Daniele De Rossi ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo "Gianluca Signorini" di Pegli alla vigilia di Roma-Genoa, in programma lunedì sera allo stadio Olimpico, una partita dal forte valore simbolico per il tecnico rossoblù, chiamato a tornare da avversario sul campo che ha segnato gran parte della sua carriera. L'allenatore del Genoa ha iniziato facendo il punto sulle condizioni della squadra dopo la pausa natalizia: "Li ho trovati bene i ragazzi. Io ho passato un buon Natale in famiglia. Avevamo fatto un patto: se avessimo fatto punti avrei dato dei giorni liberi. Nonostante alcune buone prestazioni, però, non abbiamo raccolto punti". Sul fronte degli indisponibili, De Rossi ha spiegato che la situazione è sostanzialmente invariata: "Gli indisponibili sono sempre gli stessi. Gronbaek oggi ha iniziato a correre, Cuenca è rientrato, mentre a Thorsby non è uscita la spalla e non avrà problemi a essere a disposizione". Proprio Thorsby è stato indicato come un elemento chiave: "Avere un giocatore come lui è sempre positivo. Ha fatto partite importanti, è fondamentale anche nella fase offensiva per tempi e letture. È un giocatore prezioso in qualsiasi partita". In difesa restano alcune valutazioni aperte, con il rientro di Ostigard e le buone prestazioni di Otoa: "Torniamo al discorso del poco tempo. Leo ha già ricoperto quel ruolo contro il PSG ai tempi del Rennes. Otoa nasce come terzino ma può fare anche il braccetto. Marcandalli sta crescendo, ci prendiamo ancora 24 ore per decidere". Tra i singoli citati anche Ellertsson, definito una sorpresa positiva: "Ne avevamo sentito parlare bene, ma mi sta sorprendendo. Unisce qualità tecnica e fisica, è importante non solo per quello che fa in campo ma anche per le posizioni che può ricoprire". Parole di apprezzamento anche per Ekuban: "Per me è una sorpresa continua, un giocatore molto forte. Ha avuto qualche acciacco, ora sta trovando continuità. L'ultima partita forse è stata la migliore. Detto questo, Colombo ha fatto due gol e due assist, Vitinha sta facendo bene, Ekhator cresce ogni giorno. Sono contento degli attaccanti che ho". De Rossi è tornato anche sulla delusione per la sconfitta con l'Atalanta: "Non è facile, ma è una parte fondamentale del nostro lavoro. Contro Inter e Atalanta sono state buone prestazioni, seppur diverse. Con l'Atalanta è stata una grande partita, non meritavamo di perdere. La gara va analizzata, non solo il risultato. Non siamo euforici per due sconfitte, ma non ci abbattiamo. C'è tempo per fare benissimo e tempo per andare malissimo. Siamo partiti bene, ma possiamo ancora rovinare tutto o fare un finale di stagione da sogno". Secondo il tecnico, le prestazioni restano la base: "La delusione incide sempre, il calcio è così. Ma attraverso le prestazioni, alla lunga, tireremo fuori i punti che ci servono". Guardando alla sfida contro la Roma, De Rossi ha sottolineato l'importanza dell'approccio: "Le squadre di Gasperini si affrontano con grande cautela e rispetto, sapendo che può cambiare formazione all'ultimo. Dovremo stare attenti a non concedere spazio alla Roma. Andiamo con rispetto, senza paura e con principi simili a quelli mostrati contro l'Atalanta". Inevitabile un passaggio sul ritorno a Roma e sul rapporto con l'ambiente giallorosso: "Forse si è parlato fin troppo di questa partita. È una gara contro una squadra che ho già spiegato cosa rappresenta per me. Negarlo o farne un tabù sarebbe ridicolo. Ho vissuto la settimana con serenità. La mia fede calcistica ce l'ho scritta in faccia, ma l'ho sempre vissuta con dignità. Non c'è voglia di vendetta: io e il mio staff ci svegliamo ogni giorno con un solo obiettivo, salvare il Genoa. È la nostra unica missione". Anche il comportamento in panchina sarà improntato all'equilibrio: "Per rispetto dovrò avere un po' di contegno, ma se facciamo gol sarò felice. Se devo protestare protesto, se devo chiamare i giocatori lo faccio. Se segniamo al 90', però, non farò come quando segnò Cristante a Udine: ci sarà rispetto". De Rossi ha poi speso parole di grande stima per Gian Piero Gasperini: "È un riferimento in qualsiasi squadra allenerò. Ha riportato un tipo di calcio che sembrava dimenticato, rendendolo offensivo e moderno. C'è stima umana e professionale, è un punto di riferimento". In chiusura, focus su Sommariva, che difenderà i pali: "L'abbraccio dopo l'Atalanta era un ringraziamento. Fare il terzo portiere non è facile. Sul gol gli sono saltati davanti due o tre giocatori. Succede a tutti, anche ai migliori. Ripartiamo con grandissima fiducia in lui. Essere genoano e giocare contro la Roma sarà una motivazione in più". Infine, un pensiero sull'assenza dei tifosi rossoblù all'Olimpico: "È sempre una sconfitta quando i tifosi non possono seguire la squadra in trasferta, soprattutto i nostri. In campo non cambia nulla, ma sarebbe stato bello provare a vincere all'Olimpico contro la Roma davanti ai nostri tifosi".
