Calcio
AD OTTAVIANO - Presentato il libro "Capitani per sempre", Coppola: "E' fondamentale essere curiosi", Scarlato: "Di Lorenzo? Ha fatto bene a restare a Napoli", La Marca: "Napoli eccellenza nel calcio italiano ed europeo"
29.05.2025 20:22 di Napoli Magazine

Si è tenuta ieri, presso il suggestivo Palazzo Mediceo di Ottaviano, la presentazione del libro "Capitani per sempre. Storie e leggende di campioni con la fascia. Dal Napoli ai grandi club italiani", scritto da Gianfranco Coppola, giornalista sportivo e attuale Presidente Nazionale dell’USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana. All'iniziativa dedicata a sport e leadership, promossa dalla Pro Loco Medicea di Ottaviano in collaborazione con il Comune di Ottaviano, erano presenti anche tre scuole calcio del territorio. I più piccoli, entusiasti, hanno ascoltato con grande attenzione curiosità e posto numerose domande sia al decano dei giornalisti che a Gennaro Scarlato, ex difensore e capitano del Napoli, oggi allenatore. Tantissimi i sorrisi, le casacche e i palloni autografati.

 
Ecco di seguito alcune dichiarazioni rilasciate dai protagonisti in merito allo Scudetto del Napoli, al Capitano Giovanni Di Lorenzo e al futuro di Antonio Conte.
 
Gianfranco Coppola - giornalista sportivo e attuale Presidente Nazionale dell’USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana.
 
Le qualità di un giornalista sportivo - "Fondamentale è essere curiosi, non fermarsi ai comunicati ufficiali o a ciò che Google oggi ci propina, perché qualcosa può sempre sfuggire. Il giornalista ha il compito di chiedere, rovistare, indagare, così da poter realizzare un lavoro migliore".
 
Di Lorenzo capitano per sempre - "Il destino l'ha anche favorito e gli ha portato cose belle: Maradona era stato l'unico capitano a vincere due scudetti e adesso ha fatto lo stesso anche lui, addirittura l'anno scorso sembrava dovesse andar via, tra mille voci sul possibile motivo e altre corbellerie, e non giocava bene. Dal punto di vista dell'attaccamento è stato "inattaccabile", guidando questo gruppo meravigliosamente verso lo scudetto; mentre il primo fu gestito con larga facilità per il vantaggio, questo è stato veramente un combattimento fino all'ultimo. Giovanni Di Lorenzo resterà tra i grandi capitani per sempre. In questo libro (Capitani per sempre ndr) ci sono Bulgarelli, Mascetti, Cera, Mazzola, Rivera... cioè dei capitani che non abbiamo mai dimenticato. Il calcio di ieri non è più nostalgico, ma è più fedele a certi valori e il calciatore capitano sentiva più di oggi, forse - ma Di Lorenzo fa un po' eccezione - di essere il simbolo del popolo, della tifoseria, della squadra, sia verso gli altri che verso l'arbitro, e questo è un aspetto di grande importanza".
In attesa di Conte - "Venerdì sera Conte era già lontano dal Napoli, oggi invece possiamo dire che Conte è più vicino al Napoli e credo che in poche ore potremmo avere una fumata azzurra".
 
 
Gennaro Scarlato - ex difensore e capitano del Napoli, oggi allenatore
 
Il quarto scudetto - "L'ho vissuta in maniera più tranquilla rispetto ai tifosi, poiché vengo da questo mondo e ne capisco le dinamiche. Fin dall'inizio ho sempre detto che il Napoli poteva lottare per i primi due posti, ovviamente la corsa scudetto è stata abbastanza dura e, sinceramente, non me lo aspettavo, però sono contentissimo, da napoletano, di aver visto tutti e quattro gli scudetti... Peccato non averlo vinto da calciatore, mi sarebbe piaciuto molto. Sono stato il primo capitano dell'era De Laurentiis quindi qualche piccola pietra l'abbiamo messa anche noi".
 
Sensazioni - "Il presidente l'ha sempre detto che, nel giro di poco tempo, avrebbe voluto dare tante soddisfazioni alla piazza di Napoli, però da qui ad arrivare a vincere due scudetti, coppe Italia e supercoppa italiana è la dimostrazione che ha fatto un bel percorso, ma lui l'ha sempre detto e ci ha creduto sempre".
 
Capitan Di Lorenzo - "Ha fatto benissimo a rimanere perché poi ha eguagliato Maradona vincendo due scudetti da capitano. Essere capitano è qualcosa di unico e farlo nella piazza di Napoli è un qualcosa di eccezionale, quindi credo che lui abbia raggiunto l'apice della sua carriera con questi due scudetti, essendo capitano di una città importante, di una società gloriosa... quindi ha fatto bene a restare".
 
