Calcio
IL RACCONTO - Petrachi: "Cairo? Siamo stati quattro anni senza parlarci, poi lo scorso anno abbiamo chiarito"
22.08.2025 00:27 di Napoli Magazine
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Gianluca Petrachi, ex direttore sportivo della Roma e del Torino tra le altre, ha rilasciato un'intervista a Sportitalia: "Cairo? A volte subentra un po’ la stanchezza e come in tutte le coppie ci sono momenti up e momenti down. Lui ha pensato che io mi stessi accordando con qualche squadra prima che finisse il campionato, in realtà non era così. C’erano stati degli abboccamenti ma niente di più anche perché mi stavo giocando l’Europa, che poi abbiamo ottenuto. Lui l’ha vista come un tradimento, e il chiarirsi era servito a poco. Io avevo preso la mia strada, lui la sua. Siamo stati quattro anni senza parlarci, c’è stato un piccolo riavvicinamento quando è morto Sinisa, poi lo scorso anno abbiamo chiarito, ci sono state delle scuse e questo mi ha fatto enormemente piacere perché ha capito che mi ero comportato in maniera onesta. Adesso ci parliamo, ridiamo, scherziamo, e parliamo di calcio. Gli ho detto anche che adesso deve decidere cosa vuol fare, nel senso che Torino è stanca. O cerca veramente di fare qualcosa di speciale mettendocela tutta per portare il Torino in Europa oppure deve fare delle valutazioni perché un clima così ostile nei suoi confronti è diventato molto pesante e non serve a nessuno".

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IL RACCONTO - Petrachi: "Cairo? Siamo stati quattro anni senza parlarci, poi lo scorso anno abbiamo chiarito"

di Napoli Magazine

22/08/2025 - 00:27

Gianluca Petrachi, ex direttore sportivo della Roma e del Torino tra le altre, ha rilasciato un'intervista a Sportitalia: "Cairo? A volte subentra un po’ la stanchezza e come in tutte le coppie ci sono momenti up e momenti down. Lui ha pensato che io mi stessi accordando con qualche squadra prima che finisse il campionato, in realtà non era così. C’erano stati degli abboccamenti ma niente di più anche perché mi stavo giocando l’Europa, che poi abbiamo ottenuto. Lui l’ha vista come un tradimento, e il chiarirsi era servito a poco. Io avevo preso la mia strada, lui la sua. Siamo stati quattro anni senza parlarci, c’è stato un piccolo riavvicinamento quando è morto Sinisa, poi lo scorso anno abbiamo chiarito, ci sono state delle scuse e questo mi ha fatto enormemente piacere perché ha capito che mi ero comportato in maniera onesta. Adesso ci parliamo, ridiamo, scherziamo, e parliamo di calcio. Gli ho detto anche che adesso deve decidere cosa vuol fare, nel senso che Torino è stanca. O cerca veramente di fare qualcosa di speciale mettendocela tutta per portare il Torino in Europa oppure deve fare delle valutazioni perché un clima così ostile nei suoi confronti è diventato molto pesante e non serve a nessuno".