È iniziata la nuova avventura per Daniele De Rossi sulla panchina del Genoa. Dopo l’ufficialità delle scorse ore, il nuovo allenatore dei rossoblù si è presentato così alla stampa: “Ringrazio la società per la fiducia e il ds Diego Lopez. Non vedo l’ora di cominciare“.
“La strada che mi ha portato fino a qui la vedo metaforica. Tante volte si sono chiuse delle porte che pensavo fossero occasioni da non poter perdere, a giugno ho avuto dei contatti con altre squadre. Le tante porte chiuse mi hanno portato poi qui, in quello che è un posto migliore rispetto alle proposte che avevo in passato. Il Genoa è una grande squadra per me, è un grande onore. Penso che questo ruolo vada ricoperto con onore e con rispetto di dove si è”.
De Rossi ha proseguito: “Tutti gli allenatori hanno bisogno di adattare le proprie idee in base al materiale umano e tecnico. Questa società di DNA ne ha da vendere, questo dovremo farlo diventare una qualità in più della nostra squadra. Stiamo parlando di un materiale tecnico importante, sono contento dei giocatori che ho. Abbiamo fretta di fare punti, ma non di vedere quello che si vedrà tra poche partite”.
Poi, ha anche parlato della prima sfida che affronterà, contro la Fiorentina: “Se avessi potuto scegliere l’avversario da non affrontare sarebbe stata la Fiorentina, perché ha un nuovo allenatore molto bravo e dei campioni feriti. Siamo una squadra forte anche noi, il Genoa che voglio vedere è quello che ho visto tante volte venendo a giocare qui. Questi ragazzi hanno grande voglia e grande condizione fisica, per questo va dato merito a Vieira e al suo staff. Sarà un Genoa che ci farà ben sperare per il futuro”.
“Se sto qui qualche problema c’è stato, altrimenti sarei ancora sul divano. L’errore più grande che potremmo fare è cercare di cambiare tutto in tre giorni e provare a risolvere tutte le cose che sono mancate. Proprio guardando le partite in passato non ho mai visto una squadra che ha schiacciato il Genoa“.
De Rossi ha anche parlato dell’ambiente che si aspetta: “Ogni allenatore mette il proprio modo di vivere il lavoro. Io trasmetto quello che sento, che sia il Genoa o l’Ostia Mare. Voglio giocatori che lavorino per vincere a ogni costo. Poi abbiamo una grande tifoseria, dobbiamo portarli dalla nostra parte: lo stadio deve essere una bolgia. So che è un valore aggiunto che può darci punti. Faccio questo lavoro per vivere queste atmosfere e mi rende felice vedere che questo stadio sia dalla mia parte. Qui voglio diventare un tutt’uno con l’ambiente“.
Alla domanda sugli errori del passato di cui ha fatto tesoro, il neo allenatore rossoblù ha dichiarato: “Di errori ne ho fatti, li fanno tutti e io penso di essere un allenatore autocritico. Invece di puntare il dito su problematiche avute dalle altre parti ho analizzato le cose che potevo fare meglio”.
“Senso di rivalsa in chi ha giocato meno? Quando arriva un allenatore succede sempre, tutti mi hanno dato disponibilità. Le criticità vengono fuori dopo, quando non giocano quattro o cinque partite. Intanto ringrazio i giocatori per disponibilità, nell’accettare che volessi entrare dentro le loro teste“.
De Rossi ha poi proseguito: “Mi dispiacerà non essere in campo per la prima sfida. È un handicap grosso per quelle che sono le mie emozioni. Il Genoa è il posto giusto, può nascere un grande amore. Più sotto alla gradinata a esultare andranno i giocatori, io dovrò rimanere più lucido”.
Tante le analogie con la situazione della Fiorentina, prossima avversaria del Grifone: “Percorso simile, noi abbiamo qualche energia più. Dal punto di vista mentale arrivare da due sconfitte è meglio perché ti allerta, non vorranno perdere ancora. Avere però qualche punto in più serve. La prepariamo non stravolgendo, abbiamo ‘usato’ Criscito e Murgita che ci hanno aiutato tanto. Murgita resta con noi, Mimmo vuole fare il suo percorso anche se avrei voluto stesse con noi”.
di Napoli Magazine
07/11/2025 - 14:54
È iniziata la nuova avventura per Daniele De Rossi sulla panchina del Genoa. Dopo l’ufficialità delle scorse ore, il nuovo allenatore dei rossoblù si è presentato così alla stampa: “Ringrazio la società per la fiducia e il ds Diego Lopez. Non vedo l’ora di cominciare“.
