Julio Cesar, ex portiere, ha rilasciato un'intervista a Goal, soffermandosi sul Mondiale per Club. Il brasiliano ha risposto con ironia quando gli è stato chiesto che cosa si ricordasse di quello vinto nel 2010: "Dico la verità, quel portiere (Kidiaba del Mazembe, ndr) che quando festeggiava i gol rimbalzava con il c**o (ride, ndr). Mi ha impressionato, era una cosa molto diversa da quello a cui eravamo abituati. A parte gli scherzi, per noi fu bello soprattutto perché eravamo un sacco di sudamericani e sappiamo il valore che gli diamo noi. C'era un po' di casino in quel periodo, ma quando scendi in campo dimentichi tutto".
Come vede le italiane?
"L'Inter ha più possibilità di arrivare fino alla fine perché nella Juventus è stato esonerato Thiago Motta, ora c'è un nuovo allenatore, Tudor, che deve trasmettere la sua filosofia, la sua metodologia di lavoro... A volte i giocatori capiscono velocemente, ma è difficile. Ogni cambiamento di allenatore porta più motivazioni, ma dipende".
Chi sono le favorite?
"Sempre le stesse, ma l'Inter ci arriva bene, non sta dietro a Manchester City e Real Madrid. Lo affronta con la testa alta. Avrei voluto giocarlo con il Flamengo, la mia squadra del cuore, con l'Inter l'ho già vinto...".
Cosa pensò Eto'o esultò con le buste?
"Doveva avere un bel bonus sul contratto (ride, ndr). Peccato che non ho messo i rigori, potevo farlo".
Ha mai pensato di restare in Italia?
"Dopo che abbiamo deciso di chiudere la situazione con una buonuscita, ho parlato spesso con un paio di squadre italiane e all'estero, ma era difficile perché avevo un ingaggio alto. Sono stato vicino a firmare con il Napoli e per una situazione un po' particolare decisi di non firmare".
Pensava che Motta potesse diventare tecnico della Juventus?
"Non me lo immaginavo come allenatore perché è sempre stato uno un po' chiuso, di poche parole. A volte parlava, ma non lo vedevo tecnico... Comunque era uno molto intelligente, non aveva un grosso sprint, aveva una visione di gioco incredibile. Non mi ha sorpreso quanto ha fatto a Bologna, farà una grandissima carriera, è uno molto forte, capisce di calcio. Forse non era il suo tempo alla Juventus".
L'Inter può vincere il Triplete?
"Sicuramente sì, i giocatori sono forti, hanno fiducia e stanno facendo un bellissimo lavoro. Quando ti trovi in questo momento a fine stagione perché non sognare? Hanno la capacità di farlo".
di Napoli Magazine
17/04/2025 - 23:07
Julio Cesar, ex portiere, ha rilasciato un'intervista a Goal, soffermandosi sul Mondiale per Club. Il brasiliano ha risposto con ironia quando gli è stato chiesto che cosa si ricordasse di quello vinto nel 2010: "Dico la verità, quel portiere (Kidiaba del Mazembe, ndr) che quando festeggiava i gol rimbalzava con il c**o (ride, ndr). Mi ha impressionato, era una cosa molto diversa da quello a cui eravamo abituati. A parte gli scherzi, per noi fu bello soprattutto perché eravamo un sacco di sudamericani e sappiamo il valore che gli diamo noi. C'era un po' di casino in quel periodo, ma quando scendi in campo dimentichi tutto".
Come vede le italiane?
"L'Inter ha più possibilità di arrivare fino alla fine perché nella Juventus è stato esonerato Thiago Motta, ora c'è un nuovo allenatore, Tudor, che deve trasmettere la sua filosofia, la sua metodologia di lavoro... A volte i giocatori capiscono velocemente, ma è difficile. Ogni cambiamento di allenatore porta più motivazioni, ma dipende".
Chi sono le favorite?
"Sempre le stesse, ma l'Inter ci arriva bene, non sta dietro a Manchester City e Real Madrid. Lo affronta con la testa alta. Avrei voluto giocarlo con il Flamengo, la mia squadra del cuore, con l'Inter l'ho già vinto...".
Cosa pensò Eto'o esultò con le buste?
"Doveva avere un bel bonus sul contratto (ride, ndr). Peccato che non ho messo i rigori, potevo farlo".
Ha mai pensato di restare in Italia?
"Dopo che abbiamo deciso di chiudere la situazione con una buonuscita, ho parlato spesso con un paio di squadre italiane e all'estero, ma era difficile perché avevo un ingaggio alto. Sono stato vicino a firmare con il Napoli e per una situazione un po' particolare decisi di non firmare".
Pensava che Motta potesse diventare tecnico della Juventus?
"Non me lo immaginavo come allenatore perché è sempre stato uno un po' chiuso, di poche parole. A volte parlava, ma non lo vedevo tecnico... Comunque era uno molto intelligente, non aveva un grosso sprint, aveva una visione di gioco incredibile. Non mi ha sorpreso quanto ha fatto a Bologna, farà una grandissima carriera, è uno molto forte, capisce di calcio. Forse non era il suo tempo alla Juventus".
L'Inter può vincere il Triplete?
"Sicuramente sì, i giocatori sono forti, hanno fiducia e stanno facendo un bellissimo lavoro. Quando ti trovi in questo momento a fine stagione perché non sognare? Hanno la capacità di farlo".