"Non importa chi sta in campo, chi sta a casa, chi ci guarda: siamo ragazzi che giocano a tennis, che cercano di fare il massimo in campo e che si vogliono bene". Così Matteo Berrettini, subito dopo aver battuto nel primo match della finale di Coppa Davis Pablo Carreno Busta. "Non ci si abitua mai a tutto questo, non voglio abituarmi è difficile parlare perché sono super felice ed emozionato di vedervi e sentirvi, ma dobbiamo stare ancora coi piedi per terra: ora tocca a Flavio, speriamo che ora ci sia solo lui, grazie mille a tutti per il supporto". Stamattina, ha aggiunto, "ero un po' teso ma la cosa più importante è godersela ho cercato di pensare al punto successivo perché è l'unico modo per vincere la partita si va sempre avanti ed è andata bene".
di Napoli Magazine
23/11/2025 - 16:57
"Non importa chi sta in campo, chi sta a casa, chi ci guarda: siamo ragazzi che giocano a tennis, che cercano di fare il massimo in campo e che si vogliono bene". Così Matteo Berrettini, subito dopo aver battuto nel primo match della finale di Coppa Davis Pablo Carreno Busta. "Non ci si abitua mai a tutto questo, non voglio abituarmi è difficile parlare perché sono super felice ed emozionato di vedervi e sentirvi, ma dobbiamo stare ancora coi piedi per terra: ora tocca a Flavio, speriamo che ora ci sia solo lui, grazie mille a tutti per il supporto". Stamattina, ha aggiunto, "ero un po' teso ma la cosa più importante è godersela ho cercato di pensare al punto successivo perché è l'unico modo per vincere la partita si va sempre avanti ed è andata bene".