Mancato il colpo Claudio Ranieri e in assenza di un'alternativa immediata, la Federcalcio ha messo il piede sul freno nella caccia al successore di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. Sia per una questione di prudenza dopo il fallito ingaggio dell'ex tecnico giallorosso, sia perchè si sta sempre più facendo strada un progetto più coerente e, si spera, coinvolgente: cercare di instillare nel gruppo azzurro lo spirito battagliero, e si spera vincente, impersonato dai campioni del mondo 2006. Quello spirito che manca alla nazionale, spesso carente sul piano caratteriale, al di là della modestia tecnica e di gestione. In prima fila nella realizzazione del piano c'è il dirigente accompagnatore, Gianluigi Buffon, impegnato nel casting per la figura di ct che vede al momento favorito Gennaro Gattuso. L'ex capitano della nazionale ha avuto l'incarico dal presidente Figc, Gabriele Gravina - oggi a Coverciano per un impegno con la Serie B Femminile - di individuare, possibilmente nella cerchia dei campioni 2006, un commissario tecnico che nei pochi mesi a disposizione riesca ad evitare il naufragio definitivo, leggi terzo mondiale di fila senza l'Italia, di una barca che è alla deriva. Ma oltre alle garanzie tecniche, serve però anche un nome che ricrei l'entusiasmo intorno agli azzurri. Ed è per questo che una decisione non verrà presa prima dell'inizio della prossima settimana, proprio per ponderare con attenzione ogni aspetto della questione. La nomina di Spalletti arrivò quasi a tempo di record dopo le improvvise dimissioni di Roberto Mancini, nell'agosto 2023, e apparve allora la migliore possibile. Pochi avrebbero immaginato che due estati dopo, anche al dì là delle colpe del toscano, il mondo azzurro si sarebbe trovato di nuovo di fronte ad un baratro e, in questo senso, si può considerare che il fallimento dell'operazione Ranieri, con tutte le complicazioni legate al rapporto del maturo tecnico con la Roma, non sia stato un gran disastro. Ecco allora che il progetto '2006-2026', una sorta di dumasiano 'Vent'anni dopo', appare avere una sua coerenza, per cercare anche una continuità nel futuro. C'è anche però il rischio che l'operazione nostalgia si scontri con una realtà diversa. Ad ogni modo, Gattuso appare il preferito per la panchina, dato lo spirito di ringhio e l'attaccamento alla maglia, anche se un conto era il Rino giocatore, altro il Gennaro allenatore, fresco reduce dall'esperienza con l'Hajduk Spalato. Gattuso si trova a Roma in questi giorni, ma il casting portato avanti da Buffon non esclude altri compagni dei fasti di allora come Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi, che restano al momento più defilati. L'idea è poi quella di inserire nel gruppo altri ex azzurri che sono già nel giro dei tecnici federali, come Bernardo Corradi, che guida la nazionale Under 20. Non sarebbe coinvolto il tecnico della U.21 italiana, Carmine Nunziata, che per ora non ha avuto la conferma. Sullo sfondo, resta la figura di Mancini, che si è più volte offerto in questi ultimi giorni. Per rivivere il trionfo di Londra e per far dimenticare la fallita qualificazione ai Mondiali 2022 e le dimissioni improvvise di due anni fa con il trasferimento alla panchina dell'Arabia Saudita. Un carico troppo pesante da far digerire.
di Napoli Magazine
12/06/2025 - 19:57
Mancato il colpo Claudio Ranieri e in assenza di un'alternativa immediata, la Federcalcio ha messo il piede sul freno nella caccia al successore di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. Sia per una questione di prudenza dopo il fallito ingaggio dell'ex tecnico giallorosso, sia perchè si sta sempre più facendo strada un progetto più coerente e, si spera, coinvolgente: cercare di instillare nel gruppo azzurro lo spirito battagliero, e si spera vincente, impersonato dai campioni del mondo 2006. Quello spirito che manca alla nazionale, spesso carente sul piano caratteriale, al di là della modestia tecnica e di gestione. In prima fila nella realizzazione del piano c'è il dirigente accompagnatore, Gianluigi Buffon, impegnato nel casting per la figura di ct che vede al momento favorito Gennaro Gattuso. L'ex capitano della nazionale ha avuto l'incarico dal presidente Figc, Gabriele Gravina - oggi a Coverciano per un impegno con la Serie B Femminile - di individuare, possibilmente nella cerchia dei campioni 2006, un commissario tecnico che nei pochi mesi a disposizione riesca ad evitare il naufragio definitivo, leggi terzo mondiale di fila senza l'Italia, di una barca che è alla deriva. Ma oltre alle garanzie tecniche, serve però anche un nome che ricrei l'entusiasmo intorno agli azzurri. Ed è per questo che una decisione non verrà presa prima dell'inizio della prossima settimana, proprio per ponderare con attenzione ogni aspetto della questione. La nomina di Spalletti arrivò quasi a tempo di record dopo le improvvise dimissioni di Roberto Mancini, nell'agosto 2023, e apparve allora la migliore possibile. Pochi avrebbero immaginato che due estati dopo, anche al dì là delle colpe del toscano, il mondo azzurro si sarebbe trovato di nuovo di fronte ad un baratro e, in questo senso, si può considerare che il fallimento dell'operazione Ranieri, con tutte le complicazioni legate al rapporto del maturo tecnico con la Roma, non sia stato un gran disastro. Ecco allora che il progetto '2006-2026', una sorta di dumasiano 'Vent'anni dopo', appare avere una sua coerenza, per cercare anche una continuità nel futuro. C'è anche però il rischio che l'operazione nostalgia si scontri con una realtà diversa. Ad ogni modo, Gattuso appare il preferito per la panchina, dato lo spirito di ringhio e l'attaccamento alla maglia, anche se un conto era il Rino giocatore, altro il Gennaro allenatore, fresco reduce dall'esperienza con l'Hajduk Spalato. Gattuso si trova a Roma in questi giorni, ma il casting portato avanti da Buffon non esclude altri compagni dei fasti di allora come Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi, che restano al momento più defilati. L'idea è poi quella di inserire nel gruppo altri ex azzurri che sono già nel giro dei tecnici federali, come Bernardo Corradi, che guida la nazionale Under 20. Non sarebbe coinvolto il tecnico della U.21 italiana, Carmine Nunziata, che per ora non ha avuto la conferma. Sullo sfondo, resta la figura di Mancini, che si è più volte offerto in questi ultimi giorni. Per rivivere il trionfo di Londra e per far dimenticare la fallita qualificazione ai Mondiali 2022 e le dimissioni improvvise di due anni fa con il trasferimento alla panchina dell'Arabia Saudita. Un carico troppo pesante da far digerire.