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USA - Trump: "Schiero due sottomarini nucleari dopo le parole di Medvedev"
02.08.2025 10:18 di Napoli Magazine

Dopo l'ultimatum di dieci giorni alla Russia per fare la pace con l'Ucraina, Donald Trump annuncia l'invio di due sottomarini nucleari in "zone appropriate" - ma non specificate - in risposta alle dure parole pronunciate contro di lui da Dmitry Medvedev, che aveva evocato lo spettro di una guerra tra le due massime potenze atomiche. Il tycoon, che aveva già risposto a Medvedev definendolo un "fallito", ha rincarato la dose annunciando lo schieramento delle due unità, nel caso le "dichiarazioni idiote e incendiarie" dell'ex presidente russo si rivelino come "qualcosa di più serio" che semplici parole. Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo, aveva scritto su X che "ogni ultimatum" lanciato dall'inquilino della Casa Bianca "è un passo verso la guerra".

E il presidente Usa - aveva minacciato sul suo canale Telegram - "si ricordi dei suoi film preferiti sugli zombie, e anche di quanto possa essere pericolosa la leggendaria 'mano morta'": un riferimento al sistema segreto semi-automatico dell'era sovietica capace di lanciare missili nucleari se la leadership di Mosca fosse stata eliminata in un attacco nemico. Giovedì sera Trump aveva quindi confermato l'intenzione di imporre "sanzioni contro la Russia" se non osserverà il suo ultimatum. "Non so se servirà", aveva però ammesso. E poche ore dopo le parole del presidente russo sembrano dargli ragione. Le condizioni di Mosca per fare la pace con l'Ucraina "rimangono le stesse", dal riconoscimento come territorio russo della Crimea e delle quattro regioni parzialmente occupate all'impegno di Kiev alla neutralità. Seduto su una panchina nel verde, in maniche di camicia e senza cravatta, con accanto il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko che è venuto a trovarlo per un colloquio informale sul lago Ladoga, in Karelia, Putin ha fatto capire che non ha intenzione di fare marcia indietro. Non ora che le sue truppe, ha detto, "sono all'offensiva su tutta la linea del fronte". L'unico cenno che potrebbe assomigliare a un'apertura è l'auspicio che si possa arrivare a una "pace durevole che garantisca la sicurezza per entrambi, la Russia e l'Ucraina". E il capo del Cremlino ha fatto sapere che i negoziatori ucraini ai colloqui di Istanbul hanno accennato alla possibilità di discutere di questo "in un quadro di sicurezza europea complessiva". "Parlando in generale, pensiamo che questo approccio sia corretto", ha concesso Putin.A Kiev hanno colto la palla al balzo. "Se questi - ha detto il presidente Volodymyr Zelensky - sono segnali di una reale volontà di porre fine alla guerra con dignità, allora l'Ucraina ribadisce la disponibilità a incontrarsi a livello di leader in qualsiasi momento". Ma si sa che i russi hanno più volte detto che un incontro al vertice potrà svolgersi solo per concludere un accordo, e non per avviare discussioni su di esso. Per sapere se quella di Putin sia solo una manifestazione di buona volontà o un chiaro segnale di apertura, bisognerà aspettare il nuovo incontro con Steve Witkoff, atteso a Mosca a stretto giro. "Sta andando in Israele e poi andrà in Russia, che ci crediate o no", ha detto Trump a proposito del suo inviato speciale, che con Putin ha instaurato un rapporto personale avendo avuto già cinque colloqui con lui, ciascuno durato diverse ore. Ma intanto il leader russo non rinuncia a rispondere a tono a Zelensky, che ieri aveva chiesto agli alleati occidentali di premere per un "cambio di regime" a Mosca: il governo russo è legittimo, perché "è stato formato nella stretta osservanza della Costituzione, ciò che non può essere detto dell'Ucraina", ha affermato Putin.

E poi non ha risparmiato una frecciata alla Ue, alle prese con i dazi. La "perdita di sovranità politica" dell'Unione europea porterà anche "alla perdita di sovranità economica e a massicci danni finanziari", ha profetizzato il leader russo. Intanto, mentre a Kiev è stata osservata una giornata di lutto per le vittime dei raid russi della notte tra mercoledì e giovedì - 31 morti e 159 feriti secondo l'ultimo bilancio - la Germania ha annunciato la fornitura imminente di due batterie antimissile Patriot all'Ucraina. Una parte degli armamenti che Berlino si è impegnata a pagare agli Usa per poterli trasferire a Kiev.

