A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità:
Con l'arrivo alla corte di Antonio Conte Milinkovic-Savic, chi sarà il primo portiere del Napoli nella prossima stagione?
"Io credo che la concorrenza stavolta sia spietata, nel senso che Milinkovic-Savic è assolutamente un titolare. E questo ci preannuncia una stagione non facile per Meret, perché ci saranno le pressioni, soprattutto da parte della tifoseria, nel caso dovesse commettere qualche errore. Però la sensazione è che il titolare sarà proprio Alex, almeno in partenza".
Secondo lei, perché con Meret si è andati avanti a suon di rinnovi annuali o biennali, mentre Milinkovic-Savic è stato preso con un contratto di cinque anni, pur avendo entrambi la stessa età?
"Effettivamente è una cosa molto particolare. Non possiamo escludere che alla fine abbiano deciso di puntare su Milinkovic-Savic anche nel futuro. Certo è che avere due portieri di questo livello è da grande squadra, anzi da grandissima squadra, se ci pensi. Non ti so dire con certezza il motivo, ma sicuramente per Meret sarà un bel problema: quello dietro di lui spinge forte, davvero forte".
Vista la situazione complicata per l’acquisto di Ndoye dal Bologna, lei farebbe un sacrificio per arrivare a Federico Chiesa?
"No, non lo prenderei. Non credo che Chiesa sia il giocatore di cui il Napoli ha bisogno in questo momento. Non è uno che si sacrifica tanto nella fase di copertura, come invece pretende Conte. E poi, sinceramente, non mi fa impazzire. A questo punto bisogna virare su Lookman: puntare tutto su di lui e cercare di mettere la ciliegina sulla torta di un ottimo mercato, viste anche le difficoltà dell’Inter nel soddisfare sia il ragazzo che l’Atalanta".
Per quanto riguarda invece il centrocampo, farebbe un investimento su Miretti della Juventus?
"Sì, potremmo prenderlo. C'è bisogno di un innesto in quel reparto. L’unico ruolo che non ha un sostituto automatico è quello di McTominay. Insomma, manca un sesto centrocampista vero. E lì va preso. Miretti potrebbe essere un buon profilo, c’è bisogno comunque di acquisti in mezzo, il reparto non è completo, andrei a colmare quella casella con Fabio Miretti, un centrocampista affidabile, non necessariamente un titolare. Potrebbe essere interessante: è giovane, ha voglia di emergere. Vediamo... se Conte ha in mente lui, il profilo ci sta, perché sappiamo che Antonio Conte è uno a cui piace tenere tutto sotto controllo".
Lei è un giornalista molto competente nel mondo del calcio ma anche molto addentrato nella politica: come finirà la questione stadio?
"Finirà male. Finirà con una passata di vernice, alla buona. Perché non c’è nessuna alternativa. Ragazzi, quando si parla di terreni, è un conto. Ma ci vogliono le infrastrutture: servono strade, una metro, sette linee di autobus... altrimenti non si può fare un nuovo impianto. Mi spiego: il problema non è trovare lo spazio dove costruire lo stadio, ma collegarlo con i trasporti. Quindi, secondo me, si resterà al Maradona, con qualche intervento superficiale, rattoppato alla bell’e meglio, chiaramente con la UEFA che potrebbe decidere di non dare l'ok per disputare le partire dell'Europeo. A tal proposito, attenzione: ti do una notizia che ho sentito e che potrebbe cambiare le carte in tavola. Non è da escludere che De Luca, molto arrabbiato col sindaco di Napoli, stia pensando a un’ipotesi alternativa. A Salerno stanno per iniziare i lavori per lo stadio, con un investimento di 120 milioni. E non escludo che De Luca voglia candidare lo stadio di Salerno per ospitare le partite dell’Europeo".
di Napoli Magazine
28/07/2025 - 14:36
A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità:
Con l'arrivo alla corte di Antonio Conte Milinkovic-Savic, chi sarà il primo portiere del Napoli nella prossima stagione?
"Io credo che la concorrenza stavolta sia spietata, nel senso che Milinkovic-Savic è assolutamente un titolare. E questo ci preannuncia una stagione non facile per Meret, perché ci saranno le pressioni, soprattutto da parte della tifoseria, nel caso dovesse commettere qualche errore. Però la sensazione è che il titolare sarà proprio Alex, almeno in partenza".
Secondo lei, perché con Meret si è andati avanti a suon di rinnovi annuali o biennali, mentre Milinkovic-Savic è stato preso con un contratto di cinque anni, pur avendo entrambi la stessa età?
"Effettivamente è una cosa molto particolare. Non possiamo escludere che alla fine abbiano deciso di puntare su Milinkovic-Savic anche nel futuro. Certo è che avere due portieri di questo livello è da grande squadra, anzi da grandissima squadra, se ci pensi. Non ti so dire con certezza il motivo, ma sicuramente per Meret sarà un bel problema: quello dietro di lui spinge forte, davvero forte".
Vista la situazione complicata per l’acquisto di Ndoye dal Bologna, lei farebbe un sacrificio per arrivare a Federico Chiesa?
"No, non lo prenderei. Non credo che Chiesa sia il giocatore di cui il Napoli ha bisogno in questo momento. Non è uno che si sacrifica tanto nella fase di copertura, come invece pretende Conte. E poi, sinceramente, non mi fa impazzire. A questo punto bisogna virare su Lookman: puntare tutto su di lui e cercare di mettere la ciliegina sulla torta di un ottimo mercato, viste anche le difficoltà dell’Inter nel soddisfare sia il ragazzo che l’Atalanta".
Per quanto riguarda invece il centrocampo, farebbe un investimento su Miretti della Juventus?
"Sì, potremmo prenderlo. C'è bisogno di un innesto in quel reparto. L’unico ruolo che non ha un sostituto automatico è quello di McTominay. Insomma, manca un sesto centrocampista vero. E lì va preso. Miretti potrebbe essere un buon profilo, c’è bisogno comunque di acquisti in mezzo, il reparto non è completo, andrei a colmare quella casella con Fabio Miretti, un centrocampista affidabile, non necessariamente un titolare. Potrebbe essere interessante: è giovane, ha voglia di emergere. Vediamo... se Conte ha in mente lui, il profilo ci sta, perché sappiamo che Antonio Conte è uno a cui piace tenere tutto sotto controllo".
Lei è un giornalista molto competente nel mondo del calcio ma anche molto addentrato nella politica: come finirà la questione stadio?
"Finirà male. Finirà con una passata di vernice, alla buona. Perché non c’è nessuna alternativa. Ragazzi, quando si parla di terreni, è un conto. Ma ci vogliono le infrastrutture: servono strade, una metro, sette linee di autobus... altrimenti non si può fare un nuovo impianto. Mi spiego: il problema non è trovare lo spazio dove costruire lo stadio, ma collegarlo con i trasporti. Quindi, secondo me, si resterà al Maradona, con qualche intervento superficiale, rattoppato alla bell’e meglio, chiaramente con la UEFA che potrebbe decidere di non dare l'ok per disputare le partire dell'Europeo. A tal proposito, attenzione: ti do una notizia che ho sentito e che potrebbe cambiare le carte in tavola. Non è da escludere che De Luca, molto arrabbiato col sindaco di Napoli, stia pensando a un’ipotesi alternativa. A Salerno stanno per iniziare i lavori per lo stadio, con un investimento di 120 milioni. E non escludo che De Luca voglia candidare lo stadio di Salerno per ospitare le partite dell’Europeo".