NAPOLI - La danza è una espressione artistica trasversale, capace di creare connessioni, suscitare emozioni, sprigionare energia e vitalità. Il ballo può avvicinare le persone con i background più disparati, essere strumento per socializzare, forma per esprimere se stessi, per mettere a nudo la propria anima e farsi conoscere nella propria autenticità, come accade a Baby in "Dirty Dancing", film cult ambientato negli anni '60. La protagonista vive nell'agio di una famiglia borghese e non conosce le tribolazioni di chi come Johnny stenta a far quadrare i conti a fine mese ed è abituato a cavarsela da solo. I due si conoscono in un villaggio turistico in cui Baby arriva da ospite con la sua famiglia mentre Johnny è un dipendente che lavora nella struttura come maestro di ballo. Un accadimento creerà le condizioni per una loro necessaria frequentazione e col passare dei giorni, proprio grazie alla danza, i due scopriranno inaspettate affinità. Il film ha un intreccio interessante e celebra i valori dell'amicizia, dell'onestà, la determinazione a lottare per gli ideali in cui si crede, la generosità. I "balli proibiti" sono al centro della scena ed evocano una forma di ribellione a convenzioni sociali ormai non più al passo coi tempi, portando una ventata di novità ed aria fresca. Indimenticabile la frase "nessuno può mettere Baby in un angolo" che fa da apripista alla memorabile scena finale. Cult.
DIRTY DANCING
GENERE: Commedia, Sentimentale
ANNO: 1987
REGIA: Emile Ardolino
ATTORI: Patrick Swayze, Jennifer Grey, Jerry Orbach, Kelly Bishop, Cynthia Rhodes, Jane Brucker, Jack Weston, Lonny Price, Max Cantor, Wayne Knight, Neal Jones, Miranda Garrison
PAESE: USA
DURATA: 105 Min.
DISTRIBUZIONE: Life International
SCENEGGIATURA: Eleanor Bergstein
FOTOGRAFIA: Jeff Jur
MONTAGGIO: Peter C. Frank
MUSICHE: John Morris
SCENOGRAFIA: David Chapman, Mark Haack, Stephen J. Lineweaver, Clay A. Griffith
COSTUMI: Hilary Rosenfeld
PRODUZIONE: Linda Gottlieb
Rosa Petrazzuolo
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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Recensioni sul Cinema nella rubrica "Lo Scrigno" curata dalla giornalista Rosa Petrazzuolo, vicedirettrice di NapoliMagazine.Com
di Napoli Magazine
03/05/2025 - 19:28
NAPOLI - La danza è una espressione artistica trasversale, capace di creare connessioni, suscitare emozioni, sprigionare energia e vitalità. Il ballo può avvicinare le persone con i background più disparati, essere strumento per socializzare, forma per esprimere se stessi, per mettere a nudo la propria anima e farsi conoscere nella propria autenticità, come accade a Baby in "Dirty Dancing", film cult ambientato negli anni '60. La protagonista vive nell'agio di una famiglia borghese e non conosce le tribolazioni di chi come Johnny stenta a far quadrare i conti a fine mese ed è abituato a cavarsela da solo. I due si conoscono in un villaggio turistico in cui Baby arriva da ospite con la sua famiglia mentre Johnny è un dipendente che lavora nella struttura come maestro di ballo. Un accadimento creerà le condizioni per una loro necessaria frequentazione e col passare dei giorni, proprio grazie alla danza, i due scopriranno inaspettate affinità. Il film ha un intreccio interessante e celebra i valori dell'amicizia, dell'onestà, la determinazione a lottare per gli ideali in cui si crede, la generosità. I "balli proibiti" sono al centro della scena ed evocano una forma di ribellione a convenzioni sociali ormai non più al passo coi tempi, portando una ventata di novità ed aria fresca. Indimenticabile la frase "nessuno può mettere Baby in un angolo" che fa da apripista alla memorabile scena finale. Cult.
DIRTY DANCING
GENERE: Commedia, Sentimentale
ANNO: 1987
REGIA: Emile Ardolino
ATTORI: Patrick Swayze, Jennifer Grey, Jerry Orbach, Kelly Bishop, Cynthia Rhodes, Jane Brucker, Jack Weston, Lonny Price, Max Cantor, Wayne Knight, Neal Jones, Miranda Garrison
PAESE: USA
DURATA: 105 Min.
DISTRIBUZIONE: Life International
SCENEGGIATURA: Eleanor Bergstein
FOTOGRAFIA: Jeff Jur
MONTAGGIO: Peter C. Frank
MUSICHE: John Morris
SCENOGRAFIA: David Chapman, Mark Haack, Stephen J. Lineweaver, Clay A. Griffith
COSTUMI: Hilary Rosenfeld
PRODUZIONE: Linda Gottlieb
Rosa Petrazzuolo
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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Recensioni sul Cinema nella rubrica "Lo Scrigno" curata dalla giornalista Rosa Petrazzuolo, vicedirettrice di NapoliMagazine.Com