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IL MESSAGGIO - Papa Leone XIV: "Bisogna proteggere i minori dai rischi dell'intelligenza artificiale"
13.11.2025 12:53 di Napoli Magazine
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Nel corso dell'udienza concessa in Vaticano ai partecipanti del convegno internazionale "The Dignity of Children and Adolescents in the Age of Artificial Intelligence", Papa Leone XIV ha accolto anche la madre del quattordicenne statunitense morto suicida dopo un uso compulsivo di un chatbot. L'incontro ha dato ulteriore rilievo al richiamo del Pontefice sui rischi che le tecnologie digitali, e in particolare l'intelligenza artificiale, stanno comportando per la tutela dei minori e per la loro dignità. "L'intelligenza artificiale sta trasformando molti aspetti della nostra vita quotidiana, inclusi l'istruzione, l'intrattenimento e la sicurezza dei minori", ha osservato il Papa, ribadendo la necessità di un approccio etico allo sviluppo di questi sistemi.

La donna, Megan Garcia, ha raccontato la storia del figlio Sewell Setzer III, morto nel 2024 a soli quattordici anni dopo aver trascorso mesi a dialogare in modo compulsivo con un chatbot della piattaforma Character.ai. Arrivata in Italia per partecipare a un incontro promosso dalla Fondazione Child, la madre ha descritto l'isolamento crescente del giovane e la sua progressiva dipendenza dalle conversazioni digitali. Nel suo intervento ha invitato a prestare attenzione ai segnali d'allarme e a pretendere maggiore responsabilità da parte delle società che sviluppano tecnologie rivolte anche ai più giovani.

Il Papa ha insistito sulla particolare fragilità dei bambini e degli adolescenti rispetto ai meccanismi decisionali guidati dagli algoritmi. Nel suo intervento ha ricordato che "I minori sono particolarmente vulnerabili alla manipolazione attraverso algoritmi di intelligenza artificiale che possono influenzare le loro decisioni e preferenze. È cruciale che i genitori e gli educatori siano consapevoli di queste dinamiche e che siano sviluppati strumenti per monitorare e controllare l'interazione dei minori con i dispositivi tecnologici". Da qui, l'invito a rafforzare strumenti e competenze che permettano agli adulti di accompagnare i ragazzi nel loro rapporto con il digitale.

Il Papa invita i governi ad intervenire Il tema della responsabilità delle istituzioni è stato al centro di un altro passaggio del discorso. Leone XIV ha evidenziato che "I governi e le organizzazioni internazionali hanno la responsabilità di sviluppare e implementare politiche che proteggano la dignità dei minori nell'era dell'IA. Ciò include l'aggiornamento delle leggi esistenti sulla protezione dei dati, per rispondere alle nuove sfide poste dalle tecnologie emergenti, e la promozione di standard etici per lo sviluppo e l'uso dell'IA". Una sollecitazione che riguarda l'evoluzione normativa, la vigilanza sulle piattaforme e la definizione di criteri condivisi per un utilizzo responsabile dell'intelligenza artificiale.

Accanto agli aspetti regolatori, il Pontefice ha posto l'accento sul ruolo formativo delle famiglie, della scuola e delle reti educative. Secondo Leone XIV, "tuttavia rimane insostituibile la pratica di una salvaguardia della dignità dei minori che passi da una educazione al digitale. È un passo importante infatti stilare e far applicare codici etici, ma non sufficiente". L'educazione, ha sottolineato, deve essere quotidiana e supportata da adulti preparati. Ha ribadito che "È necessario un lavoro educativo, quotidiano e costante, condotto da adulti a loro volta formati e sostenuti da reti di alleanza educativa, in un processo di conoscenza dei rischi che l'uso dell'intelligenza artificiale e un accesso precoce, senza limiti e verifiche, possono comportare nella vita relazionale dei minori e nel loro sviluppo".

Il Papa ha poi collegato la tutela dei più giovani a un percorso di consapevolezza condivisa. Solo attraverso un coinvolgimento attivo dei ragazzi, ha affermato, è possibile sostenerli nelle scelte che compiono online. Ha spiegato che "Solo partecipando alla scoperta di tali rischi e delle loro conseguenze sulla vita personale e sociale, i minori potranno essere sostenuti nel loro approccio al digitale quale potenziamento della loro capacità di scelta in modo responsabile verso sé stessi e gli altri".

Nella parte conclusiva dell'udienza, Leone XIV ha richiamato il valore della relazione umana e dell'originalità personale come elementi da preservare anche nell'era delle tecnologie intelligenti. Come ha osservato il Pontefice, "È già questo un importante esercizio di salvaguardia dell'originalità e relazionalità umana, che per essere tale chiede di essere orientata verso condizioni di garanzia del rispetto della dignità come valore primario".

Ha quindi concluso con un appello alla responsabilità collettiva: "Solo attraverso un approccio educativo, etico e responsabile possiamo garantire che l'intelligenza artificiale sia un alleato nella crescita e nello sviluppo dei minori, piuttosto che una minaccia".

