Marco Materazzi, protagonista con l’Italia campione del mondo nel 2006, ha parlato ai microfoni di Sky a margine del sorteggio dei playoff mondiali. L’Italia sfiderà l’Irlanda del Nord e, in finale, una tra Galles e Bosnia. Queste le parole di Materazzi: "Nel calcio ormai non ci sono partite facili. È l’ultima occasione, perché non andiamo al Mondiale da due edizioni. Prima il regolamento era differente, ora bisogna correre: conta la qualità dei giocatori. Sono stato in giro per il mondo e ho visto tanti centri sportivi con anche 15 campi, che continuano a produrre talenti. Forse è questo che manca a noi italiani: siamo un po’ carenti".
Lo stage può essere utile prima dei playoff?
"Due giorni sono pochi. Quando vai in Nazionale, in due giorni fai poco sul campo. I ragazzi avrebbero bisogno di stare un po’ di più sul campo e seguire le indicazioni del mister".
Come si allontanano le paure dopo due eliminazioni consecutive?
"Con il lavoro. Siamo in difficoltà e lo sappiamo. A tutto il mondo manca l’Italia al Mondiale. Dobbiamo essere bravi noi a rincorrere quelli che ora sono davanti, e sono molto avanti. Non ci sono più partite facili: vai a giocare, con tutto il rispetto, a Malta o in Islanda e fai una fatica immane. Questo deve farci riflettere. Dobbiamo iniziare a costruire qualcosa di importante con tutte le Nazionali: è questo che fa davvero la differenza".
di Napoli Magazine
20/11/2025 - 15:41
Marco Materazzi, protagonista con l’Italia campione del mondo nel 2006, ha parlato ai microfoni di Sky a margine del sorteggio dei playoff mondiali. L’Italia sfiderà l’Irlanda del Nord e, in finale, una tra Galles e Bosnia. Queste le parole di Materazzi: "Nel calcio ormai non ci sono partite facili. È l’ultima occasione, perché non andiamo al Mondiale da due edizioni. Prima il regolamento era differente, ora bisogna correre: conta la qualità dei giocatori. Sono stato in giro per il mondo e ho visto tanti centri sportivi con anche 15 campi, che continuano a produrre talenti. Forse è questo che manca a noi italiani: siamo un po’ carenti".
Lo stage può essere utile prima dei playoff?
"Due giorni sono pochi. Quando vai in Nazionale, in due giorni fai poco sul campo. I ragazzi avrebbero bisogno di stare un po’ di più sul campo e seguire le indicazioni del mister".
Come si allontanano le paure dopo due eliminazioni consecutive?
"Con il lavoro. Siamo in difficoltà e lo sappiamo. A tutto il mondo manca l’Italia al Mondiale. Dobbiamo essere bravi noi a rincorrere quelli che ora sono davanti, e sono molto avanti. Non ci sono più partite facili: vai a giocare, con tutto il rispetto, a Malta o in Islanda e fai una fatica immane. Questo deve farci riflettere. Dobbiamo iniziare a costruire qualcosa di importante con tutte le Nazionali: è questo che fa davvero la differenza".