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CONI - Pancalli: "No al ricorso per Carraro? Mi piace vincere sul campo"
13.06.2025 12:45 di Napoli Magazine

"Mancato ricorso per candidatura Carraro? Mi piace vincere sul campo. Una volta successe che il mio rivale venne squalificato e la ricordo ancora oggi come una vittoria amara. Nel confronto elettorale ci sta lo sviluppo dell'essenza della democrazia del nostro mondo, il candidato aggiunge a questo e per questo non ho fatto ricorso". Così Luca Pancalli, candidato presidente Coni, durante la presentazione del proprio programma elettorale per le elezioni che si terranno il prossimo 26 giugno torna sulla scelta di non fare ricorso alla candidatura di Carraro. Poi, parlando delle prossime elezioni, lo stesso Pancalli sottolinea come "questa è una competizione alla fine della quale deve vincere lo sport italiano. Io e gli altri candidati abbiamo deciso di metterci a disposizione del sistema. Lo slogan 'un Coni di tutti', è perché io credo che le istituzioni non appartengano a nessuno ma si devono rappresentare, si deve sempre fare un lavoro di squadra e tutti devono partecipare alla costruzione dei percorsi". Infine un pensiero sul ritorno di Binaghi e Barelli in Consiglio nazionale: "Stiamo collaborando insieme, non è difficile farlo. Con loro portiamo avanti un discorso produttivo, non credo che sarà difficile coinvolgerli di nuovo nella vita dello sport italiano", conclude.

"Mi sembra pretestuoso definirmi il candidato della politica, mi spaventano queste etichette.Con la politica bisogna dialogare, non è un qualcosa che sta su Marte, fa parte del nostro vivere e il mondo sportivo non è completamente avulso alla politica". Sono queste le parole di Luca Pancalli, candidato per la presidenza del Coni, durante la presentazione del suo programma elettorale. "Oggi che si dica che io sono il candidato della politica mi mortifica. La politica deve essere messa nella condizione di prendere le decisioni migliori ed è quello che deve fare tutta la filiera, far emergere i bisogni e ascoltare. Se mi sento il favorito? Mi sento impegnato in una sfida, guardo a me stesso, lavoriamo per un obiettivo, non penso alla strategie. Sto pensando solo al lavoro, poi si vince e si perde, ma le testimonianze che mi ritornano dal confronto con il corpo elettorale mi fanno sentire ottimista", ha aggiunto.

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CONI - Pancalli: "No al ricorso per Carraro? Mi piace vincere sul campo"

di Napoli Magazine

13/06/2025 - 12:45

"Mancato ricorso per candidatura Carraro? Mi piace vincere sul campo. Una volta successe che il mio rivale venne squalificato e la ricordo ancora oggi come una vittoria amara. Nel confronto elettorale ci sta lo sviluppo dell'essenza della democrazia del nostro mondo, il candidato aggiunge a questo e per questo non ho fatto ricorso". Così Luca Pancalli, candidato presidente Coni, durante la presentazione del proprio programma elettorale per le elezioni che si terranno il prossimo 26 giugno torna sulla scelta di non fare ricorso alla candidatura di Carraro. Poi, parlando delle prossime elezioni, lo stesso Pancalli sottolinea come "questa è una competizione alla fine della quale deve vincere lo sport italiano. Io e gli altri candidati abbiamo deciso di metterci a disposizione del sistema. Lo slogan 'un Coni di tutti', è perché io credo che le istituzioni non appartengano a nessuno ma si devono rappresentare, si deve sempre fare un lavoro di squadra e tutti devono partecipare alla costruzione dei percorsi". Infine un pensiero sul ritorno di Binaghi e Barelli in Consiglio nazionale: "Stiamo collaborando insieme, non è difficile farlo. Con loro portiamo avanti un discorso produttivo, non credo che sarà difficile coinvolgerli di nuovo nella vita dello sport italiano", conclude.

"Mi sembra pretestuoso definirmi il candidato della politica, mi spaventano queste etichette.Con la politica bisogna dialogare, non è un qualcosa che sta su Marte, fa parte del nostro vivere e il mondo sportivo non è completamente avulso alla politica". Sono queste le parole di Luca Pancalli, candidato per la presidenza del Coni, durante la presentazione del suo programma elettorale. "Oggi che si dica che io sono il candidato della politica mi mortifica. La politica deve essere messa nella condizione di prendere le decisioni migliori ed è quello che deve fare tutta la filiera, far emergere i bisogni e ascoltare. Se mi sento il favorito? Mi sento impegnato in una sfida, guardo a me stesso, lavoriamo per un obiettivo, non penso alla strategie. Sto pensando solo al lavoro, poi si vince e si perde, ma le testimonianze che mi ritornano dal confronto con il corpo elettorale mi fanno sentire ottimista", ha aggiunto.