Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, prima del match contro la Lazio è intervenuto al microfono di DAZN: "Grosso solitamente schiera il 4-3-3, ma non è una priorità, in tante partite potrebbe anche cambiarlo. L'importante è riuscire a portare a casa un buon risultato. Oggi è una partita difficile e dovremo cercare di fare punti. Berardi è e sarà il simbolo del Sassuolo? La cosa più importante è che il mercato si sia concluso. Con Berardi c'è sempre stato un rapporto importante, lo si è visto in questi anni. Si è prolungato il contratto, un rinnovo voluto da entrambe le parti. Sempre stata una scelta del giocatore e nostra, al netto degli interessamenti dei grandi club in questi anni. Noi lo riteniamo il nostro campione e cerchiamo di tenercelo stretto. Questo contratto così lungo può dare continuità a questo rapporto. A prescindere da come andrà oggi, fiducia incondizionata in Grosso? Una domanda che mi fa sorridere perché Grosso è un nostro allenatore, è un pensiero che non ho mai avuto e mai avrò. Non entra nelle mie corde".
di Napoli Magazine
14/09/2025 - 17:40
Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, prima del match contro la Lazio è intervenuto al microfono di DAZN: "Grosso solitamente schiera il 4-3-3, ma non è una priorità, in tante partite potrebbe anche cambiarlo. L'importante è riuscire a portare a casa un buon risultato. Oggi è una partita difficile e dovremo cercare di fare punti. Berardi è e sarà il simbolo del Sassuolo? La cosa più importante è che il mercato si sia concluso. Con Berardi c'è sempre stato un rapporto importante, lo si è visto in questi anni. Si è prolungato il contratto, un rinnovo voluto da entrambe le parti. Sempre stata una scelta del giocatore e nostra, al netto degli interessamenti dei grandi club in questi anni. Noi lo riteniamo il nostro campione e cerchiamo di tenercelo stretto. Questo contratto così lungo può dare continuità a questo rapporto. A prescindere da come andrà oggi, fiducia incondizionata in Grosso? Una domanda che mi fa sorridere perché Grosso è un nostro allenatore, è un pensiero che non ho mai avuto e mai avrò. Non entra nelle mie corde".