"L'istituzione preposta ha fatto tutte le valutazioni sulla base di documenti che aveva. Hanno rispettate le procedure. Nado Italia non ha presentato ricorso perché riteneva che non ci fossero elementi tali, mentre la Wada sì". Lo ha detto Alessia Di Gianfrancesco, direttore generale di Nado Italia, durante la presentazione del protocollo d'intesa tra Federcalcio e Federfarma parlando del caso doping di Sinner e se ci fosse stato accanimento. "La Wada - precisa - ha già comunque preso in esame questo genere di casi, quelli di doping inconsapevole e di contaminazioni. Nel 2027 ci sarà il nuovo codice mondiale antidoping che aggiornerà gli standard internazionali e Nado Italia è parte attiva di questo processo".
di Napoli Magazine
17/04/2025 - 13:03
"L'istituzione preposta ha fatto tutte le valutazioni sulla base di documenti che aveva. Hanno rispettate le procedure. Nado Italia non ha presentato ricorso perché riteneva che non ci fossero elementi tali, mentre la Wada sì". Lo ha detto Alessia Di Gianfrancesco, direttore generale di Nado Italia, durante la presentazione del protocollo d'intesa tra Federcalcio e Federfarma parlando del caso doping di Sinner e se ci fosse stato accanimento. "La Wada - precisa - ha già comunque preso in esame questo genere di casi, quelli di doping inconsapevole e di contaminazioni. Nel 2027 ci sarà il nuovo codice mondiale antidoping che aggiornerà gli standard internazionali e Nado Italia è parte attiva di questo processo".