IL VIAGGIO DEL PAPÀ
Da giovedì 6 novembre
Napoli, Teatro Acacia
Commedia di M. Casagrande e F. Velonà
con Ania Cecilia | Michele Capone | Giovanni Iovino | Arianna Pucci
Canzoni originali di Ania Cecilia
Scenografia Max Comune
Disegno Luci Saverio Topi
Costumi Maria Rosaria Riccio
Regia di Maurizio Casagrande
La stagione teatrale di Maurizio Casagrande si apre il 6 novembre con la commedia "Il viaggio del papà" (di e con Maurizio Casagrande). Un padre e un figlio, separati da un silenzio lungo una vita, si ritrovano in un viaggio che li costringe a guardarsi davvero. Tra scontri, rivelazioni e un evento inatteso, scopriranno che comprendere l’altro è il primo passo per riconciliarsi con sé stessi.
MAURIZIO CASAGRANDE: Una notte di qualche tempo fa, prima di addormentarmi, riflettevo su alcune questioni. Nell’Oceano Pacifico esiste un’isola che non si trova sulle mappe geografiche. E` grande più della Spagna ed e` stata formata dalla plastica che si trova negli oceani e che le correnti hanno portato fin li`. Galleggia nel silenzio mettendo in pericolo la nostra stessa esistenza. Dovremmo fare qualcosa, tutti insieme, ma non lo facciamo. Siamo isole in un mare di solitudine. Vogliamo essere compresi e ascoltati, ma non ascoltiamo i bisogni altrui. Secondo logica, se ognuno di noi fosse aperto nei confronti del prossimo, nessuno potrebbe più` lamentarsi di non essere capito, soprattutto tra genitori e figli, ma non lo facciamo. Ognuno di noi ha peculiarità e caratteristiche che lo rendono unico ed irripetibile. Eppure, pur sapendo che sarebbe impossibile trovare qualcuno uguale a noi, continuiamo ad essere diffidenti proprio nei confronti del diverso.
Abbiamo paura. Potremmo apprezzare e valorizzare le differenze di ognuno, ma non lo facciamo. Tante volte la cosa più logica e giusta da fare non e` quasi mai la scelta che fanno le persone e che spesso per capire le cose più evidenti abbiamo bisogno di eventi straordinari che scuotano le nostre abitudini ed ecco la mia storia: il viaggio di un padre e di un figlio che non si conoscono. Provano un profondo fastidio l’uno nei confronti dell’altro, divisi da sempre dalle loro differenze. Il padre, imprenditore d’assalto, avrebbe voluto un figlio che gli somigliasse: pragmatico, efficiente e spregiudicato, sempre alla ricerca del successo personale, esattamente come lui. Invece gli e` capitato un figlio sognatore, vacuo e incapace di realizzare qualunque cosa e vorrebbe un padre senza pregiudizi nei suoi confronti e con una visione più ampia e sensibile del mondo.
Due realtà che non si comprendono e che cercano di sopportarsi nelle loro differenze legati dall’affetto e dall’abitudine. Si danno una possibilità d’incontro decidendo di fare un viaggio insieme, con la speranza che questa esperienza condivisa possa abbattere il muro che li divide. Durante il loro viaggio accadrà un incidente.
L’evento straordinario che li porterà a cambiare la loro visione del mondo. Come novelli Robinson Crusoe si ritroveranno naufraghi su di un’isola sconosciuta, costretti a cooperare e aiutarsi a vicenda per sopravvivere. Scopriranno che quell’isola non e` come tutte le altre. E` fatta di plastica e tutto quello che troveranno in quel luogo non e` come dovrebbe essere. Lì incontreranno un essere sovrannaturale che, attraverso la musica, linguaggio universale, chiederà il loro aiuto per non morire.
Maurizio Casagrande: “Qualcuno potrà pensare che la notte sia meglio dormire ma ci tenevo molto pero` a raccontare questa storia perché credo sia importante. E poi, vedere un uomo convinto di sapere tutto, e crollare di fronte ai suoi peggiori incubi, fa sempre ridere, e far ridere e` la mia missione principale. Se poi nel farlo, riesco ad accendere anche una piccola riflessione sono veramente felice. Ah, dimenticavo, ho scelto questo titolo perché´ in fondo il papa` e` il nostro primo eroe”.

