In un'intervista rilasciata a TA3, David Hancko racconta alcuni retroscena della sessione estiva di calciomercato, che l'ha visto passare dal Feyenoord all'Atletico Madrid: "L'Al-Nassr non era la nostra prima opzione, ho sempre voluto restare in Europa. Quest'estate è arrivata solo un'offerta, ma era incredibile, abbiamo dovuto sederci e parlarne. Da un certo punto di vista, non era l'ideale dover trascinare mia moglie incinta dall'altra parte del mondo, fino a Riad, ma mi ha detto che sarebbe venuta e che ce l'avremmo fatta. Anche se, ovviamente, lei aveva le sue preferenze su dove andare". L'interesse del club saudita era elevato, così come l'offerta fatta al difensore slovacco: "Se confronto i contratti, dovrei giocare nell'Atletico per altri 20 anni per guadagnare così tanto. Qui è di cinque anni, mentre con l'Al-Nassr erano solo quattro". Hancko conclude: "Quando abbiamo cominciato a percepire che qualcosa in Arabia non andava, il mio agente ha fatto sapere all'Atletico che potevano ancora prendermi. E il club ha fatto in un giorno e mezzo quello che avremmo voluto facesse in un anno e mezzo".
di Napoli Magazine
09/09/2025 - 16:17
In un'intervista rilasciata a TA3, David Hancko racconta alcuni retroscena della sessione estiva di calciomercato, che l'ha visto passare dal Feyenoord all'Atletico Madrid: "L'Al-Nassr non era la nostra prima opzione, ho sempre voluto restare in Europa. Quest'estate è arrivata solo un'offerta, ma era incredibile, abbiamo dovuto sederci e parlarne. Da un certo punto di vista, non era l'ideale dover trascinare mia moglie incinta dall'altra parte del mondo, fino a Riad, ma mi ha detto che sarebbe venuta e che ce l'avremmo fatta. Anche se, ovviamente, lei aveva le sue preferenze su dove andare". L'interesse del club saudita era elevato, così come l'offerta fatta al difensore slovacco: "Se confronto i contratti, dovrei giocare nell'Atletico per altri 20 anni per guadagnare così tanto. Qui è di cinque anni, mentre con l'Al-Nassr erano solo quattro". Hancko conclude: "Quando abbiamo cominciato a percepire che qualcosa in Arabia non andava, il mio agente ha fatto sapere all'Atletico che potevano ancora prendermi. E il club ha fatto in un giorno e mezzo quello che avremmo voluto facesse in un anno e mezzo".