Casemiro, centrocampista brasiliano, ha rilasciato un'intervista a ESPN: "Ancelotti? Dopo l'addio di Tite, credo che lui fosse la scelta più naturale. Il Brasile aveva bisogno di un professionista del suo calibro, un nome di spicco che impone rispetto. È eccezionale, incredibile il modo in cui parla di calcio, la profondità con cui capisce il gioco. Godiamoci questo momento, perché a prescindere dalle vittorie o dalle sconfitte, quando parla di calcio emana carisma ed ha la capacità di spingere i giocatori a dare il meglio, a tirare fuori le loro migliori qualità. Sono felice che un allenatore della sua statura stia guidando la nazionale brasiliana, ma sono un po' dispiaciuto che sia solo per un breve periodo. Lo conosco personalmente, molto bene, e un anno... non è abbastanza. Avremmo avuto bisogno di più tempo. A mio avviso, date le circostanze, avrebbe dovuto unirsi alla squadra prima. Parlare del mio ritorno in nazionale è difficile. Sembra inevitabile, soprattutto con un tecnico di tale grandezza: naturalmente si è più vicini alla vittoria. Certo, voglio ribadire che non c'è alcuna garanzia che il Brasile vincerà ora. Ma quando un allenatore di questo livello prende in mano la nazionale, il desiderio di tornare cresce sicuramente." Le parole del centrocampista lasciano intendere una forte volontà di vestire nuovamente la maglia del Brasile sotto la guida di un tecnico con cui ha già vinto molto in passato.
di Napoli Magazine
17/05/2025 - 00:12
Casemiro, centrocampista brasiliano, ha rilasciato un'intervista a ESPN: "Ancelotti? Dopo l'addio di Tite, credo che lui fosse la scelta più naturale. Il Brasile aveva bisogno di un professionista del suo calibro, un nome di spicco che impone rispetto. È eccezionale, incredibile il modo in cui parla di calcio, la profondità con cui capisce il gioco. Godiamoci questo momento, perché a prescindere dalle vittorie o dalle sconfitte, quando parla di calcio emana carisma ed ha la capacità di spingere i giocatori a dare il meglio, a tirare fuori le loro migliori qualità. Sono felice che un allenatore della sua statura stia guidando la nazionale brasiliana, ma sono un po' dispiaciuto che sia solo per un breve periodo. Lo conosco personalmente, molto bene, e un anno... non è abbastanza. Avremmo avuto bisogno di più tempo. A mio avviso, date le circostanze, avrebbe dovuto unirsi alla squadra prima. Parlare del mio ritorno in nazionale è difficile. Sembra inevitabile, soprattutto con un tecnico di tale grandezza: naturalmente si è più vicini alla vittoria. Certo, voglio ribadire che non c'è alcuna garanzia che il Brasile vincerà ora. Ma quando un allenatore di questo livello prende in mano la nazionale, il desiderio di tornare cresce sicuramente." Le parole del centrocampista lasciano intendere una forte volontà di vestire nuovamente la maglia del Brasile sotto la guida di un tecnico con cui ha già vinto molto in passato.