A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luigi Febbrari, ex preparatore atletico del Napoli: "Non ci sono le condizioni ottimali per dare un giudizio adesso perchè le condizioni si acquisiscono solo giocando. Il Napoli si è organizzato con una rosa numerosa e di valore perchè il percorso che dovrà affrontare sarà difficile e dobbiamo fare i conti senza sapere cosa succederà anche sul piano infortuni che rappresentano un dilemma per tutti. I 5 club migliori d’Europa hanno collezionato 4.123 infortuni e questo vuol dire una spesa delle società pari a 732 milioni di euro. La cosa che preoccupa ancora di più è il fatto che i più soggetti ad infortuni sono gli Under 21. Ho cercato, ma non trovo statistiche in merito al ruolo più soggetto ad infortuni muscolari, ho pensato a quelli che fanno più accelerazioni e frenate, ma anche questo è un dato che non coincide per cui non se ne capisce il motivo, ma il problema c’è ed è un problema enorme. Le sollecitazioni che avvengono uno le subisce in base al suo motore e spesso questo non sopporta i carichi di lavoro. Il post infortunio? Il rapporto tra tecnico, terapista, preparatore e allenatore è sempre molto delicato perchè ci sono dei protocolli, ma la programmazione è quotidiana, soggettiva. Bisogna leggere attentamente le reazioni del giocatore che emana tutti i giorni, poi ci sono dei protocolli, i parametri, la prognosi, ma c’è da vedere come reagisce il calciatore giorno dopo giorno. Il Napoli è stata la prima squadra a chiudere l’organico al 90% prima dell’inizio del campionato e questo fa ben sperare: continuare a lavorare con gli stessi giocatori è un vantaggio. Non vorrei sovraccaricare Conte di responsabilità, ma il Napoli è la squadra più accreditata. Si parla di Inter e Juve, ma è troppo presto per raccogliere dei dati che siano leggibili”.
di Napoli Magazine
09/09/2025 - 14:05
A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luigi Febbrari, ex preparatore atletico del Napoli: "Non ci sono le condizioni ottimali per dare un giudizio adesso perchè le condizioni si acquisiscono solo giocando. Il Napoli si è organizzato con una rosa numerosa e di valore perchè il percorso che dovrà affrontare sarà difficile e dobbiamo fare i conti senza sapere cosa succederà anche sul piano infortuni che rappresentano un dilemma per tutti. I 5 club migliori d’Europa hanno collezionato 4.123 infortuni e questo vuol dire una spesa delle società pari a 732 milioni di euro. La cosa che preoccupa ancora di più è il fatto che i più soggetti ad infortuni sono gli Under 21. Ho cercato, ma non trovo statistiche in merito al ruolo più soggetto ad infortuni muscolari, ho pensato a quelli che fanno più accelerazioni e frenate, ma anche questo è un dato che non coincide per cui non se ne capisce il motivo, ma il problema c’è ed è un problema enorme. Le sollecitazioni che avvengono uno le subisce in base al suo motore e spesso questo non sopporta i carichi di lavoro. Il post infortunio? Il rapporto tra tecnico, terapista, preparatore e allenatore è sempre molto delicato perchè ci sono dei protocolli, ma la programmazione è quotidiana, soggettiva. Bisogna leggere attentamente le reazioni del giocatore che emana tutti i giorni, poi ci sono dei protocolli, i parametri, la prognosi, ma c’è da vedere come reagisce il calciatore giorno dopo giorno. Il Napoli è stata la prima squadra a chiudere l’organico al 90% prima dell’inizio del campionato e questo fa ben sperare: continuare a lavorare con gli stessi giocatori è un vantaggio. Non vorrei sovraccaricare Conte di responsabilità, ma il Napoli è la squadra più accreditata. Si parla di Inter e Juve, ma è troppo presto per raccogliere dei dati che siano leggibili”.