DIMARO FOLGARIDA - È toccato a Luca Marianucci, neo acquisto dall’Empoli,  presentarsi questo pomeriggio alla stampa accreditata al ritiro del Napoli in Val di Sole. Oltre alla personalità, nell’atteggiamento di Luca Marianucci in conferenza stampa c’è la gioia per l’esperienza che sta vivendo, la felicità per l’avventura napoletana. La spavalderia negli occhi è evidente quando espone tutta la sua consapevolezza con una frase che colpisce tutti: “Mai avuto poster nella mia stanza, ho sempre avuto foto mie, ma un modello da bambino sicuramente Sergio Ramos”

Ieri Marianucci ha compiuto ventuno anni e le sue parole raccontano lo stato d’animo: "Ieri è stato uno dei compleanni più belli della mia vita, anche se ero a fare i blocchi di corsa stavo con i miei nuovi compagni, grandi calciatori, non potevo chiedere di meglio. Il sogno è raggiungere obiettivi ancora più grandi". Arriva dall’Empoli dentro una tradizione che al Napoli ha determinato ottimi risultati, basta pensare all’esperienza di capitan Di Lorenzo. Il trasferimento è avvenuto diversi mesi fa, quando lo scorso campionato era ancora in corso. Ha dovuto gestire la componente emotiva, l’adrenalina per il futuro in maglia azzurra mentre tentava di contribuire all’obiettivo salvezza dell’Empoli: “La chiamata mi ha un po' spiazzato, sinceramente, ma ho pensato a continuare con la mia squadra, ex squadra, per raggiungere l'obiettivo che non abbiamo poi ottenuto purtroppo. La felicità era tantissima, poi anche quando sono venuto a giocare a Napoli, è stato pazzesco vivere lo stadio, i tifosi, bellissimo".

Lo spirito combattivo, quell’applicazione coltivata tra la stagione in serie C alla Pro Sesto e il percorso all’Empoli ha convinto il direttore sportivo Manna a puntare su di lui, lo racconta lo stesso Marianucci: “Sono uno che non molla mai, se perdiamo sono il primo ad arrabbiarmi, forse questo ha suscitato più interesse”. Spiccano poi le doti da difensore moderno, l’attitudine all’impostazione del gioco e quel mix tra personalità e umiltà: “Probabilmente hanno colpito le mie doti nell’impostazione, per ora sarò il quinto, ma il mio obiettivo è ritagliarmi uno spazio perché le partite saranno tante. L'arma migliore è il duro lavoro quotidiano e punterò su questo".