Calcio
ITALIA - Caprile: "La Nazionale un sogno, felice se sarò un bravo papà"
12.11.2025 11:06 di Napoli Magazine
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Elia Caprile, portiere del Cagliari, racconta le emozioni della prima chiamata in Nazionale a VivoAzzurro TV: "Gigi Buffon mi ha fatto innamorare del ruolo, dei guanti, delle responsabilità. E la Nazionale è il coronamento di un sogno che cullo fin da piccolo: ma è un punto di partenza e non di arrivo. Sono arrivato qui con i sacrifici. Non me l'aspettavo la convocazione, è stata una bella sorpresa e la prima a cui l'ho detto è stata la mia fidanzata. Leeds? L'esperienza all'estero è stata fondamentale, mi ha aperto la mente, mi ha obbligato ad adattarmi a situazioni diverse, lingua nuova che non conoscevo, sono molto contento di averla fatta. Ricordo tutti gli allenatori che ho avuto, Nicola, Conte, ora Pisacane. Bielsa e quella prima convocazione in Premier League che non si dimentica. Senza i miei genitori non sarei la persona che sono, né il portiere che sono e non sarei arrivato in Nazionale. Io mi alleno per giocare, se non ho la partita soffro tanto, mi piacciono le responsabilità. Sono andato via da Napoli perché non vedevo uno sbocco per giocare, e sono felice di essere arrivato a Cagliari (dove lo chiamano Sant'Elia ndr). Ho tanta strada da fare e tanto da imparare, non sono ancora nemmeno a metà del percorso. La mia passione per il pianoforte? L'ultimo periodo sto facendo fatica a suonare, la mia ragazza è incinta e presto diventerò papà. Sono giorni particolari perché dovrebbe nascere a breve ed è arrivata la convocazione in Nazionale, si chiamerà Edoardo e spero che aspetti qualche giorno. Sarò felice se sarò un bravo papà".

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ITALIA - Caprile: "La Nazionale un sogno, felice se sarò un bravo papà"

di Napoli Magazine

12/11/2025 - 11:06

Elia Caprile, portiere del Cagliari, racconta le emozioni della prima chiamata in Nazionale a VivoAzzurro TV: "Gigi Buffon mi ha fatto innamorare del ruolo, dei guanti, delle responsabilità. E la Nazionale è il coronamento di un sogno che cullo fin da piccolo: ma è un punto di partenza e non di arrivo. Sono arrivato qui con i sacrifici. Non me l'aspettavo la convocazione, è stata una bella sorpresa e la prima a cui l'ho detto è stata la mia fidanzata. Leeds? L'esperienza all'estero è stata fondamentale, mi ha aperto la mente, mi ha obbligato ad adattarmi a situazioni diverse, lingua nuova che non conoscevo, sono molto contento di averla fatta. Ricordo tutti gli allenatori che ho avuto, Nicola, Conte, ora Pisacane. Bielsa e quella prima convocazione in Premier League che non si dimentica. Senza i miei genitori non sarei la persona che sono, né il portiere che sono e non sarei arrivato in Nazionale. Io mi alleno per giocare, se non ho la partita soffro tanto, mi piacciono le responsabilità. Sono andato via da Napoli perché non vedevo uno sbocco per giocare, e sono felice di essere arrivato a Cagliari (dove lo chiamano Sant'Elia ndr). Ho tanta strada da fare e tanto da imparare, non sono ancora nemmeno a metà del percorso. La mia passione per il pianoforte? L'ultimo periodo sto facendo fatica a suonare, la mia ragazza è incinta e presto diventerò papà. Sono giorni particolari perché dovrebbe nascere a breve ed è arrivata la convocazione in Nazionale, si chiamerà Edoardo e spero che aspetti qualche giorno. Sarò felice se sarò un bravo papà".