Fabio Capello, ex allenatore, ha parlato ai giornalisti presenti alla 16ª edizione dei Globe Soccer Awards: "È un momento molto difficile per il calcio italiano. Oggi ne parlavo con Gravina: nella fase finale della Youth League sono state eliminate tre squadre su quattro. Questo vuol dire che non stiamo facendo crescere grandi talenti, ed è una cosa che mi preoccupa molto. Abbiamo sbagliato tutto nella crescita dei giovani. Abbiamo pensato più alla tattica che alla tecnica. A 12-13 anni insegnano schemi invece di insegnare a palleggiare, a capire cosa fare con il pallone tra i piedi. E questi sono i risultati. Quando trovavamo un ragazzo che dribblava gli dicevamo di passarla subito. Invece andrebbero lasciati liberi di dribblare. Una mentalità che, nel tempo, ha finito per soffocare il talento naturale. La carenza di giocatori italiani nel nostro campionato è incredibile. Quando penso che nel Milan giochi uno, a volte due italiani, c'è davvero da preoccuparsi. Alla Juve ce ne sono pochi, e così ovunque".
di Napoli Magazine
28/12/2025 - 01:04
Fabio Capello, ex allenatore, ha parlato ai giornalisti presenti alla 16ª edizione dei Globe Soccer Awards: "È un momento molto difficile per il calcio italiano. Oggi ne parlavo con Gravina: nella fase finale della Youth League sono state eliminate tre squadre su quattro. Questo vuol dire che non stiamo facendo crescere grandi talenti, ed è una cosa che mi preoccupa molto. Abbiamo sbagliato tutto nella crescita dei giovani. Abbiamo pensato più alla tattica che alla tecnica. A 12-13 anni insegnano schemi invece di insegnare a palleggiare, a capire cosa fare con il pallone tra i piedi. E questi sono i risultati. Quando trovavamo un ragazzo che dribblava gli dicevamo di passarla subito. Invece andrebbero lasciati liberi di dribblare. Una mentalità che, nel tempo, ha finito per soffocare il talento naturale. La carenza di giocatori italiani nel nostro campionato è incredibile. Quando penso che nel Milan giochi uno, a volte due italiani, c'è davvero da preoccuparsi. Alla Juve ce ne sono pochi, e così ovunque".