Filippo Volandri, capitano della selezione italiana, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Quando Jannik è in campo, quando deve giocarsi un match, è una macchina da guerra. Quando però è in Davis, o quando ci sono altri italiani è fantastico perché si mette sempre a disposizione. È anche questa la sua grandezza: non si mette lassù sul trono da numero uno ma cerca sempre di aiutare a suo modo con una parola, uno stimolo, una domanda come ha fatto a Londra anche con Vasamì e Basile. Il progetto è di vincere la terza entro il prossimo triennio, in cui giocheremo sempre in casa. Abbiamo una squadra talmente ricca e variegata che quando qualcuno non ce la fa, ci sono altri che stanno bene. Anche a Wimbledon, abbiamo avuto le uscite premature di Berrettini e Musetti ma abbiamo bilanciato con le buone notizie di tre italiani agli ottavi con un Sonego ritrovato, un Cobolli ai quarti e il titolo di Jannik. Abbiamo vinto Wimbledon, ragazzi".
di Napoli Magazine
16/07/2025 - 00:40
Filippo Volandri, capitano della selezione italiana, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Quando Jannik è in campo, quando deve giocarsi un match, è una macchina da guerra. Quando però è in Davis, o quando ci sono altri italiani è fantastico perché si mette sempre a disposizione. È anche questa la sua grandezza: non si mette lassù sul trono da numero uno ma cerca sempre di aiutare a suo modo con una parola, uno stimolo, una domanda come ha fatto a Londra anche con Vasamì e Basile. Il progetto è di vincere la terza entro il prossimo triennio, in cui giocheremo sempre in casa. Abbiamo una squadra talmente ricca e variegata che quando qualcuno non ce la fa, ci sono altri che stanno bene. Anche a Wimbledon, abbiamo avuto le uscite premature di Berrettini e Musetti ma abbiamo bilanciato con le buone notizie di tre italiani agli ottavi con un Sonego ritrovato, un Cobolli ai quarti e il titolo di Jannik. Abbiamo vinto Wimbledon, ragazzi".