A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo Rastelli, allenatore: "Il Napoli di Sarri aveva uno spessore pazzesco. La squadra giocava a memoria, giocava con mezzo tempo e tu non potevi tentare qualsivoglia aggressione. Loro sapevano cosa fare prima ancora che arrivasse il pallone per cui noi cerchiamo di preparare le partite e dare le informazioni ai calciatori, ma poi quando l’arbitro fischia, dipende da loro. Quel Napoli aveva un modo di affrontare le partite diverso perchè ti veniva sempre a prendere altissimo, la linea difensiva era a metà campo. Faceva tanto possesso per cui il Napoli nei 90 minuti era quasi sempre nella metà campo avversaria e questo tipo di gioco ti fa stancare meno, ti fa rincorrere meno e ti fa divertire di più. Il Napoli di oggi ti viene sì a prendere alto e cerca di recuperarla subito, ma talvolta si mette anche con un blocco basso in cui tutti devono sacrificarsi. La condizione fisica è un dato importante, ma il Napoli che gioca ogni 3 giorni non può fare chissà quale carico di lavoro in allenamento. Non c’è grande lavoro fisico, penso invece ci sia una stanchezza mentale di calciatori che non riescono ad avere quella forza mentale di alzare l’asticella e andare oltre le difficoltà. E’ una forza mentale che hanno solo i grandi campioni. A ciò aggiungo che il Napoli deve raschiare il barile per vincere le partite, lo doveva fare lo scorso anno e anche quest’anno e questo significa un consumo di energie mentali e fisiche superiori a qualsiasi altra squadra. Nella gara col Bologna va dato prima di tutto grandissimo merito ai rossoblù che haanno messo un'intensità e un'aggressività in campo impressionante. Il primo tempo è stato equilibrato, ma è mancata al Napoli quell’energia per trasformare le situazioni in cui il Napoli era riuscito a venir fuori perchè si perdeva negli ultimi 20 metri, dove la differenza la fa la qualità individuale. Poi, dopo il gol c’è stata una sola squadra in campo e la mancata reazione è ciò che preoccupa. Il Napoli si sta divertendo un po' meno e quindi diventa tutto più pesante".
di Napoli Magazine
12/11/2025 - 13:28
A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo Rastelli, allenatore: "Il Napoli di Sarri aveva uno spessore pazzesco. La squadra giocava a memoria, giocava con mezzo tempo e tu non potevi tentare qualsivoglia aggressione. Loro sapevano cosa fare prima ancora che arrivasse il pallone per cui noi cerchiamo di preparare le partite e dare le informazioni ai calciatori, ma poi quando l’arbitro fischia, dipende da loro. Quel Napoli aveva un modo di affrontare le partite diverso perchè ti veniva sempre a prendere altissimo, la linea difensiva era a metà campo. Faceva tanto possesso per cui il Napoli nei 90 minuti era quasi sempre nella metà campo avversaria e questo tipo di gioco ti fa stancare meno, ti fa rincorrere meno e ti fa divertire di più. Il Napoli di oggi ti viene sì a prendere alto e cerca di recuperarla subito, ma talvolta si mette anche con un blocco basso in cui tutti devono sacrificarsi. La condizione fisica è un dato importante, ma il Napoli che gioca ogni 3 giorni non può fare chissà quale carico di lavoro in allenamento. Non c’è grande lavoro fisico, penso invece ci sia una stanchezza mentale di calciatori che non riescono ad avere quella forza mentale di alzare l’asticella e andare oltre le difficoltà. E’ una forza mentale che hanno solo i grandi campioni. A ciò aggiungo che il Napoli deve raschiare il barile per vincere le partite, lo doveva fare lo scorso anno e anche quest’anno e questo significa un consumo di energie mentali e fisiche superiori a qualsiasi altra squadra. Nella gara col Bologna va dato prima di tutto grandissimo merito ai rossoblù che haanno messo un'intensità e un'aggressività in campo impressionante. Il primo tempo è stato equilibrato, ma è mancata al Napoli quell’energia per trasformare le situazioni in cui il Napoli era riuscito a venir fuori perchè si perdeva negli ultimi 20 metri, dove la differenza la fa la qualità individuale. Poi, dopo il gol c’è stata una sola squadra in campo e la mancata reazione è ciò che preoccupa. Il Napoli si sta divertendo un po' meno e quindi diventa tutto più pesante".