A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Sergio, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Udinese e Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Mister, possiamo dire si sia vista una certa debolezza difensiva da parte dell’Italia?
“Ma sicuramente sì. È stata una serie di errori disarmante sotto molti punti di vista, quindi c’è sicuramente da lavorare. In questo momento, però, la cosa importante è il risultato, perché porta entusiasmo e novità in vista delle qualificazioni al Mondiale. Se avessimo pareggiato la partita, sarebbe stato quasi un disastro, ma questa vittoria aiuta a lavorare meglio e dà fiducia a tutto il gruppo e all’ambiente”.
Secondo lei, con questi sei punti e il +6 di differenza reti, ci rilanciamo per una qualificazione diretta al primo posto?
“Noi non possiamo sbagliare niente, questo è fuori discussione. Al di là di tutto, manchiamo dai Mondiali già da due edizioni, quindi è fondamentale restare concentrati e cercare di fare più punti possibili. Bisogna tenere l’asticella sempre alta e puntare alla vittoria, perché altri risultati ci penalizzerebbero. Con l’arrivo di Gattuso c’è sicuramente un entusiasmo nuovo, ha portato una ventata molto positiva e speriamo che questo percorso prosegua nel migliore dei modi. L’obiettivo è arrivare alla gara di ritorno con la Norvegia con i giusti presupposti e riprenderci quello che ci è stato tolto all’andata sotto Spalletti.”
Il tema della difesa ci riporta anche al campionato, perché sappiamo che il Napoli dovrà fare a meno di Amir Rrahmani per qualche partita. In ogni caso ci sarà una coppia inedita di centrali: quanto rischia il Napoli contro la Fiorentina con un Kean in grande spolvero?
“Il Napoli non rischia niente, anche perché non parliamo di un giocatore qualunque. Rrahmani sarà sostituito da Beukema, che è molto importante. Secondo me il Napoli ha rinforzato la rosa, ha un’ottima squadra e deve puntare allo Scudetto in maniera convinta. Oggi, rispetto all’anno scorso, la rosa è stata rinforzata e ci sono i sostituti ideali per competere in tutte e tre le competizioni”.
Quindi, secondo lei, il mercato del Napoli ha alzato l’asticella della rosa?
“Io credo di sì. L’unica nota negativa, a mio avviso, è la cessione di Raspadori. Capisco che sia legata al discorso del giocare che voleva giocare titolare, ma a livello di rosa è stata una perdita. Detto questo, il Napoli ha un parco attaccanti molto importante: con l’arrivo di Hojlund ha completato un reparto già forte. Considerando le tre competizioni, credo che il pacchetto offensivo sia molto buono”.
A proposito del reparto offensivo: lei ha giocato sia con la maglia dell’Udinese che con quella del Napoli. Può essere che Lucca stia pagando lo scotto di indossare una maglia così pesante?
“Nelle prime due uscite di campionato non ha mai raggiunto la sufficienza, purtroppo c’è troppa distanza tra Udine e Napoli. Udine è un ambiente molto più tranquillo, Napoli invece è esigente. Bisogna avere pazienza, perché Lucca è un attaccante molto bravo e va aspettato. Sono convinto che Conte lo gestirà bene e che a fine campionato arriverà in doppia cifra. Viene da un ambiente diverso, quindi serve tempo per adattarsi. In sintesi, l’unica nota dolente di questo grande mercato del Napoli è l’uscita di Raspadori, mentre Hojlund può davvero alzare l’asticella. Anche Lucca è un grande acquisto, ma deve essere aspettato, perché può dare grandi soddisfazioni. Le qualità tecniche ci sono, bisogna solo avere pazienza. Sono convinto che sarà un’arma in più per il Napoli in queste tre competizioni così difficili.”
di Napoli Magazine
09/09/2025 - 11:51
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Sergio, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Udinese e Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Mister, possiamo dire si sia vista una certa debolezza difensiva da parte dell’Italia?
“Ma sicuramente sì. È stata una serie di errori disarmante sotto molti punti di vista, quindi c’è sicuramente da lavorare. In questo momento, però, la cosa importante è il risultato, perché porta entusiasmo e novità in vista delle qualificazioni al Mondiale. Se avessimo pareggiato la partita, sarebbe stato quasi un disastro, ma questa vittoria aiuta a lavorare meglio e dà fiducia a tutto il gruppo e all’ambiente”.
Secondo lei, con questi sei punti e il +6 di differenza reti, ci rilanciamo per una qualificazione diretta al primo posto?
“Noi non possiamo sbagliare niente, questo è fuori discussione. Al di là di tutto, manchiamo dai Mondiali già da due edizioni, quindi è fondamentale restare concentrati e cercare di fare più punti possibili. Bisogna tenere l’asticella sempre alta e puntare alla vittoria, perché altri risultati ci penalizzerebbero. Con l’arrivo di Gattuso c’è sicuramente un entusiasmo nuovo, ha portato una ventata molto positiva e speriamo che questo percorso prosegua nel migliore dei modi. L’obiettivo è arrivare alla gara di ritorno con la Norvegia con i giusti presupposti e riprenderci quello che ci è stato tolto all’andata sotto Spalletti.”
Il tema della difesa ci riporta anche al campionato, perché sappiamo che il Napoli dovrà fare a meno di Amir Rrahmani per qualche partita. In ogni caso ci sarà una coppia inedita di centrali: quanto rischia il Napoli contro la Fiorentina con un Kean in grande spolvero?
“Il Napoli non rischia niente, anche perché non parliamo di un giocatore qualunque. Rrahmani sarà sostituito da Beukema, che è molto importante. Secondo me il Napoli ha rinforzato la rosa, ha un’ottima squadra e deve puntare allo Scudetto in maniera convinta. Oggi, rispetto all’anno scorso, la rosa è stata rinforzata e ci sono i sostituti ideali per competere in tutte e tre le competizioni”.
Quindi, secondo lei, il mercato del Napoli ha alzato l’asticella della rosa?
“Io credo di sì. L’unica nota negativa, a mio avviso, è la cessione di Raspadori. Capisco che sia legata al discorso del giocare che voleva giocare titolare, ma a livello di rosa è stata una perdita. Detto questo, il Napoli ha un parco attaccanti molto importante: con l’arrivo di Hojlund ha completato un reparto già forte. Considerando le tre competizioni, credo che il pacchetto offensivo sia molto buono”.
A proposito del reparto offensivo: lei ha giocato sia con la maglia dell’Udinese che con quella del Napoli. Può essere che Lucca stia pagando lo scotto di indossare una maglia così pesante?
“Nelle prime due uscite di campionato non ha mai raggiunto la sufficienza, purtroppo c’è troppa distanza tra Udine e Napoli. Udine è un ambiente molto più tranquillo, Napoli invece è esigente. Bisogna avere pazienza, perché Lucca è un attaccante molto bravo e va aspettato. Sono convinto che Conte lo gestirà bene e che a fine campionato arriverà in doppia cifra. Viene da un ambiente diverso, quindi serve tempo per adattarsi. In sintesi, l’unica nota dolente di questo grande mercato del Napoli è l’uscita di Raspadori, mentre Hojlund può davvero alzare l’asticella. Anche Lucca è un grande acquisto, ma deve essere aspettato, perché può dare grandi soddisfazioni. Le qualità tecniche ci sono, bisogna solo avere pazienza. Sono convinto che sarà un’arma in più per il Napoli in queste tre competizioni così difficili.”