In attesa di Conte - "Non lo so se rimarrà, all'inizio no, ma forse oggi qualche pensiero in più sulla sua permanenza ci sta. Sta di fatto che il presidente fino ad adesso ha dimostrato che, a prescindere da chi allena il Napoli, lo fa sempre competitivo. Ovviamente, la scelta dell'allenatore è fondamentale: secondo me senza Conte forse quest'anno non avresti vinto lo scudetto ma ci saresti arrivato quasi vicino".
 
 
Domenico La Marca - Pro Loco Medicea, giornalista e avvocato
 
Napoli eccellenza -"Credo che in questo momento il Napoli rappresenti un'eccellenza nel calcio italiano ed europeo: un club in cui si è creata un'alchimia vincente, con una sinergia perfetta fra tutte le componenti della società. In questo contesto, un tecnico come Antonio Conte potrebbe davvero esaltarsi, soprattutto se supportato da un mercato ambizioso che porti innesti di grande qualità, come dovrebbe essere il caso di Kevin De Bruyne. Pertanto, la scelta che si accinge a prendere lo stesso Conte non sarà affatto semplice, né sul piano ambientale – sono ancora vive le spettacolari immagini dei festeggiamenti sul lungomare per lo Scudetto – né su quello progettuale, dove oggi il Napoli rappresenta probabilmente l’apice per visione, struttura e ambizione."
 
Capitano Di Lorenzo - "Di Lorenzo è, a tutti gli effetti, l’emblema del vero capitano. Un leader silenzioso, mai sopra le righe, che ha conquistato il rispetto di compagni, tifosi e addetti ai lavori con i fatti, non con le parole. Dopo una stagione complessa, chiudere il cerchio sollevando la Coppa dello Scudetto è stata senza dubbio una delle più grandi soddisfazioni della sua carriera. Ho sempre nutrito una profonda stima e simpatia nei confronti di Giovanni Di Lorenzo. Il suo percorso rappresenta un esempio per molti giovani calciatori: nessuna scorciatoia, solo lavoro, gavetta, pazienza e sacrifici. Dai campi delle categorie minori fino al palcoscenico più prestigioso della Serie A, ha affrontato ogni tappa con determinazione, forgiando così il suo carattere e la sua mentalità. La sua crescita è stata costante, silenziosa ma inesorabile, fino a guadagnarsi con pieno merito un ruolo centrale in un progetto importante, indossando la fascia da capitano di un club glorioso come il Napoli. Di Lorenzo non si è mai imposto con frasi ad effetto o gesti plateali, ma con la forza dell’esempio: in campo, dove è uno dei più affidabili interpreti del suo ruolo, e fuori, dove incarna quei valori di serietà, impegno e umiltà che lo rendono un punto di riferimento imprescindibile per lo spogliatoio e un simbolo autentico per i tifosi partenopei".
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29/05/2025 - 20:22

Si è tenuta ieri, presso il suggestivo Palazzo Mediceo di Ottaviano, la presentazione del libro "Capitani per sempre. Storie e leggende di campioni con la fascia. Dal Napoli ai grandi club italiani", scritto da Gianfranco Coppola, giornalista sportivo e attuale Presidente Nazionale dell’USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana. All'iniziativa dedicata a sport e leadership, promossa dalla Pro Loco Medicea di Ottaviano in collaborazione con il Comune di Ottaviano, erano presenti anche tre scuole calcio del territorio. I più piccoli, entusiasti, hanno ascoltato con grande attenzione curiosità e posto numerose domande sia al decano dei giornalisti che a Gennaro Scarlato, ex difensore e capitano del Napoli, oggi allenatore. Tantissimi i sorrisi, le casacche e i palloni autografati.

 
Ecco di seguito alcune dichiarazioni rilasciate dai protagonisti in merito allo Scudetto del Napoli, al Capitano Giovanni Di Lorenzo e al futuro di Antonio Conte.
 
Gianfranco Coppola - giornalista sportivo e attuale Presidente Nazionale dell’USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana.
 
Le qualità di un giornalista sportivo - "Fondamentale è essere curiosi, non fermarsi ai comunicati ufficiali o a ciò che Google oggi ci propina, perché qualcosa può sempre sfuggire. Il giornalista ha il compito di chiedere, rovistare, indagare, così da poter realizzare un lavoro migliore".
 
Di Lorenzo capitano per sempre - "Il destino l'ha anche favorito e gli ha portato cose belle: Maradona era stato l'unico capitano a vincere due scudetti e adesso ha fatto lo stesso anche lui, addirittura l'anno scorso sembrava dovesse andar via, tra mille voci sul possibile motivo e altre corbellerie, e non giocava bene. Dal punto di vista dell'attaccamento è stato "inattaccabile", guidando questo gruppo meravigliosamente verso lo scudetto; mentre il primo fu gestito con larga facilità per il vantaggio, questo è stato veramente un combattimento fino all'ultimo. Giovanni Di Lorenzo resterà tra i grandi capitani per sempre. In questo libro (Capitani per sempre ndr) ci sono Bulgarelli, Mascetti, Cera, Mazzola, Rivera... cioè dei capitani che non abbiamo mai dimenticato. Il calcio di ieri non è più nostalgico, ma è più fedele a certi valori e il calciatore capitano sentiva più di oggi, forse - ma Di Lorenzo fa un po' eccezione - di essere il simbolo del popolo, della tifoseria, della squadra, sia verso gli altri che verso l'arbitro, e questo è un aspetto di grande importanza".
In attesa di Conte - "Venerdì sera Conte era già lontano dal Napoli, oggi invece possiamo dire che Conte è più vicino al Napoli e credo che in poche ore potremmo avere una fumata azzurra".
 
