“I dati diffusi recentemente dall’INPS, che parlano di un calo significativo delle domande di pensione anticipata, sono un segnale da non sottovalutare e mettono in luce un problema strutturale: la difficoltà di garantire un adeguato ricambio generazionale nel mondo del lavoro. Questo è tanto più importante per le imprese dell’ecosistema TLC, che oggi vivono una profonda transizione lavorativa legata all’innovazione tecnologica e digitale”. Lo dichiara Pietro Labriola, Presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni. “Le telecomunicazioni sono da sempre un settore che necessita di competenze, flessibilità e resilienza delle persone. In un contesto di rapida trasformazione e di continua evoluzione dei modelli organizzativi – aggiunge il Presidente di Asstel - le imprese hanno bisogno di strumenti efficaci per gestire una transizione tra lavoratori più anziani e giovani favorendo così, anche la valorizzazione delle competenze emergenti. Il contratto di espansione si è dimostrato in questi anni uno strumento utile in questa direzione. Sarebbe, quindi, opportuno il suo rifinanziamento ovvero l’individuazione di strumenti che perseguano le stesse finalità". “È tempo - conclude Pietro Labriola - di mettere in campo politiche industriali e del lavoro che introducano flessibilità coerenti con i nuovi processi organizzativi per governare l’innovazione, non subirla passivamente".
di Napoli Magazine
24/07/2025 - 20:31
“I dati diffusi recentemente dall’INPS, che parlano di un calo significativo delle domande di pensione anticipata, sono un segnale da non sottovalutare e mettono in luce un problema strutturale: la difficoltà di garantire un adeguato ricambio generazionale nel mondo del lavoro. Questo è tanto più importante per le imprese dell’ecosistema TLC, che oggi vivono una profonda transizione lavorativa legata all’innovazione tecnologica e digitale”. Lo dichiara Pietro Labriola, Presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni. “Le telecomunicazioni sono da sempre un settore che necessita di competenze, flessibilità e resilienza delle persone. In un contesto di rapida trasformazione e di continua evoluzione dei modelli organizzativi – aggiunge il Presidente di Asstel - le imprese hanno bisogno di strumenti efficaci per gestire una transizione tra lavoratori più anziani e giovani favorendo così, anche la valorizzazione delle competenze emergenti. Il contratto di espansione si è dimostrato in questi anni uno strumento utile in questa direzione. Sarebbe, quindi, opportuno il suo rifinanziamento ovvero l’individuazione di strumenti che perseguano le stesse finalità". “È tempo - conclude Pietro Labriola - di mettere in campo politiche industriali e del lavoro che introducano flessibilità coerenti con i nuovi processi organizzativi per governare l’innovazione, non subirla passivamente".