Calcio
IL COMMENTO - Agliardi: "Hamsik un simbolo di Napoli, da avversario è stato molto forte"
01.07.2025 12:30 di Napoli Magazine

Federico Agliardi, ex portiere, ha parlato di Marek Hamisk nell'intervista rilasciata a CalcioNapoli24.

Che compagno di squadra, nonché anche avversario, è stato Marek Hamsik?

“Da avversario è stato molto forte, un ragazzo che ha fatto della continuità e qualità le sue doti. Parliamo di un uomo squadra, tra i simboli di Napoli. Quando ho avuto la fortuna ed il piacere di giocarci contro, ho sempre trovato un ragazzo sorridente e disponibile. Poi in campo ognuno pensa al fatto suo, ma è sempre stato disponibile. Poi è anche divertente perché poi ci facciamo anche delle battute sul rettangolo di gioco. Quando eravamo al Brescia, l’ho vissuto praticamente un anno tra A e B. Marek era un ragazzo serio, si intravedevano le qualità. Il Brescia è stato bravo a portarselo a casa. Avere avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio con lui è stato un orgoglio”.

Raccontaci il primo Marek di Brescia

“Era un ragazzino, aveva 17 anni quando venne da noi. Era molto minuto fisicamente anche s poi si è costruito, mi ha subito colpito la sua mentalità. Essendo poi slovacco aveva un imprinting importante a livello caratteriale. Vent’anni fa, era diverso per i ragazzini, intendo il modo di porsi con la prima squadra. Marek era molto forte mentalmente e qualitativamente”.

Si dice che Marekiaro fosse già una spugna anche se era giovanissimo

“Non è una sorpresa, questo poi l’ha portato ad essere un calciatore importante. Ha fatto anche un lavoro di continuità da punto di vista fisico e di prestazioni. Bisogna solo dirgli chapeau, ci ha fatto vedere cose fantastiche e farlo a Napoli non era facile. Ogni volta che lo vedevo in campo era poesia”

Raccontaci l’aneddoto dei 50 rigori consecutivi segnati in allenamento

“Non ricordo il numero esatto, ma posso dire che furono una bella sfilza. C’eravamo io e Viviano tra i pali, ci dividevamo la porta. Dal dischetto era glaciale così come sui calci di punizione”.

Cosa hai provato nel vedere Marek capitano del Napoli, calciatore con più presenze e l’aver superato il record di gol di Maradona?

“Un’emozione forte, io non ho avuto la sua continuità. Un percorso del genere ti trasmette tanto, ha affrontato le difficoltà con una grande forza mentale. Farlo a Napoli, in un ambiente dove devi dimostrare tanto, ha fatto qualcosa che fanno solo i campioni”.

Il tuo messaggio a Hamsik

“Caro Marek, ti volevo ringraziare per i bellissimi periodo che abbiamo condiviso insieme. E’ stato un onore affrontarti anche da avversario, sei sempre stato disponibile e con il sorriso sulle labbra. Hai dato tanto al calcio italiano, ma anche mondiale. Sei una figura quasi irripetibile. Ti faccio i migliori auguri, sei davvero una persona eccezionale”.

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IL COMMENTO - Agliardi: "Hamsik un simbolo di Napoli, da avversario è stato molto forte"

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01/07/2025 - 12:30

Federico Agliardi, ex portiere, ha parlato di Marek Hamisk nell'intervista rilasciata a CalcioNapoli24.

Che compagno di squadra, nonché anche avversario, è stato Marek Hamsik?

“Da avversario è stato molto forte, un ragazzo che ha fatto della continuità e qualità le sue doti. Parliamo di un uomo squadra, tra i simboli di Napoli. Quando ho avuto la fortuna ed il piacere di giocarci contro, ho sempre trovato un ragazzo sorridente e disponibile. Poi in campo ognuno pensa al fatto suo, ma è sempre stato disponibile. Poi è anche divertente perché poi ci facciamo anche delle battute sul rettangolo di gioco. Quando eravamo al Brescia, l’ho vissuto praticamente un anno tra A e B. Marek era un ragazzo serio, si intravedevano le qualità. Il Brescia è stato bravo a portarselo a casa. Avere avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio con lui è stato un orgoglio”.

Raccontaci il primo Marek di Brescia

“Era un ragazzino, aveva 17 anni quando venne da noi. Era molto minuto fisicamente anche s poi si è costruito, mi ha subito colpito la sua mentalità. Essendo poi slovacco aveva un imprinting importante a livello caratteriale. Vent’anni fa, era diverso per i ragazzini, intendo il modo di porsi con la prima squadra. Marek era molto forte mentalmente e qualitativamente”.

Si dice che Marekiaro fosse già una spugna anche se era giovanissimo

“Non è una sorpresa, questo poi l’ha portato ad essere un calciatore importante. Ha fatto anche un lavoro di continuità da punto di vista fisico e di prestazioni. Bisogna solo dirgli chapeau, ci ha fatto vedere cose fantastiche e farlo a Napoli non era facile. Ogni volta che lo vedevo in campo era poesia”

Raccontaci l’aneddoto dei 50 rigori consecutivi segnati in allenamento

“Non ricordo il numero esatto, ma posso dire che furono una bella sfilza. C’eravamo io e Viviano tra i pali, ci dividevamo la porta. Dal dischetto era glaciale così come sui calci di punizione”.

Cosa hai provato nel vedere Marek capitano del Napoli, calciatore con più presenze e l’aver superato il record di gol di Maradona?

“Un’emozione forte, io non ho avuto la sua continuità. Un percorso del genere ti trasmette tanto, ha affrontato le difficoltà con una grande forza mentale. Farlo a Napoli, in un ambiente dove devi dimostrare tanto, ha fatto qualcosa che fanno solo i campioni”.

Il tuo messaggio a Hamsik

“Caro Marek, ti volevo ringraziare per i bellissimi periodo che abbiamo condiviso insieme. E’ stato un onore affrontarti anche da avversario, sei sempre stato disponibile e con il sorriso sulle labbra. Hai dato tanto al calcio italiano, ma anche mondiale. Sei una figura quasi irripetibile. Ti faccio i migliori auguri, sei davvero una persona eccezionale”.