Calcio
IL PENSIERO - Beppe Galli: "Non c'è un altro giocatore con la fisicità di Anguissa, è difficile sopperire alla sua assenza, Conte? Un valore aggiunto, anche se adesso viene criticato"
15.11.2025 12:58 di Napoli Magazine
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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Beppe Galli, agente Fifa e presidente di Assoagenti. Di seguito, un estratto dell’intervista. Con tutti questi infortuni importanti in casa Napoli, quale sarebbe un obiettivo realistico?

"Conte è un valore aggiunto, anche se adesso viene criticato. Però lui, come allenatore, lo è sempre. Deve trovare il modo di reagire, anche perché, come sottolineato, ha avuto infortuni gravi e non ha avuto per tanto tempo Buongiorno, che secondo me è uno dei difensori italiani più forti. Perciò alcune decisioni che sta prendendo andrebbero valutate meglio e, ad oggi, fare previsioni sui risultati è irrealistico".

Come giudica chi afferma che Conte scateni sempre il polverone per nascondere la realtà?

"Conte, come Mourinho, fa dichiarazioni particolari sia perché può permetterselo, sia per dare una scossa alla sua squadra. Gli allenatori che hanno vinto tanto, a volte, si nascondono un po'. Preparano certe mosse apposta, mettono le mani avanti. E molti li criticano per questo. Però credo che un allenatore come Conte possa permettersi un certo atteggiamento. C'è sempre un modo di porsi particolare, certo, ma lui quando parla lo fa per mandare segnali agli altri. Gli atteggiamenti sono un'altra cosa".

È vero che Conte, al secondo anno, faccia spesso scatenare un caso?

"No, questo non credo sia vero, ma è vero al terzo anno. Fare tre anni in un club non è facile. Col passare del tempo può esserci anche qualche problema fisico legato al fatto che lui chiede sempre il massimo ai giocatori. Quindi non credo che ci sia un secondo anno problematico perché orchestrato da Conte. Certo, un po' di stanchezza può esserci per la quantità enorme di competizioni: campionato, coppe europee, nazionali. Oggi un giocatore guadagna, sì, ma il fisico è quello. Il calcio non è più quello di una volta: oggi è business e non è giusto".

Dopo Bologna, Conte ha puntato il dito contro i suoi giocatori pubblicamente: non sarebbe stato meglio farlo nello spogliatoio, a porte chiuse?

"Per me lui vuole dare una scossa. Questo è il mio pensiero. Se ha parlato così, evidentemente crede che sia il modo più rapido per ottenere una reazione dai suoi".

Come si sopperisce all'assenza di Anguissa fino a gennaio o addirittura a febbraio?

"Anguissa è molto importante. Non è facile sostituirlo: non c'è un altro giocatore con la sua fisicità. Sostituirlo si può, certo, ma non è semplice. Quando si costruiscono le squadre bisognerebbe avere dei doppioni, ma ci sono stati infortuni importanti e, nel caso di Anguissa, anche una carenza di calciatori con le sue caratteristiche. Però credo che il Napoli abbia una rosa che può sopperire alla sua assenza. Il Napoli può sopperire all'assenza anche con un cambio tattico, ma bisogna attendere prima il mercato di gennaio. Però bisogna sempre modellarsi su ciò che si ha a disposizione. Qualcosa si può fare".

Quando Conte tornerà lunedì a Castel Volturno, tornerà anche il sereno o ci dobbiamo aspettare ancora qualcosa?

"Io credo che lunedì si chiariranno tutti. Molte volte certe uscite servono a dare una scossa, a distribuire le responsabilità. Oggi tutti vogliono solo diritti, ma ci sono anche dei doveri: da parte della società e da parte dei giocatori. Non si può pretendere sempre senza dare. Se pensi solo a prendere, non vai da nessuna parte. A volte è come in famiglia: prima o poi devi mettere ordine, perché se perdoni sempre, poi qualcuno ne approfitta. Ogni tanto bisogna farsi sentire".

