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Ciclismo: il Giro dell'Appennino raddoppia, nasce la gara femminile
11.06.2025 17:38 di Napoli Magazine

Il Giro dell'Appennino raddoppia. Il 24 giugno poche ore prima della gara maschile andrà in scena la prima edizione in rosa, gara femminile di 92,5 chilometri con partenza da Novi Ligure e arrivo in via XX settembre a Genova. Due i gran premi della montagna lungo il percorso: il passo dei Giovi e la salita di Livellato. "Ne parlavamo da anni di organizzare un Appenino femminile - ha raccontato Silvano Parodi presidente dell'U.s. Pontedecimo ciclismo - e siamo anche in ritardo in realtà visto che arriva dopo 86 anni di ciclismo maschile. Ma l'importante è esserci riusciti e siamo particolarmente felici". Particolare soddisfazione da parte di Simona Ferro, assessore allo sport di regione Liguria ma anche assessore regionale alle pari opportunità. "Siamo regione europea dello sport 2025 e questo mi dà un assist per creare un po' di prime volte. Non parlo solo di grandi eventi sportivi ma anche di cercare di far capire i grandi valori dello sport come l'inclusione e l'emancipazione femminile. E quest'anno grazie alla sensibilità dell'U.S. Pontedecimo abbiamo il primo Giro dell'Appennino donne. Speriamo possa essere la prima volta di una lunga serie". In occasione della presentazione della gara nel salone di rappresentanza della sede genovese di Bper banca a Genova è stato assegnato anche il terzo "Appennino rosa", riconoscimento per le donne protagoniste nel mondo del ciclismo. Dopo i premi a Edita Pucinskaite e Norma Gimondi quest'anno è toccato ad Alessandra Cappellotto, prima italiana nel 1997 a diventare campionessa del mondo su strada e ora presidente di Road to Equality associazione che promuove l'emancipazione della figura femminile attraverso il ciclismo nei paesi in via di sviluppo. La Cappellotto nel 2021 aiutò cinque cicliste della nazionale afgana a scappare dal loro paese e a stabilirsi in Italia, due hanno poi partecipato alle recenti Olimpiadi di Parigi. "Questo premio mi onora e mi emoziona tantissimo perché lo sport è qualcosa che unisce ed è davvero potente. Chi fa sport, chi ama lo sport, può davvero cambiare il mondo, salvare vite umane e fare un sacco di cose anche per gli altri".

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di Napoli Magazine

11/06/2025 - 17:38

Il Giro dell'Appennino raddoppia. Il 24 giugno poche ore prima della gara maschile andrà in scena la prima edizione in rosa, gara femminile di 92,5 chilometri con partenza da Novi Ligure e arrivo in via XX settembre a Genova. Due i gran premi della montagna lungo il percorso: il passo dei Giovi e la salita di Livellato. "Ne parlavamo da anni di organizzare un Appenino femminile - ha raccontato Silvano Parodi presidente dell'U.s. Pontedecimo ciclismo - e siamo anche in ritardo in realtà visto che arriva dopo 86 anni di ciclismo maschile. Ma l'importante è esserci riusciti e siamo particolarmente felici". Particolare soddisfazione da parte di Simona Ferro, assessore allo sport di regione Liguria ma anche assessore regionale alle pari opportunità. "Siamo regione europea dello sport 2025 e questo mi dà un assist per creare un po' di prime volte. Non parlo solo di grandi eventi sportivi ma anche di cercare di far capire i grandi valori dello sport come l'inclusione e l'emancipazione femminile. E quest'anno grazie alla sensibilità dell'U.S. Pontedecimo abbiamo il primo Giro dell'Appennino donne. Speriamo possa essere la prima volta di una lunga serie". In occasione della presentazione della gara nel salone di rappresentanza della sede genovese di Bper banca a Genova è stato assegnato anche il terzo "Appennino rosa", riconoscimento per le donne protagoniste nel mondo del ciclismo. Dopo i premi a Edita Pucinskaite e Norma Gimondi quest'anno è toccato ad Alessandra Cappellotto, prima italiana nel 1997 a diventare campionessa del mondo su strada e ora presidente di Road to Equality associazione che promuove l'emancipazione della figura femminile attraverso il ciclismo nei paesi in via di sviluppo. La Cappellotto nel 2021 aiutò cinque cicliste della nazionale afgana a scappare dal loro paese e a stabilirsi in Italia, due hanno poi partecipato alle recenti Olimpiadi di Parigi. "Questo premio mi onora e mi emoziona tantissimo perché lo sport è qualcosa che unisce ed è davvero potente. Chi fa sport, chi ama lo sport, può davvero cambiare il mondo, salvare vite umane e fare un sacco di cose anche per gli altri".