Romano Floriani Mussolini, esterno della Cremonese, racconta la prima stagione che sta vivendo in Serie A a margine della XIV edizione del Gran Galà del Calcio: "Il mio è stato un approccio graduale, con il Sassuolo è andata molto bene e mano a mano mi sono guadagnato la fiducia del mister, spero di poter continuare così - le parole raccolte da Tuttomercatoweb.com -. La Cremonese ha iniziato forte, l'obiettivo è la salvezza e ogni partita per noi è come una finale, purtroppo con il Pisa è andata male ma speriamo di poterci rifare. Se abbiamo pensato a qualcosa in più? No, il mister ci tiene tanto a tenere i piedi per terra. Dobbiamo continuare così e non perdere l'umiltà che ci ha portato fin qua. Vardy è un professionista esemplare, è sempre il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene, non me l'aspettavo. E' una grande persona e un gran calciatore. La Lazio la seguo sempre, vedo ogni partita, ma ci penso relativamente. Penso più a me stesso e quel che verrà verrà. Udinese? C'è stato questo interesse ma alla fine è spuntata la Cremonese e sono contentissimo della mia scelta. La mia discendenza? Ci sono abituato, è così da quando ero piccolo. Io non ci penso, mi concentro solo ed esclusivamente al calcio, quello che pensa la gente non mi preoccupa e non mi infastidisce in nessun modo. La Nazionale? Più che un obiettivo è un sogno, adesso penso a far bene con la Cremonese".