Calcio
L'ANALISI - Condò: "Allegri vuole essere competitivo a marzo, il Napoli è stato un esempio"
08.07.2025 16:20 di Napoli Magazine

Attraverso le pagine del Corriere della Sera, il giornalista Paolo Condò ha parlato nel suo editoriale della conferenza stampa di presentazione, svolta nella giornata di ieri a Milanello, da Massimiliano Allegri, nuovo allenatore del Milan: "È ovvio che il ritorno in Champions sia l’obiettivo minimo dichiarabile, non occorre una proprietà di fondi per reputare indispensabili i denari connessi. La vera missione che il tecnico si è assegnato, piuttosto, è quella competitività a marzo che qualche mese fa fu l’ultimo campo base del Napoli prima della scalata allo scudetto".

Poi riguardo la scelta del Milan di puntare con forza sul tecnico livornese ha scritto: "Allegri venne annunciato dal Milan il 30 maggio: quel giorno De Laurentiis non aveva ancora in tasca la conferma di Conte e per Marotta era la vigilia della finale senza certezze sul futuro di Inzaghi. E dunque Max — che certo non immaginava cosa sarebbe successo di lì a poco in Nazionale, altrimenti chissà — avrebbe potuto temporeggiare in attesa che si liberasse una delle due panchine meglio munite della serie A. Non l’ha fatto, a conferma della sua indole conservatrice: tornare al Milan è un atto di coraggio perché l’altro ritorno, quello alla Juve, non è andato granché bene".

Poi una chiosa sull'aver glissato sulla separazione dalla Juventus durante la conferenza: "È stato impeccabile nel risparmiarsi una battuta che certamente aveva sulla punta della lingua. Niente parole, bastano i fatti. Se il mercato verrà completato, ne arriveranno".

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L'ANALISI - Condò: "Allegri vuole essere competitivo a marzo, il Napoli è stato un esempio"

di Napoli Magazine

08/07/2025 - 16:20

Attraverso le pagine del Corriere della Sera, il giornalista Paolo Condò ha parlato nel suo editoriale della conferenza stampa di presentazione, svolta nella giornata di ieri a Milanello, da Massimiliano Allegri, nuovo allenatore del Milan: "È ovvio che il ritorno in Champions sia l’obiettivo minimo dichiarabile, non occorre una proprietà di fondi per reputare indispensabili i denari connessi. La vera missione che il tecnico si è assegnato, piuttosto, è quella competitività a marzo che qualche mese fa fu l’ultimo campo base del Napoli prima della scalata allo scudetto".

Poi riguardo la scelta del Milan di puntare con forza sul tecnico livornese ha scritto: "Allegri venne annunciato dal Milan il 30 maggio: quel giorno De Laurentiis non aveva ancora in tasca la conferma di Conte e per Marotta era la vigilia della finale senza certezze sul futuro di Inzaghi. E dunque Max — che certo non immaginava cosa sarebbe successo di lì a poco in Nazionale, altrimenti chissà — avrebbe potuto temporeggiare in attesa che si liberasse una delle due panchine meglio munite della serie A. Non l’ha fatto, a conferma della sua indole conservatrice: tornare al Milan è un atto di coraggio perché l’altro ritorno, quello alla Juve, non è andato granché bene".

Poi una chiosa sull'aver glissato sulla separazione dalla Juventus durante la conferenza: "È stato impeccabile nel risparmiarsi una battuta che certamente aveva sulla punta della lingua. Niente parole, bastano i fatti. Se il mercato verrà completato, ne arriveranno".