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NEWS - Blackout in Spagna, Sanchez apre una commissione d'inchiesta
29.04.2025 18:08 di Napoli Magazine

"Chi collega l'incidente" che ha provocato il blackout generalizzato ieri in Spagna "alla mancanza di energia nucleare, francamente sta mentendo o dimostrando la propria ignoranza". Lo ha assicurato il premier Pedro Sanchez nel replicare "a coloro che in queste ore agitano questo dibattito". In particolare al partito di estrema destra Vox, che si oppone all'accordo chiuso a suo tempo dal governo con gli operatori per la fine della vita delle 11 centrali nucleari presenti in Spagna in maniera progressiva dal 2027 al 2035. "La generazione di elettricità ieri si è sconnessa, come quella delle altre fonti di energia, per cui l'energia nucleare non è stata più resiliente", ha spiegato Sanchez. E "a coloro che agitano questi dibattito" ha chiarito che "ieri 5 centrali nucleari erano già ferme per decisione degli stessi operatori, che ritengono non siano competitive con i prezzi delle energie da altre fonti rinnovabili".

Secondo il premier, " il sistema" elettrico in Spagna "è robusto", come sta dimostrando la ripresa tanto rapida". "Non c'è stato un problema di rinnovabili, non c'è una relazione con la mancanza di potenza nucleare", ha insistito Sanchez. "Se avessimo avuto una maggiore dipendenza nucleare, la ripresa non sarebbe stata così veloce come quella che stiamo vedendo", ha aggiunto. Sanchez ha insistito che "bisognerà verificare nei dettagli", cosa è accaduto "in quei cinque secondi" prima della caduta a catena del sistema elettrico, alle 12:33 di ieri, dopo che Rete Elettrica, partecipata dallo Stato spagnolo, ha escluso oggi un cyber attacco, mentre l'Amet ha scartato un "fenomeno meteorologico anomalo".

Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato la "creazione di una commissione di inchiesta per un'analisi tecnica" da parte del Consiglio nazionale di sicurezza, che sarà coordinata dal ministero di Transizione ecologica. "Il governo chiederà conto delle responsabilità degli operatori privati" per il blackout, ha assicurato il premier. Nella conferenza stampa al Palazzo della Moncloa, Sanchez ha valutato positivamente il rapporto di Rete Elettrica, che ha escluso la possibilità di un cyber attacco all'origine dell'oscuramento generale. Tuttavia, ha annunciato "un'analisi indipendente del governo" con "tutte le risorse dello Stato" per determinare il motivo dell'interruzione dell'energia. Ha insistito sul fatto che il governo "non esclude alcuna ipotesi" sulle cause del blackout fino a quando non si avranno "i risultati conclusivi dell'analisi dell'accaduto", che "saranno resi pubblici e presentati in maniera trasparente alle Cortes spagnole".

Sanchez ha anche detto che l'esecutivo spagnolo ha "sollecitato formalmente alla Commissione Europea e all'organismo regolatore" del mercato dell'energia Ue "un loro rapporto indipendente per sapere esattamente la loro valutazione" dell'accaduto. "Il governo ha due priorità chiare: consolidare il ripristino del nostro sistema elettrico al 100% e scoprire cosa sia accaduto per evitare che possa succedere di nuovo", ha detto il premier. "Il governo di Spagna andrà fino in fondo all'accaduto e adotterà le misure necessarie perché non si ripeta più", ha insistito.