“La strada che mi ha portato fino a qui la vedo metaforica. Tante volte si sono chiuse delle porte che pensavo fossero occasioni da non poter perdere, a giugno ho avuto dei contatti con altre squadre. Le tante porte chiuse mi hanno portato poi qui, in quello che è un posto migliore rispetto alle proposte che avevo in passato. Il Genoa è una grande squadra per me, è un grande onore. Penso che questo ruolo vada ricoperto con onore e con rispetto di dove si è”.
De Rossi ha proseguito: “Tutti gli allenatori hanno bisogno di adattare le proprie idee in base al materiale umano e tecnico. Questa società di DNA ne ha da vendere, questo dovremo farlo diventare una qualità in più della nostra squadra. Stiamo parlando di un materiale tecnico importante, sono contento dei giocatori che ho. Abbiamo fretta di fare punti, ma non di vedere quello che si vedrà tra poche partite”.
Poi, ha anche parlato della prima sfida che affronterà, contro la Fiorentina: “Se avessi potuto scegliere l’avversario da non affrontare sarebbe stata la Fiorentina, perché ha un nuovo allenatore molto bravo e dei campioni feriti. Siamo una squadra forte anche noi, il Genoa che voglio vedere è quello che ho visto tante volte venendo a giocare qui. Questi ragazzi hanno grande voglia e grande condizione fisica, per questo va dato merito a Vieira e al suo staff. Sarà un Genoa che ci farà ben sperare per il futuro”.
“Se sto qui qualche problema c’è stato, altrimenti sarei ancora sul divano. L’errore più grande che potremmo fare è cercare di cambiare tutto in tre giorni e provare a risolvere tutte le cose che sono mancate. Proprio guardando le partite in passato non ho mai visto una squadra che ha schiacciato il Genoa“.
De Rossi ha anche parlato dell’ambiente che si aspetta: “Ogni allenatore mette il proprio modo di vivere il lavoro. Io trasmetto quello che sento, che sia il Genoa o l’Ostia Mare. Voglio giocatori che lavorino per vincere a ogni costo. Poi abbiamo una grande tifoseria, dobbiamo portarli dalla nostra parte: lo stadio deve essere una bolgia. So che è un valore aggiunto che può darci punti. Faccio questo lavoro per vivere queste atmosfere e mi rende felice vedere che questo stadio sia dalla mia parte. Qui voglio diventare un tutt’uno con l’ambiente“.
Alla domanda sugli errori del passato di cui ha fatto tesoro, il neo allenatore rossoblù ha dichiarato: “Di errori ne ho fatti, li fanno tutti e io penso di essere un allenatore autocritico. Invece di puntare il dito su problematiche avute dalle altre parti ho analizzato le cose che potevo fare meglio”.
“Senso di rivalsa in chi ha giocato meno? Quando arriva un allenatore succede sempre, tutti mi hanno dato disponibilità. Le criticità vengono fuori dopo, quando non giocano quattro o cinque partite. Intanto ringrazio i giocatori per disponibilità, nell’accettare che volessi entrare dentro le loro teste“.
De Rossi ha poi proseguito: “Mi dispiacerà non essere in campo per la prima sfida. È un handicap grosso per quelle che sono le mie emozioni. Il Genoa è il posto giusto, può nascere un grande amore. Più sotto alla gradinata a esultare andranno i giocatori, io dovrò rimanere più lucido”.
Tante le analogie con la situazione della Fiorentina, prossima avversaria del Grifone: “Percorso simile, noi abbiamo qualche energia più. Dal punto di vista mentale arrivare da due sconfitte è meglio perché ti allerta, non vorranno perdere ancora. Avere però qualche punto in più serve. La prepariamo non stravolgendo, abbiamo ‘usato’ Criscito e Murgita che ci hanno aiutato tanto. Murgita resta con noi, Mimmo vuole fare il suo percorso anche se avrei voluto stesse con noi”.