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IL MESSAGGIO - Papa Leone XIV: "Bisogna proteggere i minori dai rischi dell'intelligenza artificiale"

di Napoli Magazine

13/11/2025 - 12:53

Nel corso dell'udienza concessa in Vaticano ai partecipanti del convegno internazionale "The Dignity of Children and Adolescents in the Age of Artificial Intelligence", Papa Leone XIV ha accolto anche la madre del quattordicenne statunitense morto suicida dopo un uso compulsivo di un chatbot. L'incontro ha dato ulteriore rilievo al richiamo del Pontefice sui rischi che le tecnologie digitali, e in particolare l'intelligenza artificiale, stanno comportando per la tutela dei minori e per la loro dignità. "L'intelligenza artificiale sta trasformando molti aspetti della nostra vita quotidiana, inclusi l'istruzione, l'intrattenimento e la sicurezza dei minori", ha osservato il Papa, ribadendo la necessità di un approccio etico allo sviluppo di questi sistemi.

La donna, Megan Garcia, ha raccontato la storia del figlio Sewell Setzer III, morto nel 2024 a soli quattordici anni dopo aver trascorso mesi a dialogare in modo compulsivo con un chatbot della piattaforma Character.ai. Arrivata in Italia per partecipare a un incontro promosso dalla Fondazione Child, la madre ha descritto l'isolamento crescente del giovane e la sua progressiva dipendenza dalle conversazioni digitali. Nel suo intervento ha invitato a prestare attenzione ai segnali d'allarme e a pretendere maggiore responsabilità da parte delle società che sviluppano tecnologie rivolte anche ai più giovani.

Il Papa ha insistito sulla particolare fragilità dei bambini e degli adolescenti rispetto ai meccanismi decisionali guidati dagli algoritmi. Nel suo intervento ha ricordato che "I minori sono particolarmente vulnerabili alla manipolazione attraverso algoritmi di intelligenza artificiale che possono influenzare le loro decisioni e preferenze. È cruciale che i genitori e gli educatori siano consapevoli di queste dinamiche e che siano sviluppati strumenti per monitorare e controllare l'interazione dei minori con i dispositivi tecnologici". Da qui, l'invito a rafforzare strumenti e competenze che permettano agli adulti di accompagnare i ragazzi nel loro rapporto con il digitale.

Il Papa invita i governi ad intervenire Il tema della responsabilità delle istituzioni è stato al centro di un altro passaggio del discorso. Leone XIV ha evidenziato che "I governi e le organizzazioni internazionali hanno la responsabilità di sviluppare e implementare politiche che proteggano la dignità dei minori nell'era dell'IA. Ciò include l'aggiornamento delle leggi esistenti sulla protezione dei dati, per rispondere alle nuove sfide poste dalle tecnologie emergenti, e la promozione di standard etici per lo sviluppo e l'uso dell'IA". Una sollecitazione che riguarda l'evoluzione normativa, la vigilanza sulle piattaforme e la definizione di criteri condivisi per un utilizzo responsabile dell'intelligenza artificiale.

Accanto agli aspetti regolatori, il Pontefice ha posto l'accento sul ruolo formativo delle famiglie, della scuola e delle reti educative. Secondo Leone XIV, "tuttavia rimane insostituibile la pratica di una salvaguardia della dignità dei minori che passi da una educazione al digitale. È un passo importante infatti stilare e far applicare codici etici, ma non sufficiente". L'educazione, ha sottolineato, deve essere quotidiana e supportata da adulti preparati. Ha ribadito che "È necessario un lavoro educativo, quotidiano e costante, condotto da adulti a loro volta formati e sostenuti da reti di alleanza educativa, in un processo di conoscenza dei rischi che l'uso dell'intelligenza artificiale e un accesso precoce, senza limiti e verifiche, possono comportare nella vita relazionale dei minori e nel loro sviluppo".

Il Papa ha poi collegato la tutela dei più giovani a un percorso di consapevolezza condivisa. Solo attraverso un coinvolgimento attivo dei ragazzi, ha affermato, è possibile sostenerli nelle scelte che compiono online. Ha spiegato che "Solo partecipando alla scoperta di tali rischi e delle loro conseguenze sulla vita personale e sociale, i minori potranno essere sostenuti nel loro approccio al digitale quale potenziamento della loro capacità di scelta in modo responsabile verso sé stessi e gli altri".

Nella parte conclusiva dell'udienza, Leone XIV ha richiamato il valore della relazione umana e dell'originalità personale come elementi da preservare anche nell'era delle tecnologie intelligenti. Come ha osservato il Pontefice, "È già questo un importante esercizio di salvaguardia dell'originalità e relazionalità umana, che per essere tale chiede di essere orientata verso condizioni di garanzia del rispetto della dignità come valore primario".

Ha quindi concluso con un appello alla responsabilità collettiva: "Solo attraverso un approccio educativo, etico e responsabile possiamo garantire che l'intelligenza artificiale sia un alleato nella crescita e nello sviluppo dei minori, piuttosto che una minaccia".