi preparati per le 24 atlete hanno tenuto moltissime atlete della parte bassa del tabellone lontane dai top. L'azzurra Stella Giacani ne ha raggiunti 2 con caparbietà, conquistando di diritto la finale, in 5° posizione. Al comando la francese Lucile Saurel, unica in grado di raggiungere 3 top, seguita dalla slovacca Martina Bursikova e dalla sua connazionale Lily Abriat. Grandissimo impegno per tutte le altre climber tricolore, che però non hanno agguantato il pass per la finale: Leonie Hofer si è piazzata in 12° posizione, Francesca Matuella in 13°, Irina Daziano in 14° e Miriam Fogu in 17°.
Nella semifinale maschile blocchi davvero complicati e fisicamente impegnativi. In tutta la gara è stato raggiunto un unico top, conquistato dal francese Richard, al comando della classifica, seguito dal connazionale Girard. Il nostro Niccolò Antony Salvatore ha agguantato con tecnica e stile 3 zone, che gli hanno regalato il 3° posto in classifica e un pass per la finale.
Gli altri azzurri non sono riusciti ad accedere alla finale. Simone Mabboni è risultato purtroppo fra i primi esclusi dalla top 8, terminando al 9° posto. Piccolruaz, Reusa e Boldrini hanno concluso rispettivamente all'11, 18° e 22° posto.
Nella finale femminile Stella Giacani ha conquistato una fantastica e meritatissima medaglia d’argento, grazie a un bouquet di ingredienti preziosi: la grazia e la sfrontatezza dei suoi 17 anni, una tecnica e una solidità mentale da far invidia a una campionessa navigata, la delicatezza mixata con la tenacia, e una motivazione incrollabile.
La giovanissima atleta azzurra, Campionessa Italiana U18, ha bissato la partecipazione alla finale dopo la prima esperienza alla tappa di Monaco, ma stavolta non si è accontentata di partecipare, ha fatto tutto quello che era in suo potere per salire sul podio. Ha realizzato 2 top (di cui 1 flash) e 2 zone, anche su blocchi risultati inaccessibili a rivali molto titolate, e ha conquistato una bellissima seconda piazza, che ha entusiasmato tutto il pubblico presente.
Unica in grado di superarla la Campionessa Mondiale U20 Lily Abriat, con 3 top. Sul podio con loro, sul terzo gradino, l’altra francese Lucile Saurel, con 2 top e 1 zona.
Lo spettacolo è stato notevole per il pubblico accorso numeroso e per gli spettatori in streaming, fra percorsi giocati su coordinazione ed equilibrio, dinamismo e atleticità, resistenza e fisicità.
Verso la fine della gara molti hanno cominciato a fare calcoli per capire se c’era la certezza di un podio tricolore, ma non Stella: “Non ho fatto calcoli, era l’ultima cosa a cui pensavo, pensavo solo a scalare, a godermi il blocco ed essere presente nel momento. In finale mi sentivo meglio che in semifinale, quando ho visto i blocchi ero convinta di poter arrivare al podio. Ora, con l’argento al collo, sono ancora più motivata a fare di più nelle prossime gare!”.
Nella finale maschile il nostro Niccolò Antony Salvatore, fresco detentore della Coppa Italia di specialità, ha investito tutte le sue energie, raggiungendo 1 top e 2 zone. Nonostante la grinta e l’impegno, che hanno infiammato il pubblico, non è riuscito ad agguantare un posto in top 3 e si è piazzato in 6° posizione.
Il podio è risultato completamente tinto di bianco rosso e blu: oro per Leo Favot, argento per Antoine Girard, bronzo per Noé Moutault.
Un grande successo organizzativo della FASI per questa tappa di Coppa Europa e un weekend argentato indimenticabile per l’arrampicata sportiva italiana.