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IL PENSIERO - Di Vicino: "Vergara ha tanta qualità, si farà valere sicuramente nel Napoli"
14.11.2025 12:38 di Napoli Magazine
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A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Giorgio Di Vicino, ex vice allenatore Napoli Primavera ed ex calciatore del Napoli. 

Guardando l'Italia di oggi, ci sono giovani che potranno realmente affermarsi nel calcio dei grandi? 

"Sicuramente sì. Per essere arrivati a questi livelli sono già ragazzi promettenti, che giocano in Serie A da qualche anno, quindi hanno tutte le qualità per costruirsi una carriera importante. Un nome in particolare? Adesso si parla tanto di Francesco Pio Esposito: ha tutte le caratteristiche per diventare il numero nove della Nazionale nei prossimi anni. Ovviamente dipenderà tutto da lui: davanti ha una strada lunga, vedo un ragazzo serio, quindi ha tutte le carte in regola per fare una grande carriera".

Mister lei ricopriva il ruolo Raspadori, che ha lasciato il Napoli per l'Atletico Madrid. Ha fatto bene ad abbandonare la Serie A? 

"È andato in un campionato importante, in un top club, quindi avrà avuto le sue ragioni. Sicuramente voleva giocare di più. Mi dispiace per noi, per il Napoli e per il calcio italiano, perché è un calciatore importante, però non si possono trattenere i giocatori contro la loro volontà. L'importante è che stia bene e che giochi".

Considerata l'assenza di Anguissa, vedrebbe Vergara al suo posto nel gioco di Conte? 

"Vergara ha le caratteristiche per sopperire all'assenza di Anguissa, nasce mezzala e non gli mancano le qualità. Antonio lo conosco da un po', per me è un grande calciatore. Ovviamente ha bisogno di spazio, di tempo per sbagliare e crescere. Il Napoli perderà tanto sotto l'aspetto fisico senza Anguissa, ma Vergara è un ragazzo importante, si farà valere sicuramente".

In una situazione così complicata, non si rischia di bruciare giovani come Vergara ed Ambrosino? 

"Parliamo sempre del rischio di bruciare i ragazzi, però poi non li mettiamo mai. Non li facciamo sbagliare, non gli diamo tempo, diversamente da ciò che succede in altri campionati. Per me possono starci tranquillamente. L'ho detto anche a inizio stagione: senza nulla togliere ad Elmas, che è un grandissimo calciatore, ma se dovevo scegliere, io avrei puntato su Vergara tutta la vita. È forte, può giocare esterno, interno, lo conosco bene, per me può giocare tranquillamente".

Cosa ne pensa della scelta di Conte di prendersi una settimana di riposo? 

"Ognuno dice la sua, ma il mister fa ciò che ritiene giusto e nessuno deve dire nulla. Se ha pensato che fermarsi qualche giorno potesse fargli bene, va rispettato. E poi non sarà stato fermo davvero: quando sei lontano dal campo spesso lavori anche di più, perché analizzi tutto. Ogni allenatore vive questi momenti a modo suo: può darsi che per lui questa pausa serva proprio a ricaricare le pile".

Che atteggiamento si aspetta dal rientro di Antonio Conte? 

"Mi aspetto quello che ha sempre avuto: un atteggiamento positivo, la grinta che lo contraddistingue e la voglia di trasmetterla ai giocatori. Preparare la partita contro l’Atalanta nei minimi dettagli come fa sempre. Per me il confronto c'è già stato, anche se non sappiamo tutto. Sicuramente avrà parlato con qualche giocatore rimasto a Castel Volturno e con il suo staff per capire la situazione. Non esageriamo: il Napoli è comunque lì, nelle posizioni che contano".

Con le tante defezioni a centrocampo, con quale assetto tattico scenderebbe in campo? 

"Con tre centrocampisti è difficile: se vuoi giocare col 4-3-3 devi sperare che non succeda nulla, perché non hai cambi. Però i moduli lasciano il tempo che trovano: l'importante è avere giocatori motivati e una partita preparata bene. E poi ci sono soluzioni: Vergara può adattarsi in più ruoli, anche in fase offensiva; Elmas può giocare; Politano può agire accanto a un attaccante. Le varianti ci sono".

I campi di Castel Volturno sono davvero così pessimi come alcuni allenatori, negli anni, li hanno descritti? 

"Per me, che vengo dai tempi di Soccavo, sono il massimo! L'ultima volta che sono stato lì, quando allenavo il Napoli Primavera, i campi erano perfetti: due campi ottimi, e stavano costruendo il terzo. Ovviamente, se li confrontiamo con Viola Park o con centri di ultimissima generazione, la differenza si vede. Ma per quello che ho visto io, erano campi in buone condizioni. Chiaro, si può sempre migliorare, ma rispetto ai tempi in cui ci allenavamo a Soccavo, per me è un altro mondo".

