Tony Damascelli, giornalista, scrive nel suo editoriale per Il Giornale: "David Neres appartiene alla tribù dimenticata e trascurata degli artisti del calcio, è cresciuto estasiato da Ronaldinho e Messi, ha attraversato terre olandesi, Amsterdam, l’Ajax e pure i cieli neri di bombe di Donets, qualche allenamento con lo Shaktar di De Zerbi prima di andare a Lisbona e divertirsi con il Benfica, il luogo ideale, anche per questione di lingua, dove rinascere. Erano tempi non ancora certi, i capelli tinti di viola, la gaffe con l’allenatore della nazionale Tite, non rispose alla telefonata di convocazione non avendo riconosciuto il numero, pensando al solito scocciatore. Napoli è l’approdo sull’isola del tesoro, mamma Maria voleva che non mollasse gli studi, Miguel, il padre, aveva intuito di avere in casa una pepita preziosa. Adesso c’è un “ex napoletano” pronto a sfruttare il patrimonio, Carlo Ancelotti lo porterà al mondiale. Il cerchio si chiude".
di Napoli Magazine
24/12/2025 - 13:16
Tony Damascelli, giornalista, scrive nel suo editoriale per Il Giornale: "David Neres appartiene alla tribù dimenticata e trascurata degli artisti del calcio, è cresciuto estasiato da Ronaldinho e Messi, ha attraversato terre olandesi, Amsterdam, l’Ajax e pure i cieli neri di bombe di Donets, qualche allenamento con lo Shaktar di De Zerbi prima di andare a Lisbona e divertirsi con il Benfica, il luogo ideale, anche per questione di lingua, dove rinascere. Erano tempi non ancora certi, i capelli tinti di viola, la gaffe con l’allenatore della nazionale Tite, non rispose alla telefonata di convocazione non avendo riconosciuto il numero, pensando al solito scocciatore. Napoli è l’approdo sull’isola del tesoro, mamma Maria voleva che non mollasse gli studi, Miguel, il padre, aveva intuito di avere in casa una pepita preziosa. Adesso c’è un “ex napoletano” pronto a sfruttare il patrimonio, Carlo Ancelotti lo porterà al mondiale. Il cerchio si chiude".