Il Corriere Fiorentino analizza la sconfitta della Fiorentina contro il Napoli nel suo consueto editoriale. Di seguito alcuni estratti: "Se, come aveva detto Pioli alla vigilia, la gara col Napoli avrebbe dovuto indicare il livello attuale della sua Fiorentina, la risposta non può che essere preoccupata. Non tanto per il risultato reso solo un po’ meno amaro dal gol della bandiera di Ranieri, quanto per quello che la squadra non è riuscita a mettere in campo. [...] Slegata, lunga, mai troppo convinta, nemmeno pronti via, nel cercare di fare pressing, la squadra di Pioli è diventata una preda troppo facile per i campioni d’Italia. [...] Lenti e prevedibili, i viola non riescono mai a cambiare ritmo, finendo per fare da sparring partner allo show degli azzurri che, sia nella seconda parte del primo tempo che nella ripresa, hanno pure dato la sensazione di non forzare troppo in vista del City. [...] Lavoro, insomma, altra medicina non c’è. Ripartendo magari da quegli ultimi (e unici) minuti arrembanti prima del fischio finale. A volte in fondo basta una scintilla".
di Napoli Magazine
14/09/2025 - 15:42
Il Corriere Fiorentino analizza la sconfitta della Fiorentina contro il Napoli nel suo consueto editoriale. Di seguito alcuni estratti: "Se, come aveva detto Pioli alla vigilia, la gara col Napoli avrebbe dovuto indicare il livello attuale della sua Fiorentina, la risposta non può che essere preoccupata. Non tanto per il risultato reso solo un po’ meno amaro dal gol della bandiera di Ranieri, quanto per quello che la squadra non è riuscita a mettere in campo. [...] Slegata, lunga, mai troppo convinta, nemmeno pronti via, nel cercare di fare pressing, la squadra di Pioli è diventata una preda troppo facile per i campioni d’Italia. [...] Lenti e prevedibili, i viola non riescono mai a cambiare ritmo, finendo per fare da sparring partner allo show degli azzurri che, sia nella seconda parte del primo tempo che nella ripresa, hanno pure dato la sensazione di non forzare troppo in vista del City. [...] Lavoro, insomma, altra medicina non c’è. Ripartendo magari da quegli ultimi (e unici) minuti arrembanti prima del fischio finale. A volte in fondo basta una scintilla".