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IL PENSIERO - Di Vicino: "Vergara ha tanta qualità, si farà valere sicuramente nel Napoli"

di Napoli Magazine

14/11/2025 - 12:38

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Giorgio Di Vicino, ex vice allenatore Napoli Primavera ed ex calciatore del Napoli. 

Guardando l'Italia di oggi, ci sono giovani che potranno realmente affermarsi nel calcio dei grandi? 

"Sicuramente sì. Per essere arrivati a questi livelli sono già ragazzi promettenti, che giocano in Serie A da qualche anno, quindi hanno tutte le qualità per costruirsi una carriera importante. Un nome in particolare? Adesso si parla tanto di Francesco Pio Esposito: ha tutte le caratteristiche per diventare il numero nove della Nazionale nei prossimi anni. Ovviamente dipenderà tutto da lui: davanti ha una strada lunga, vedo un ragazzo serio, quindi ha tutte le carte in regola per fare una grande carriera".

Mister lei ricopriva il ruolo Raspadori, che ha lasciato il Napoli per l'Atletico Madrid. Ha fatto bene ad abbandonare la Serie A? 

"È andato in un campionato importante, in un top club, quindi avrà avuto le sue ragioni. Sicuramente voleva giocare di più. Mi dispiace per noi, per il Napoli e per il calcio italiano, perché è un calciatore importante, però non si possono trattenere i giocatori contro la loro volontà. L'importante è che stia bene e che giochi".

Considerata l'assenza di Anguissa, vedrebbe Vergara al suo posto nel gioco di Conte? 

"Vergara ha le caratteristiche per sopperire all'assenza di Anguissa, nasce mezzala e non gli mancano le qualità. Antonio lo conosco da un po', per me è un grande calciatore. Ovviamente ha bisogno di spazio, di tempo per sbagliare e crescere. Il Napoli perderà tanto sotto l'aspetto fisico senza Anguissa, ma Vergara è un ragazzo importante, si farà valere sicuramente".

In una situazione così complicata, non si rischia di bruciare giovani come Vergara ed Ambrosino? 

"Parliamo sempre del rischio di bruciare i ragazzi, però poi non li mettiamo mai. Non li facciamo sbagliare, non gli diamo tempo, diversamente da ciò che succede in altri campionati. Per me possono starci tranquillamente. L'ho detto anche a inizio stagione: senza nulla togliere ad Elmas, che è un grandissimo calciatore, ma se dovevo scegliere, io avrei puntato su Vergara tutta la vita. È forte, può giocare esterno, interno, lo conosco bene, per me può giocare tranquillamente".

Cosa ne pensa della scelta di Conte di prendersi una settimana di riposo? 

"Ognuno dice la sua, ma il mister fa ciò che ritiene giusto e nessuno deve dire nulla. Se ha pensato che fermarsi qualche giorno potesse fargli bene, va rispettato. E poi non sarà stato fermo davvero: quando sei lontano dal campo spesso lavori anche di più, perché analizzi tutto. Ogni allenatore vive questi momenti a modo suo: può darsi che per lui questa pausa serva proprio a ricaricare le pile".

Che atteggiamento si aspetta dal rientro di Antonio Conte? 

"Mi aspetto quello che ha sempre avuto: un atteggiamento positivo, la grinta che lo contraddistingue e la voglia di trasmetterla ai giocatori. Preparare la partita contro l’Atalanta nei minimi dettagli come fa sempre. Per me il confronto c'è già stato, anche se non sappiamo tutto. Sicuramente avrà parlato con qualche giocatore rimasto a Castel Volturno e con il suo staff per capire la situazione. Non esageriamo: il Napoli è comunque lì, nelle posizioni che contano".

Con le tante defezioni a centrocampo, con quale assetto tattico scenderebbe in campo? 

"Con tre centrocampisti è difficile: se vuoi giocare col 4-3-3 devi sperare che non succeda nulla, perché non hai cambi. Però i moduli lasciano il tempo che trovano: l'importante è avere giocatori motivati e una partita preparata bene. E poi ci sono soluzioni: Vergara può adattarsi in più ruoli, anche in fase offensiva; Elmas può giocare; Politano può agire accanto a un attaccante. Le varianti ci sono".

I campi di Castel Volturno sono davvero così pessimi come alcuni allenatori, negli anni, li hanno descritti? 

"Per me, che vengo dai tempi di Soccavo, sono il massimo! L'ultima volta che sono stato lì, quando allenavo il Napoli Primavera, i campi erano perfetti: due campi ottimi, e stavano costruendo il terzo. Ovviamente, se li confrontiamo con Viola Park o con centri di ultimissima generazione, la differenza si vede. Ma per quello che ho visto io, erano campi in buone condizioni. Chiaro, si può sempre migliorare, ma rispetto ai tempi in cui ci allenavamo a Soccavo, per me è un altro mondo".