La prima volta per un napoletano e per un atleta olimpico alla presidenza del Coni. Luciano Buonfiglio, eletto oggi nuovo numero uno dello sport italiano con 47 voti favorevoli contro i 34 dell'altro principale candidato, Luca Pancalli, vanta anche questi due piccoli primati nella sua vittoria per la successione a Giovanni Malagò. Esperienza e volontà, ma anche un bel pizzico di scaramanzia, hanno avuto il loro peso nella suo cammino fino al vertice del Comitato olimpico nazionale italiano, che frequenta da decenni, conoscendone meccanismi e segreti. Da 20 anni, Buonfiglio, napoletani di Posillipo, classe 1950, sposato e padre di due figli, è presidente della Federazione canoa e kayak (Fick), un movimento piccolo ma in costante crescita che lo ha coinvolto fin dalla gioventù, con buoni risultati. Vanta infatti 36 presenze nella nazionale e vari titoli di campione d'Italia. Inoltre, ha partecipato a cinque mondiali e alle Olimpiadi del 1976 a Montreal. Proprio quella esperienza, col K4 nella prova dei mille metri, fa di lui il primo atleta olimpionico raggiungere la massima carica dello sport italiano. La sua carriera sportiva si è conclusa nel 1980. Altrettanto lunga è la sua esperienza da dirigente, che ha portato avanti in parte insieme con quella professionale, legata alla finanza e alla gestione e quindi complementare. Dall'elezione alla presidenza della Fick, nel 2005, è entrato a far parte del Coni, quale membro del consiglio nazionale. E' stato anche vicepresidente del Comitato olimpico nazionale, dal 2013 al 2018, durante il primo mandato della presidenza di Malagò, che non gli ha mai nascosto il suo appoggio. Nel 2023 è stato nominato vicepresidente della Federazione internazionale di canoa. Abituato alle competizioni, alla vigilia dell'elezione odierna aveva detto: "A fine gara mi guarderò a destra e sinistra e scoprirò se la punta della mia canoa sarà davanti alle altre". Così è stato.
di Napoli Magazine
26/06/2025 - 13:51
La prima volta per un napoletano e per un atleta olimpico alla presidenza del Coni. Luciano Buonfiglio, eletto oggi nuovo numero uno dello sport italiano con 47 voti favorevoli contro i 34 dell'altro principale candidato, Luca Pancalli, vanta anche questi due piccoli primati nella sua vittoria per la successione a Giovanni Malagò. Esperienza e volontà, ma anche un bel pizzico di scaramanzia, hanno avuto il loro peso nella suo cammino fino al vertice del Comitato olimpico nazionale italiano, che frequenta da decenni, conoscendone meccanismi e segreti. Da 20 anni, Buonfiglio, napoletani di Posillipo, classe 1950, sposato e padre di due figli, è presidente della Federazione canoa e kayak (Fick), un movimento piccolo ma in costante crescita che lo ha coinvolto fin dalla gioventù, con buoni risultati. Vanta infatti 36 presenze nella nazionale e vari titoli di campione d'Italia. Inoltre, ha partecipato a cinque mondiali e alle Olimpiadi del 1976 a Montreal. Proprio quella esperienza, col K4 nella prova dei mille metri, fa di lui il primo atleta olimpionico raggiungere la massima carica dello sport italiano. La sua carriera sportiva si è conclusa nel 1980. Altrettanto lunga è la sua esperienza da dirigente, che ha portato avanti in parte insieme con quella professionale, legata alla finanza e alla gestione e quindi complementare. Dall'elezione alla presidenza della Fick, nel 2005, è entrato a far parte del Coni, quale membro del consiglio nazionale. E' stato anche vicepresidente del Comitato olimpico nazionale, dal 2013 al 2018, durante il primo mandato della presidenza di Malagò, che non gli ha mai nascosto il suo appoggio. Nel 2023 è stato nominato vicepresidente della Federazione internazionale di canoa. Abituato alle competizioni, alla vigilia dell'elezione odierna aveva detto: "A fine gara mi guarderò a destra e sinistra e scoprirò se la punta della mia canoa sarà davanti alle altre". Così è stato.