di Napoli Magazine
05/11/2025 - 10:49
IL VIAGGIO DEL PAPÀ
Da giovedì 6 novembre
Napoli, Teatro Acacia
Commedia di M. Casagrande e F. Velonà
con Ania Cecilia | Michele Capone | Giovanni Iovino | Arianna Pucci
Canzoni originali di Ania Cecilia
Scenografia Max Comune
Disegno Luci Saverio Topi
Costumi Maria Rosaria Riccio
Regia di Maurizio Casagrande
La stagione teatrale di Maurizio Casagrande si apre il 6 novembre con la commedia "Il viaggio del papà" (di e con Maurizio Casagrande). Un padre e un figlio, separati da un silenzio lungo una vita, si ritrovano in un viaggio che li costringe a guardarsi davvero. Tra scontri, rivelazioni e un evento inatteso, scopriranno che comprendere l’altro è il primo passo per riconciliarsi con sé stessi.
MAURIZIO CASAGRANDE: Una notte di qualche tempo fa, prima di addormentarmi, riflettevo su alcune questioni. Nell’Oceano Pacifico esiste un’isola che non si trova sulle mappe geografiche. E` grande più della Spagna ed e` stata formata dalla plastica che si trova negli oceani e che le correnti hanno portato fin li`. Galleggia nel silenzio mettendo in pericolo la nostra stessa esistenza. Dovremmo fare qualcosa, tutti insieme, ma non lo facciamo. Siamo isole in un mare di solitudine. Vogliamo essere compresi e ascoltati, ma non ascoltiamo i bisogni altrui. Secondo logica, se ognuno di noi fosse aperto nei confronti del prossimo, nessuno potrebbe più` lamentarsi di non essere capito, soprattutto tra genitori e figli, ma non lo facciamo. Ognuno di noi ha peculiarità e caratteristiche che lo rendono unico ed irripetibile. Eppure, pur sapendo che sarebbe impossibile trovare qualcuno uguale a noi, continuiamo ad essere diffidenti proprio nei confronti del diverso.
Abbiamo paura. Potremmo apprezzare e valorizzare le differenze di ognuno, ma non lo facciamo. Tante volte la cosa più logica e giusta da fare non e` quasi mai la scelta che fanno le persone e che spesso per capire le cose più evidenti abbiamo bisogno di eventi straordinari che scuotano le nostre abitudini ed ecco la mia storia: il viaggio di un padre e di un figlio che non si conoscono. Provano un profondo fastidio l’uno nei confronti dell’altro, divisi da sempre dalle loro differenze. Il padre, imprenditore d’assalto, avrebbe voluto un figlio che gli somigliasse: pragmatico, efficiente e spregiudicato, sempre alla ricerca del successo personale, esattamente come lui. Invece gli e` capitato un figlio sognatore, vacuo e incapace di realizzare qualunque cosa e vorrebbe un padre senza pregiudizi nei suoi confronti e con una visione più ampia e sensibile del mondo.
Due realtà che non si comprendono e che cercano di sopportarsi nelle loro differenze legati dall’affetto e dall’abitudine. Si danno una possibilità d’incontro decidendo di fare un viaggio insieme, con la speranza che questa esperienza condivisa possa abbattere il muro che li divide. Durante il loro viaggio accadrà un incidente.
L’evento straordinario che li porterà a cambiare la loro visione del mondo. Come novelli Robinson Crusoe si ritroveranno naufraghi su di un’isola sconosciuta, costretti a cooperare e aiutarsi a vicenda per sopravvivere. Scopriranno che quell’isola non e` come tutte le altre. E` fatta di plastica e tutto quello che troveranno in quel luogo non e` come dovrebbe essere. Lì incontreranno un essere sovrannaturale che, attraverso la musica, linguaggio universale, chiederà il loro aiuto per non morire.
Maurizio Casagrande: “Qualcuno potrà pensare che la notte sia meglio dormire ma ci tenevo molto pero` a raccontare questa storia perché credo sia importante. E poi, vedere un uomo convinto di sapere tutto, e crollare di fronte ai suoi peggiori incubi, fa sempre ridere, e far ridere e` la mia missione principale. Se poi nel farlo, riesco ad accendere anche una piccola riflessione sono veramente felice. Ah, dimenticavo, ho scelto questo titolo perché´ in fondo il papa` e` il nostro primo eroe”.
