Calcio
AVELLINO - Roberto Insigne: "Ero in debito con questa piazza, Serie B? Il Palermo la squadra da temere"
15.08.2025 19:04 di Napoli Magazine

Roberto Insigne, attaccante dell'Avellino, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino: "Mi sono levato l’etichetta di fratello di Lorenzo Insigne. È questa la vera soddisfazione. Anche se c’è sempre qualcuno chi mi paragona a lui, non mi importa. So chi sono e quello che ho fatto per esserlo. E lui scherza dicendo ‘sono disoccupato, vengo a vedere le tue partite'. Ritorno all'Avellino? Ho iniziato qui che ero giovane, ora non sono vecchio ma qualche campionato vinto sulle spalle ce l’ho. Fare la Serie B a 21 anni o 31 cambia tutto. Prima ero io a chiedere consigli ai compagni più grandi, ora posso trasmettere qualcosa di positivo nello spogliatoio. Quando è arrivata la chiamata dell’Avellino non ci ho pensato nemmeno mezzo secondo. C’erano altre squadre interessate a me, ma a quel punto non ho preso in considerazione più niente che non fosse questa opzione. Ero in debito con questa piazza. La squadre da temere è il Palermo, per il mercato che ha fatto è già pronto non solo per la promozione ma anche per la Serie A l’anno successivo. Faranno un campionato a parte. Sono curioso di vedere la Juve Stabia che l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato e poi bisogna vedere come partono le squadre retrocesse dalla A. Ma la Serie B è campionato particolare: è sempre strano e ricco di sorprese".

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AVELLINO - Roberto Insigne: "Ero in debito con questa piazza, Serie B? Il Palermo la squadra da temere"

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15/08/2025 - 19:04

Roberto Insigne, attaccante dell'Avellino, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino: "Mi sono levato l’etichetta di fratello di Lorenzo Insigne. È questa la vera soddisfazione. Anche se c’è sempre qualcuno chi mi paragona a lui, non mi importa. So chi sono e quello che ho fatto per esserlo. E lui scherza dicendo ‘sono disoccupato, vengo a vedere le tue partite'. Ritorno all'Avellino? Ho iniziato qui che ero giovane, ora non sono vecchio ma qualche campionato vinto sulle spalle ce l’ho. Fare la Serie B a 21 anni o 31 cambia tutto. Prima ero io a chiedere consigli ai compagni più grandi, ora posso trasmettere qualcosa di positivo nello spogliatoio. Quando è arrivata la chiamata dell’Avellino non ci ho pensato nemmeno mezzo secondo. C’erano altre squadre interessate a me, ma a quel punto non ho preso in considerazione più niente che non fosse questa opzione. Ero in debito con questa piazza. La squadre da temere è il Palermo, per il mercato che ha fatto è già pronto non solo per la promozione ma anche per la Serie A l’anno successivo. Faranno un campionato a parte. Sono curioso di vedere la Juve Stabia che l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato e poi bisogna vedere come partono le squadre retrocesse dalla A. Ma la Serie B è campionato particolare: è sempre strano e ricco di sorprese".