"Dopo una notte intensa, si è riuscito a ristabilire il 99,95% della domanda di energia" dopo il maxi blackout di ieri, "ed è stato ripristinato il 100% delle sottostazioni della rete di trasporti". Lo ha scritto il premier Pedro Sanchez in un messaggio su X, in cui ha ringraziato la cittadinanza "per essere stata di nuovo esempio di responsabilità e civismo", nonostante i notevoli disagi. Da parte sua, l'operatore della Rete elettrica spagnola (Ree), ha escluso oggi che il maxi blackout che ha colpito ieri la Spagna sia stato provocato da un cyberattacco alle sue installazioni. "Possiamo escludere un incidente di cyber sicurezza nelle installazioni di rete elettrica e al centro di controllo di rete elettrica, ha informato Ree. Ieri il sistema era "stabile" in tutte le variabili e in condizioni di sicurezza. Poi, alle 12:30, sono state rilevate due perdite di generazione di corrente in pochi secondi, che il sistema non è stato in grado di assorbire, provocando il blackout generalizzato. Sanchez ha informato della nuova riunione straordinaria del Consiglio nazionale di sicurezza in corso da stamane alla Moncloa, per analizzare le cause e la situazione attuale. Questa mattina il gestore della rete elettrica spagnola Ree ha informato che intorno alle 6:00, il 99,16% della fornitura di energia elettrica era assicurato, con una produzione di 21,26 megawatt, ha indicato Ree, mentre l'interruzione era iniziata ieri alle 12.33. Sanchez ha convocato per questa mattina alle 9 una seconda riunione straordinaria del Consiglio Nazionale della Sicurezza, che sarà presieduta dal re Felipe V, per analizzare le cause e le conseguenze del blackout che ieri ha paralizzato la penisola iberica, mentre la situazione sta tornando a una relativa normalità. Alla riunione partecipano le tre vicepresidenti del governo, sette ministri, il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Teodoro Lopez Calderon, la direttrice del Centro Nazionale di Intelligence, Esperanza Casteleiro, e quella del dipartimento di Sicurezza Nazionale, Loreto Gutierrez, informa La Moncloa in una nota.    "La Spagna sta superando la fase peggiore della crisi e va verso la ripresa", ha detto Sanchez, dopo la riunione, assicurando che "il sistema ha risposto con agilità, gli attori pubblici e privati hanno agito con efficacia, e il coordinamento è stato eccellente e leale". Il premier ha segnalato che nella notte sono stati riattivati i centri di produzione di energia e l'erogazione elettrica è stata ripristinata nella quasi totalità. Gli ospedali, i centri sanitari e le farmacie "hanno ripreso la normale attività, come "la maggioranza dei centri educativi, supermercati e le banche che sono aperti. Le telecomunicazioni e la fibra ottica funzionano nel 90% territorio. Porti e aeroporti funzionano "con assoluta normalità", ha segnalato. La scorsa notte sono stati assistiti oltre 35.000 passeggeri intrappolati nei treni e ancora ci sono punti del paese senza servizi di trasporti, ha aggiunto Sanchez, assicurando che gli operatori delle infrastrutture ferroviarie "lavorano senza tregua per ristabilire il prima possibile tutti i servizi" di collegamento. Anche l'industria ha recuperato l'attività "o spera di farlo in giornata", mentre il turismo, i vista del ponte festivo del 1 maggio "non sarà colpito" da disagi provocati dal massiccio blackout. 

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NEWS - Blackout in Spagna, Sanchez apre una commissione d'inchiesta

di Napoli Magazine

29/04/2025 - 18:08

"Chi collega l'incidente" che ha provocato il blackout generalizzato ieri in Spagna "alla mancanza di energia nucleare, francamente sta mentendo o dimostrando la propria ignoranza". Lo ha assicurato il premier Pedro Sanchez nel replicare "a coloro che in queste ore agitano questo dibattito". In particolare al partito di estrema destra Vox, che si oppone all'accordo chiuso a suo tempo dal governo con gli operatori per la fine della vita delle 11 centrali nucleari presenti in Spagna in maniera progressiva dal 2027 al 2035. "La generazione di elettricità ieri si è sconnessa, come quella delle altre fonti di energia, per cui l'energia nucleare non è stata più resiliente", ha spiegato Sanchez. E "a coloro che agitano questi dibattito" ha chiarito che "ieri 5 centrali nucleari erano già ferme per decisione degli stessi operatori, che ritengono non siano competitive con i prezzi delle energie da altre fonti rinnovabili".

Secondo il premier, " il sistema" elettrico in Spagna "è robusto", come sta dimostrando la ripresa tanto rapida". "Non c'è stato un problema di rinnovabili, non c'è una relazione con la mancanza di potenza nucleare", ha insistito Sanchez. "Se avessimo avuto una maggiore dipendenza nucleare, la ripresa non sarebbe stata così veloce come quella che stiamo vedendo", ha aggiunto. Sanchez ha insistito che "bisognerà verificare nei dettagli", cosa è accaduto "in quei cinque secondi" prima della caduta a catena del sistema elettrico, alle 12:33 di ieri, dopo che Rete Elettrica, partecipata dallo Stato spagnolo, ha escluso oggi un cyber attacco, mentre l'Amet ha scartato un "fenomeno meteorologico anomalo".

Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato la "creazione di una commissione di inchiesta per un'analisi tecnica" da parte del Consiglio nazionale di sicurezza, che sarà coordinata dal ministero di Transizione ecologica. "Il governo chiederà conto delle responsabilità degli operatori privati" per il blackout, ha assicurato il premier. Nella conferenza stampa al Palazzo della Moncloa, Sanchez ha valutato positivamente il rapporto di Rete Elettrica, che ha escluso la possibilità di un cyber attacco all'origine dell'oscuramento generale. Tuttavia, ha annunciato "un'analisi indipendente del governo" con "tutte le risorse dello Stato" per determinare il motivo dell'interruzione dell'energia. Ha insistito sul fatto che il governo "non esclude alcuna ipotesi" sulle cause del blackout fino a quando non si avranno "i risultati conclusivi dell'analisi dell'accaduto", che "saranno resi pubblici e presentati in maniera trasparente alle Cortes spagnole".

Sanchez ha anche detto che l'esecutivo spagnolo ha "sollecitato formalmente alla Commissione Europea e all'organismo regolatore" del mercato dell'energia Ue "un loro rapporto indipendente per sapere esattamente la loro valutazione" dell'accaduto. "Il governo ha due priorità chiare: consolidare il ripristino del nostro sistema elettrico al 100% e scoprire cosa sia accaduto per evitare che possa succedere di nuovo", ha detto il premier. "Il governo di Spagna andrà fino in fondo all'accaduto e adotterà le misure necessarie perché non si ripeta più", ha insistito.

"Dopo una notte intensa, si è riuscito a ristabilire il 99,95% della domanda di energia" dopo il maxi blackout di ieri, "ed è stato ripristinato il 100% delle sottostazioni della rete di trasporti". Lo ha scritto il premier Pedro Sanchez in un messaggio su X, in cui ha ringraziato la cittadinanza "per essere stata di nuovo esempio di responsabilità e civismo", nonostante i notevoli disagi. Da parte sua, l'operatore della Rete elettrica spagnola (Ree), ha escluso oggi che il maxi blackout che ha colpito ieri la Spagna sia stato provocato da un cyberattacco alle sue installazioni. "Possiamo escludere un incidente di cyber sicurezza nelle installazioni di rete elettrica e al centro di controllo di rete elettrica, ha informato Ree. Ieri il sistema era "stabile" in tutte le variabili e in condizioni di sicurezza. Poi, alle 12:30, sono state rilevate due perdite di generazione di corrente in pochi secondi, che il sistema non è stato in grado di assorbire, provocando il blackout generalizzato. Sanchez ha informato della nuova riunione straordinaria del Consiglio nazionale di sicurezza in corso da stamane alla Moncloa, per analizzare le cause e la situazione attuale. Questa mattina il gestore della rete elettrica spagnola Ree ha informato che intorno alle 6:00, il 99,16% della fornitura di energia elettrica era assicurato, con una produzione di 21,26 megawatt, ha indicato Ree, mentre l'interruzione era iniziata ieri alle 12.33. Sanchez ha convocato per questa mattina alle 9 una seconda riunione straordinaria del Consiglio Nazionale della Sicurezza, che sarà presieduta dal re Felipe V, per analizzare le cause e le conseguenze del blackout che ieri ha paralizzato la penisola iberica, mentre la situazione sta tornando a una relativa normalità. Alla riunione partecipano le tre vicepresidenti del governo, sette ministri, il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Teodoro Lopez Calderon, la direttrice del Centro Nazionale di Intelligence, Esperanza Casteleiro, e quella del dipartimento di Sicurezza Nazionale, Loreto Gutierrez, informa La Moncloa in una nota.    "La Spagna sta superando la fase peggiore della crisi e va verso la ripresa", ha detto Sanchez, dopo la riunione, assicurando che "il sistema ha risposto con agilità, gli attori pubblici e privati hanno agito con efficacia, e il coordinamento è stato eccellente e leale". Il premier ha segnalato che nella notte sono stati riattivati i centri di produzione di energia e l'erogazione elettrica è stata ripristinata nella quasi totalità. Gli ospedali, i centri sanitari e le farmacie "hanno ripreso la normale attività, come "la maggioranza dei centri educativi, supermercati e le banche che sono aperti. Le telecomunicazioni e la fibra ottica funzionano nel 90% territorio. Porti e aeroporti funzionano "con assoluta normalità", ha segnalato. La scorsa notte sono stati assistiti oltre 35.000 passeggeri intrappolati nei treni e ancora ci sono punti del paese senza servizi di trasporti, ha aggiunto Sanchez, assicurando che gli operatori delle infrastrutture ferroviarie "lavorano senza tregua per ristabilire il prima possibile tutti i servizi" di collegamento. Anche l'industria ha recuperato l'attività "o spera di farlo in giornata", mentre il turismo, i vista del ponte festivo del 1 maggio "non sarà colpito" da disagi provocati dal massiccio blackout.