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USA - Trump: "Schiero due sottomarini nucleari dopo le parole di Medvedev"

di Napoli Magazine

02/08/2025 - 10:18

Dopo l'ultimatum di dieci giorni alla Russia per fare la pace con l'Ucraina, Donald Trump annuncia l'invio di due sottomarini nucleari in "zone appropriate" - ma non specificate - in risposta alle dure parole pronunciate contro di lui da Dmitry Medvedev, che aveva evocato lo spettro di una guerra tra le due massime potenze atomiche. Il tycoon, che aveva già risposto a Medvedev definendolo un "fallito", ha rincarato la dose annunciando lo schieramento delle due unità, nel caso le "dichiarazioni idiote e incendiarie" dell'ex presidente russo si rivelino come "qualcosa di più serio" che semplici parole. Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo, aveva scritto su X che "ogni ultimatum" lanciato dall'inquilino della Casa Bianca "è un passo verso la guerra".

E il presidente Usa - aveva minacciato sul suo canale Telegram - "si ricordi dei suoi film preferiti sugli zombie, e anche di quanto possa essere pericolosa la leggendaria 'mano morta'": un riferimento al sistema segreto semi-automatico dell'era sovietica capace di lanciare missili nucleari se la leadership di Mosca fosse stata eliminata in un attacco nemico. Giovedì sera Trump aveva quindi confermato l'intenzione di imporre "sanzioni contro la Russia" se non osserverà il suo ultimatum. "Non so se servirà", aveva però ammesso. E poche ore dopo le parole del presidente russo sembrano dargli ragione. Le condizioni di Mosca per fare la pace con l'Ucraina "rimangono le stesse", dal riconoscimento come territorio russo della Crimea e delle quattro regioni parzialmente occupate all'impegno di Kiev alla neutralità. Seduto su una panchina nel verde, in maniche di camicia e senza cravatta, con accanto il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko che è venuto a trovarlo per un colloquio informale sul lago Ladoga, in Karelia, Putin ha fatto capire che non ha intenzione di fare marcia indietro. Non ora che le sue truppe, ha detto, "sono all'offensiva su tutta la linea del fronte". L'unico cenno che potrebbe assomigliare a un'apertura è l'auspicio che si possa arrivare a una "pace durevole che garantisca la sicurezza per entrambi, la Russia e l'Ucraina". E il capo del Cremlino ha fatto sapere che i negoziatori ucraini ai colloqui di Istanbul hanno accennato alla possibilità di discutere di questo "in un quadro di sicurezza europea complessiva". "Parlando in generale, pensiamo che questo approccio sia corretto", ha concesso Putin.A Kiev hanno colto la palla al balzo. "Se questi - ha detto il presidente Volodymyr Zelensky - sono segnali di una reale volontà di porre fine alla guerra con dignità, allora l'Ucraina ribadisce la disponibilità a incontrarsi a livello di leader in qualsiasi momento". Ma si sa che i russi hanno più volte detto che un incontro al vertice potrà svolgersi solo per concludere un accordo, e non per avviare discussioni su di esso. Per sapere se quella di Putin sia solo una manifestazione di buona volontà o un chiaro segnale di apertura, bisognerà aspettare il nuovo incontro con Steve Witkoff, atteso a Mosca a stretto giro. "Sta andando in Israele e poi andrà in Russia, che ci crediate o no", ha detto Trump a proposito del suo inviato speciale, che con Putin ha instaurato un rapporto personale avendo avuto già cinque colloqui con lui, ciascuno durato diverse ore. Ma intanto il leader russo non rinuncia a rispondere a tono a Zelensky, che ieri aveva chiesto agli alleati occidentali di premere per un "cambio di regime" a Mosca: il governo russo è legittimo, perché "è stato formato nella stretta osservanza della Costituzione, ciò che non può essere detto dell'Ucraina", ha affermato Putin.

E poi non ha risparmiato una frecciata alla Ue, alle prese con i dazi. La "perdita di sovranità politica" dell'Unione europea porterà anche "alla perdita di sovranità economica e a massicci danni finanziari", ha profetizzato il leader russo. Intanto, mentre a Kiev è stata osservata una giornata di lutto per le vittime dei raid russi della notte tra mercoledì e giovedì - 31 morti e 159 feriti secondo l'ultimo bilancio - la Germania ha annunciato la fornitura imminente di due batterie antimissile Patriot all'Ucraina. Una parte degli armamenti che Berlino si è impegnata a pagare agli Usa per poterli trasferire a Kiev.