Marash Kumbulla sta vivendo una grande stagione in prestito all'Espanyol. Il difensore ex Hellas Verona è primo per disimpegni difensivi ne LaLiga e sesto per respinte e dice di star benissimo in Spagna, ma ai catalani è in prestito secco. Quale sarà il suo futuro? E lui pensa di tornare alla Roma? Kumbulla risponde così in un'intervista al Corriere dello Sport: "Non lo so, non ho proprio idea. Io sono qui in prestito fino al termine della stagione, mi trovo benissimo, decideranno le società".
Come mai non ha trovato continuità con la Roma?
"Voglio chiarire che sono molto contento di come la squadra, i miei compagni, abbiano ritrovato serenità e risultati con Ranieri. E poi voglio aggiungere che la mia priorità ora è l'Espanyol: salvarci e restare uniti ai tifosi è il mio unico pensiero. Poi non so cosa sia successo a Roma, forse un insieme di cose, ma andar via era la cosa da fare per ritrovarmi. Non voglio essere presuntuoso, ma un po' mi aspettavo di poter fare bene".
Lei è stato allenato da Mourinho e De Rossi: cosa le è rimasto?
"Mou è straordinario, schietto, sa anche essere duro, ma ti guarda negli occhi e ti dice sempre la verità. Questo mi ha aiutato a crescere. Con De Rossi ho lavorato poco, ma mi piacciono le sue idee e il modo che ha di approcciarsi. Simpatico quando serve, serissimo in altri momenti. Un po' come Manolo Gonzalez, il nostro allenatore qui. Un personaggio che mi ricorda Daniele: sa empatizzare, non fa differenze".
Juric lo sente ancora? A Verona è stato importante per lei
"Non pensavo che a Roma sarebbe andata così, per me lui è un bravo allenatore e una brava persona. Lo stimo tanto. Lo sento raramente, ogni tanto ci scriviamo l'in bocca al lupo se c'è qualcosa di importante".
Si sente cambiato dopo un anno all'estero?
"Cresciuto, più che cambiato. È un esperienza che consiglierei a tutti".
di Napoli Magazine
18/04/2025 - 11:12
Marash Kumbulla sta vivendo una grande stagione in prestito all'Espanyol. Il difensore ex Hellas Verona è primo per disimpegni difensivi ne LaLiga e sesto per respinte e dice di star benissimo in Spagna, ma ai catalani è in prestito secco. Quale sarà il suo futuro? E lui pensa di tornare alla Roma? Kumbulla risponde così in un'intervista al Corriere dello Sport: "Non lo so, non ho proprio idea. Io sono qui in prestito fino al termine della stagione, mi trovo benissimo, decideranno le società".
Come mai non ha trovato continuità con la Roma?
"Voglio chiarire che sono molto contento di come la squadra, i miei compagni, abbiano ritrovato serenità e risultati con Ranieri. E poi voglio aggiungere che la mia priorità ora è l'Espanyol: salvarci e restare uniti ai tifosi è il mio unico pensiero. Poi non so cosa sia successo a Roma, forse un insieme di cose, ma andar via era la cosa da fare per ritrovarmi. Non voglio essere presuntuoso, ma un po' mi aspettavo di poter fare bene".
Lei è stato allenato da Mourinho e De Rossi: cosa le è rimasto?
"Mou è straordinario, schietto, sa anche essere duro, ma ti guarda negli occhi e ti dice sempre la verità. Questo mi ha aiutato a crescere. Con De Rossi ho lavorato poco, ma mi piacciono le sue idee e il modo che ha di approcciarsi. Simpatico quando serve, serissimo in altri momenti. Un po' come Manolo Gonzalez, il nostro allenatore qui. Un personaggio che mi ricorda Daniele: sa empatizzare, non fa differenze".
Juric lo sente ancora? A Verona è stato importante per lei
"Non pensavo che a Roma sarebbe andata così, per me lui è un bravo allenatore e una brava persona. Lo stimo tanto. Lo sento raramente, ogni tanto ci scriviamo l'in bocca al lupo se c'è qualcosa di importante".
Si sente cambiato dopo un anno all'estero?
"Cresciuto, più che cambiato. È un esperienza che consiglierei a tutti".