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IL PENSIERO - Beppe Galli: "Non c'è un altro giocatore con la fisicità di Anguissa, è difficile sopperire alla sua assenza, Conte? Un valore aggiunto, anche se adesso viene criticato"

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15/11/2025 - 12:58

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Beppe Galli, agente Fifa e presidente di Assoagenti. Di seguito, un estratto dell’intervista. Con tutti questi infortuni importanti in casa Napoli, quale sarebbe un obiettivo realistico?

"Conte è un valore aggiunto, anche se adesso viene criticato. Però lui, come allenatore, lo è sempre. Deve trovare il modo di reagire, anche perché, come sottolineato, ha avuto infortuni gravi e non ha avuto per tanto tempo Buongiorno, che secondo me è uno dei difensori italiani più forti. Perciò alcune decisioni che sta prendendo andrebbero valutate meglio e, ad oggi, fare previsioni sui risultati è irrealistico".

Come giudica chi afferma che Conte scateni sempre il polverone per nascondere la realtà?

"Conte, come Mourinho, fa dichiarazioni particolari sia perché può permetterselo, sia per dare una scossa alla sua squadra. Gli allenatori che hanno vinto tanto, a volte, si nascondono un po'. Preparano certe mosse apposta, mettono le mani avanti. E molti li criticano per questo. Però credo che un allenatore come Conte possa permettersi un certo atteggiamento. C'è sempre un modo di porsi particolare, certo, ma lui quando parla lo fa per mandare segnali agli altri. Gli atteggiamenti sono un'altra cosa".

È vero che Conte, al secondo anno, faccia spesso scatenare un caso?

"No, questo non credo sia vero, ma è vero al terzo anno. Fare tre anni in un club non è facile. Col passare del tempo può esserci anche qualche problema fisico legato al fatto che lui chiede sempre il massimo ai giocatori. Quindi non credo che ci sia un secondo anno problematico perché orchestrato da Conte. Certo, un po' di stanchezza può esserci per la quantità enorme di competizioni: campionato, coppe europee, nazionali. Oggi un giocatore guadagna, sì, ma il fisico è quello. Il calcio non è più quello di una volta: oggi è business e non è giusto".

Dopo Bologna, Conte ha puntato il dito contro i suoi giocatori pubblicamente: non sarebbe stato meglio farlo nello spogliatoio, a porte chiuse?

"Per me lui vuole dare una scossa. Questo è il mio pensiero. Se ha parlato così, evidentemente crede che sia il modo più rapido per ottenere una reazione dai suoi".

Come si sopperisce all'assenza di Anguissa fino a gennaio o addirittura a febbraio?

"Anguissa è molto importante. Non è facile sostituirlo: non c'è un altro giocatore con la sua fisicità. Sostituirlo si può, certo, ma non è semplice. Quando si costruiscono le squadre bisognerebbe avere dei doppioni, ma ci sono stati infortuni importanti e, nel caso di Anguissa, anche una carenza di calciatori con le sue caratteristiche. Però credo che il Napoli abbia una rosa che può sopperire alla sua assenza. Il Napoli può sopperire all'assenza anche con un cambio tattico, ma bisogna attendere prima il mercato di gennaio. Però bisogna sempre modellarsi su ciò che si ha a disposizione. Qualcosa si può fare".

Quando Conte tornerà lunedì a Castel Volturno, tornerà anche il sereno o ci dobbiamo aspettare ancora qualcosa?

"Io credo che lunedì si chiariranno tutti. Molte volte certe uscite servono a dare una scossa, a distribuire le responsabilità. Oggi tutti vogliono solo diritti, ma ci sono anche dei doveri: da parte della società e da parte dei giocatori. Non si può pretendere sempre senza dare. Se pensi solo a prendere, non vai da nessuna parte. A volte è come in famiglia: prima o poi devi mettere ordine, perché se perdoni sempre, poi qualcuno ne approfitta. Ogni tanto bisogna farsi sentire".