"Una benedizione potere venire oggi in questo luogo sacro: siamo vicini agli 800 anni dalla morte di San Francesco. Questo ci dà modo di prepararci per celebrare questo grande, umile, povero santo mentre il mondo cerca segni di speranza". Queste le parole di Papa Leone XIV, in preghiera sulla tomba di San Francesco ad Assisi, nella cripta sottostante la Basilica Inferiore di Assisi. Il pontefice ha salutato i frati del Sacro Convento, con il custode fra Marco Moroni e fra Giulio Cesareo, che hanno intonato il Salve sancte pater, un antico canto gregoriano. Il Papa ha quindi esortato i religiosi a continuare a prepararsi per gli 800 anni della morte di San Francesco, sottolineando che "nella sua umiltà e piccolezza è un grande distributore del Vangelo". E come suoi discepoli a "continuare la sua missione di testimonianza e pace".
di Napoli Magazine
20/11/2025 - 11:27
"Una benedizione potere venire oggi in questo luogo sacro: siamo vicini agli 800 anni dalla morte di San Francesco. Questo ci dà modo di prepararci per celebrare questo grande, umile, povero santo mentre il mondo cerca segni di speranza". Queste le parole di Papa Leone XIV, in preghiera sulla tomba di San Francesco ad Assisi, nella cripta sottostante la Basilica Inferiore di Assisi. Il pontefice ha salutato i frati del Sacro Convento, con il custode fra Marco Moroni e fra Giulio Cesareo, che hanno intonato il Salve sancte pater, un antico canto gregoriano. Il Papa ha quindi esortato i religiosi a continuare a prepararsi per gli 800 anni della morte di San Francesco, sottolineando che "nella sua umiltà e piccolezza è un grande distributore del Vangelo". E come suoi discepoli a "continuare la sua missione di testimonianza e pace".