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NEWS - L'Europarlamento riduce la protezione del lupo, On. Brambilla: "Decisione contro la scienza e il buon senso"
08.05.2025 15:59 di Napoli Magazine

“Una decisione contro la scienza e contro il buon senso, assunta per compiacere le lobby degli allevatori e dei cacciatori”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, Nm, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente, commenta il voto dell’Europarlamento che, intervenendo sulla direttiva Habitat, declassa il lupo da “specie rigorosamente protetta” a “specie protetta” e conseguentemente rende più facili gli abbattimenti.

“Il declassamento - afferma l’on. Brambilla - è totalmente privo di base scientifica, ben 700 tra scienziati e autorevoli istituzioni hanno manifestato la propria contrarietà. Come se non bastasse, vi sono forti dubbi sulla regolarità della procedura adottata per arrivare all’odierna deliberazione, che costituirà un gravissimo precedente per nuovi attacchi alla Direttiva. Confidiamo che le nostre buone ragioni siano riconosciute dalla Corte europea di Giustizia alla quale, insieme con altre associazioni, ci siamo già rivolti. Il “terribile” lupo paga per essere responsabile della predazione dello 0,0065 per cento degli ovicaprini europei”.

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NEWS - L'Europarlamento riduce la protezione del lupo, On. Brambilla: "Decisione contro la scienza e il buon senso"

di Napoli Magazine

08/05/2025 - 15:59

“Una decisione contro la scienza e contro il buon senso, assunta per compiacere le lobby degli allevatori e dei cacciatori”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, Nm, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente, commenta il voto dell’Europarlamento che, intervenendo sulla direttiva Habitat, declassa il lupo da “specie rigorosamente protetta” a “specie protetta” e conseguentemente rende più facili gli abbattimenti.

“Il declassamento - afferma l’on. Brambilla - è totalmente privo di base scientifica, ben 700 tra scienziati e autorevoli istituzioni hanno manifestato la propria contrarietà. Come se non bastasse, vi sono forti dubbi sulla regolarità della procedura adottata per arrivare all’odierna deliberazione, che costituirà un gravissimo precedente per nuovi attacchi alla Direttiva. Confidiamo che le nostre buone ragioni siano riconosciute dalla Corte europea di Giustizia alla quale, insieme con altre associazioni, ci siamo già rivolti. Il “terribile” lupo paga per essere responsabile della predazione dello 0,0065 per cento degli ovicaprini europei”.