di Napoli Magazine
27/12/2025 - 14:48
Daniele De Rossi ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo "Gianluca Signorini" di Pegli alla vigilia di Roma-Genoa, in programma lunedì sera allo stadio Olimpico, una partita dal forte valore simbolico per il tecnico rossoblù, chiamato a tornare da avversario sul campo che ha segnato gran parte della sua carriera. L'allenatore del Genoa ha iniziato facendo il punto sulle condizioni della squadra dopo la pausa natalizia: "Li ho trovati bene i ragazzi. Io ho passato un buon Natale in famiglia. Avevamo fatto un patto: se avessimo fatto punti avrei dato dei giorni liberi. Nonostante alcune buone prestazioni, però, non abbiamo raccolto punti". Sul fronte degli indisponibili, De Rossi ha spiegato che la situazione è sostanzialmente invariata: "Gli indisponibili sono sempre gli stessi. Gronbaek oggi ha iniziato a correre, Cuenca è rientrato, mentre a Thorsby non è uscita la spalla e non avrà problemi a essere a disposizione". Proprio Thorsby è stato indicato come un elemento chiave: "Avere un giocatore come lui è sempre positivo. Ha fatto partite importanti, è fondamentale anche nella fase offensiva per tempi e letture. È un giocatore prezioso in qualsiasi partita". In difesa restano alcune valutazioni aperte, con il rientro di Ostigard e le buone prestazioni di Otoa: "Torniamo al discorso del poco tempo. Leo ha già ricoperto quel ruolo contro il PSG ai tempi del Rennes. Otoa nasce come terzino ma può fare anche il braccetto. Marcandalli sta crescendo, ci prendiamo ancora 24 ore per decidere". Tra i singoli citati anche Ellertsson, definito una sorpresa positiva: "Ne avevamo sentito parlare bene, ma mi sta sorprendendo. Unisce qualità tecnica e fisica, è importante non solo per quello che fa in campo ma anche per le posizioni che può ricoprire". Parole di apprezzamento anche per Ekuban: "Per me è una sorpresa continua, un giocatore molto forte. Ha avuto qualche acciacco, ora sta trovando continuità. L'ultima partita forse è stata la migliore. Detto questo, Colombo ha fatto due gol e due assist, Vitinha sta facendo bene, Ekhator cresce ogni giorno. Sono contento degli attaccanti che ho". De Rossi è tornato anche sulla delusione per la sconfitta con l'Atalanta: "Non è facile, ma è una parte fondamentale del nostro lavoro. Contro Inter e Atalanta sono state buone prestazioni, seppur diverse. Con l'Atalanta è stata una grande partita, non meritavamo di perdere. La gara va analizzata, non solo il risultato. Non siamo euforici per due sconfitte, ma non ci abbattiamo. C'è tempo per fare benissimo e tempo per andare malissimo. Siamo partiti bene, ma possiamo ancora rovinare tutto o fare un finale di stagione da sogno". Secondo il tecnico, le prestazioni restano la base: "La delusione incide sempre, il calcio è così. Ma attraverso le prestazioni, alla lunga, tireremo fuori i punti che ci servono". Guardando alla sfida contro la Roma, De Rossi ha sottolineato l'importanza dell'approccio: "Le squadre di Gasperini si affrontano con grande cautela e rispetto, sapendo che può cambiare formazione all'ultimo. Dovremo stare attenti a non concedere spazio alla Roma. Andiamo con rispetto, senza paura e con principi simili a quelli mostrati contro l'Atalanta". Inevitabile un passaggio sul ritorno a Roma e sul rapporto con l'ambiente giallorosso: "Forse si è parlato fin troppo di questa partita. È una gara contro una squadra che ho già spiegato cosa rappresenta per me. Negarlo o farne un tabù sarebbe ridicolo. Ho vissuto la settimana con serenità. La mia fede calcistica ce l'ho scritta in faccia, ma l'ho sempre vissuta con dignità. Non c'è voglia di vendetta: io e il mio staff ci svegliamo ogni giorno con un solo obiettivo, salvare il Genoa. È la nostra unica missione". Anche il comportamento in panchina sarà improntato all'equilibrio: "Per rispetto dovrò avere un po' di contegno, ma se facciamo gol sarò felice. Se devo protestare protesto, se devo chiamare i giocatori lo faccio. Se segniamo al 90', però, non farò come quando segnò Cristante a Udine: ci sarà rispetto". De Rossi ha poi speso parole di grande stima per Gian Piero Gasperini: "È un riferimento in qualsiasi squadra allenerò. Ha riportato un tipo di calcio che sembrava dimenticato, rendendolo offensivo e moderno. C'è stima umana e professionale, è un punto di riferimento". In chiusura, focus su Sommariva, che difenderà i pali: "L'abbraccio dopo l'Atalanta era un ringraziamento. Fare il terzo portiere non è facile. Sul gol gli sono saltati davanti due o tre giocatori. Succede a tutti, anche ai migliori. Ripartiamo con grandissima fiducia in lui. Essere genoano e giocare contro la Roma sarà una motivazione in più". Infine, un pensiero sull'assenza dei tifosi rossoblù all'Olimpico: "È sempre una sconfitta quando i tifosi non possono seguire la squadra in trasferta, soprattutto i nostri. In campo non cambia nulla, ma sarebbe stato bello provare a vincere all'Olimpico contro la Roma davanti ai nostri tifosi".