L'ex difensore Pasquale Padalino, oggi allenatore, ha parlato a Radio FirenzeViola, nel corso della trasmissione 'Palla al Centro', soffermandosi sulla Fiorentina e dell'ultimo match contro il Napoli: "I difensori? Presi singolarmente sono tutti buoni giocatori. Se sono a Firenze direi che non giocano in una squadra che lotterà per salvarsi... Ma per qualificarsi all'Europa".
Come aiuterebbe un ragazzo evidentemente in difficoltà come Comuzzo?
"Ha ancora margini di miglioramento e ha tutto per diventare un calciatore a ottimi livelli. Ha bisogno di sentire la fiducia e di non avvertire responsabilità oltre quelle che ha già. Credo che sia stato blindato, ma in ogni caso non si può pensare che la sua testa dipenda da una trattativa andata più o meno a buon fine. Ci sono stati calciatori molto più importanti di lui che hanno superato momenti più difficili e che sono stati messi sotto la lente d'ingrandimento di curve, stampa, addetti ai lavori. Uscirne fa parte della carriera di un calciatore. Io continuerei a dargli fiducia, anche perché mi sembra che abbia carattere e che non sia debole da questo punto di vista".
C'è qualche segnale incoraggiante lasciato fin qui per strada dalla Fiorentina di Pioli?
"Intanto l'analisi della squadra viola non va fatta sulla base della partita contro una big come il Napoli. Ci sarà modo per emettere delle sentenze un po' più definitive. Diamo il tempo a Pioli di appropriarsi di una squadra che è stata rivoluzionata. Ci sono giocatori che devono salire di livello. La difesa non è il disastro che può sembrare. Si può lavorare, è una buona squadra".
di Napoli Magazine
15/09/2025 - 21:04
L'ex difensore Pasquale Padalino, oggi allenatore, ha parlato a Radio FirenzeViola, nel corso della trasmissione 'Palla al Centro', soffermandosi sulla Fiorentina e dell'ultimo match contro il Napoli: "I difensori? Presi singolarmente sono tutti buoni giocatori. Se sono a Firenze direi che non giocano in una squadra che lotterà per salvarsi... Ma per qualificarsi all'Europa".
Come aiuterebbe un ragazzo evidentemente in difficoltà come Comuzzo?
"Ha ancora margini di miglioramento e ha tutto per diventare un calciatore a ottimi livelli. Ha bisogno di sentire la fiducia e di non avvertire responsabilità oltre quelle che ha già. Credo che sia stato blindato, ma in ogni caso non si può pensare che la sua testa dipenda da una trattativa andata più o meno a buon fine. Ci sono stati calciatori molto più importanti di lui che hanno superato momenti più difficili e che sono stati messi sotto la lente d'ingrandimento di curve, stampa, addetti ai lavori. Uscirne fa parte della carriera di un calciatore. Io continuerei a dargli fiducia, anche perché mi sembra che abbia carattere e che non sia debole da questo punto di vista".
C'è qualche segnale incoraggiante lasciato fin qui per strada dalla Fiorentina di Pioli?
"Intanto l'analisi della squadra viola non va fatta sulla base della partita contro una big come il Napoli. Ci sarà modo per emettere delle sentenze un po' più definitive. Diamo il tempo a Pioli di appropriarsi di una squadra che è stata rivoluzionata. Ci sono giocatori che devono salire di livello. La difesa non è il disastro che può sembrare. Si può lavorare, è una buona squadra".