A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Milanese, direttore sportivo ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Inter ed Empoli:
Una grande Inter in Champions League: secondo lei il prosieguo in competizione potrà distrarre la squadra di Inzaghi dal campionato?
"L’Inter cercherà di arrivare il più in alto possibile in entrambe le competizioni. In Champions League c'è grande equilibrio e tantissime squadre attrezzate. Il rischio è quello di restare a mani vuote nonostante gli obiettivi fissati a inizio stagione. Però l’Inter è abituata a gestire più competizioni e, anche se mentalmente può pesare, ha la struttura per affrontare tutto. Più che distratta, io vedo un’Inter concentrata e lanciata verso l’obiettivo di giocarsi tutto. È una squadra solida, chiusa quando serve, ma capace di fare male in ripartenza. Contro il Bayern Monaco, per esempio, ha sofferto ma ha anche dimostrato di avere grande tenuta e concretezza. Magari può non vincere tutto, ma può arrivare a giocarsi tutti e tre i titoli".
Intanto, però, l’Inter aveva perso due punti contro il Parma, ma il Napoli, in casa del Bologna, non è riuscito ad approfittarne. È stata un’occasione sprecata dagli uomini di Conte?
"L’Inter non ha saputo gestire il doppio vantaggio, forse per un eccesso di confidenza. Lo stesso è accaduto al Napoli. Bologna è una piazza difficile, in grande forma, e non è facile giocare lì, ma un’occasione così doveva essere sfruttata".
Un Napoli che sembra spegnersi nei secondi tempi. Secondo lei è un problema di preparazione fisica oppure i giocatori faticano a reggere la pressione?
"Secondo me è un mix delle due cose, ma molto più pesante è la sfera emotiva. L’Inter ha viaggiato molto in Europa, ha avuto partite pesanti e impegni fitti, ma ha saputo gestire le energie. Il Napoli forse ha sbagliato l'approccio dopo essere andato in vantaggio, non ha dato il colpo del KO. Ci sono momenti in cui bisogna restare sempre concentrati, sentirsi sulle spine. È una questione psicologica più che fisica: la paura di non portare a casa il risultato può bloccare mentalmente i giocatori".
Alla luce di questa analisi, crede che il Napoli possa ancora realisticamente sognare lo scudetto?
"Sì, deve crederci. Ha qualità, è una squadra giovane e tutto può ancora succedere. I risultati possono cambiare da un momento all'altro, anche con una singola partita storta. Il Napoli deve imparare a chiudere le gare e ad essere cinico. Nel calcio di oggi nessuno ti regala niente: tutti possono vincere o perdere con chiunque".
Ma il Napoli meriterebbe di vincere lo scudetto?
"Secondo me sì. Ha dimostrato con i fatti di essere una delle migliori. Anche se adesso l’Inter sembra avere qualcosa in più, a inizio stagione si parlava addirittura di un dominio azzurro. Tutto dipenderà dalla continuità e dalla solidità nelle prossime gare. Il Napoli ha cambiato tanto ma resta una squadra che, per quanto ha fatto vedere, merita di giocarsi lo scudetto fino all’ultimo".