 
Gennaro Scarlato - ex difensore e capitano del Napoli, oggi allenatore
 
Il quarto scudetto - "L'ho vissuta in maniera più tranquilla rispetto ai tifosi, poiché vengo da questo mondo e ne capisco le dinamiche. Fin dall'inizio ho sempre detto che il Napoli poteva lottare per i primi due posti, ovviamente la corsa scudetto è stata abbastanza dura e, sinceramente, non me lo aspettavo, però sono contentissimo, da napoletano, di aver visto tutti e quattro gli scudetti... Peccato non averlo vinto da calciatore, mi sarebbe piaciuto molto. Sono stato il primo capitano dell'era De Laurentiis quindi qualche piccola pietra l'abbiamo messa anche noi".
 
Sensazioni - "Il presidente l'ha sempre detto che, nel giro di poco tempo, avrebbe voluto dare tante soddisfazioni alla piazza di Napoli, però da qui ad arrivare a vincere due scudetti, coppe Italia e supercoppa italiana è la dimostrazione che ha fatto un bel percorso, ma lui l'ha sempre detto e ci ha creduto sempre".
 
Capitan Di Lorenzo - "Ha fatto benissimo a rimanere perché poi ha eguagliato Maradona vincendo due scudetti da capitano. Essere capitano è qualcosa di unico e farlo nella piazza di Napoli è un qualcosa di eccezionale, quindi credo che lui abbia raggiunto l'apice della sua carriera con questi due scudetti, essendo capitano di una città importante, di una società gloriosa... quindi ha fatto bene a restare".
 
In attesa di Conte - "Non lo so se rimarrà, all'inizio no, ma forse oggi qualche pensiero in più sulla sua permanenza ci sta. Sta di fatto che il presidente fino ad adesso ha dimostrato che, a prescindere da chi allena il Napoli, lo fa sempre competitivo. Ovviamente, la scelta dell'allenatore è fondamentale: secondo me senza Conte forse quest'anno non avresti vinto lo scudetto ma ci saresti arrivato quasi vicino".
 
 
Domenico La Marca - Pro Loco Medicea, giornalista e avvocato
 
Napoli eccellenza -"Credo che in questo momento il Napoli rappresenti un'eccellenza nel calcio italiano ed europeo: un club in cui si è creata un'alchimia vincente, con una sinergia perfetta fra tutte le componenti della società. In questo contesto, un tecnico come Antonio Conte potrebbe davvero esaltarsi, soprattutto se supportato da un mercato ambizioso che porti innesti di grande qualità, come dovrebbe essere il caso di Kevin De Bruyne. Pertanto, la scelta che si accinge a prendere lo stesso Conte non sarà affatto semplice, né sul piano ambientale – sono ancora vive le spettacolari immagini dei festeggiamenti sul lungomare per lo Scudetto – né su quello progettuale, dove oggi il Napoli rappresenta probabilmente l’apice per visione, struttura e ambizione."
 
Capitano Di Lorenzo - "Di Lorenzo è, a tutti gli effetti, l’emblema del vero capitano. Un leader silenzioso, mai sopra le righe, che ha conquistato il rispetto di compagni, tifosi e addetti ai lavori con i fatti, non con le parole. Dopo una stagione complessa, chiudere il cerchio sollevando la Coppa dello Scudetto è stata senza dubbio una delle più grandi soddisfazioni della sua carriera. Ho sempre nutrito una profonda stima e simpatia nei confronti di Giovanni Di Lorenzo. Il suo percorso rappresenta un esempio per molti giovani calciatori: nessuna scorciatoia, solo lavoro, gavetta, pazienza e sacrifici. Dai campi delle categorie minori fino al palcoscenico più prestigioso della Serie A, ha affrontato ogni tappa con determinazione, forgiando così il suo carattere e la sua mentalità. La sua crescita è stata costante, silenziosa ma inesorabile, fino a guadagnarsi con pieno merito un ruolo centrale in un progetto importante, indossando la fascia da capitano di un club glorioso come il Napoli. Di Lorenzo non si è mai imposto con frasi ad effetto o gesti plateali, ma con la forza dell’esempio: in campo, dove è uno dei più affidabili interpreti del suo ruolo, e fuori, dove incarna quei valori di serietà, impegno e umiltà che lo rendono un punto di riferimento imprescindibile per lo spogliatoio e un simbolo autentico per i tifosi partenopei".