Alejandro 'El Papu' Gomez, attaccante, ha rilasciato un'intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport: "Alcuni club hanno chiamato il mio procuratore per sapere come sto, quando finisce la squalifica e quali sono le mie intenzioni. Voglio aspettare il termine della stagione per capire in quale squadra potrei trovarmi bene per poi fare il ritiro pre-campionato e lavorare per essere al top a ottobre. Posso fare ancora la differenza, il piede è sempre caldo… (ride, ndr)".
Tra le squadre di questa Serie A, in quali si esprimerebbe meglio Gomez?
Il Papu non ha dubbi: "Il Sassuolo, neopromosso, gioca un calcio propositivo e divertente. In generale, apprezzo chi schiera il trequartista e due esterni: Italiano e il suo Bologna, Palladino che sta facendo bene a Firenze. E poi, chiaramente, la mia Atalanta".
Il Papu fa il punto anche sul periodo complicato: "Continuavo ad allenarmi senza sapere quando, come e se avrei avuto l’opportunità di tornare a giocare. Durante il primo anno di squalifica non ti è consentito frequentare le strutture di club professionistici, ti senti emarginato. Da dicembre mi sono aggregato al Renate: grazie a loro ho rivisto il campo, lo spogliatoio, i compagni. E sto bene".
di Napoli Magazine
20/04/2025 - 22:52
Alejandro 'El Papu' Gomez, attaccante, ha rilasciato un'intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport: "Alcuni club hanno chiamato il mio procuratore per sapere come sto, quando finisce la squalifica e quali sono le mie intenzioni. Voglio aspettare il termine della stagione per capire in quale squadra potrei trovarmi bene per poi fare il ritiro pre-campionato e lavorare per essere al top a ottobre. Posso fare ancora la differenza, il piede è sempre caldo… (ride, ndr)".
Tra le squadre di questa Serie A, in quali si esprimerebbe meglio Gomez?
Il Papu non ha dubbi: "Il Sassuolo, neopromosso, gioca un calcio propositivo e divertente. In generale, apprezzo chi schiera il trequartista e due esterni: Italiano e il suo Bologna, Palladino che sta facendo bene a Firenze. E poi, chiaramente, la mia Atalanta".
Il Papu fa il punto anche sul periodo complicato: "Continuavo ad allenarmi senza sapere quando, come e se avrei avuto l’opportunità di tornare a giocare. Durante il primo anno di squalifica non ti è consentito frequentare le strutture di club professionistici, ti senti emarginato. Da dicembre mi sono aggregato al Renate: grazie a loro ho rivisto il campo, lo spogliatoio, i compagni. E sto bene".