Calcio
L'EX JUVENTUS - Trezeguet: "Vlahovic più sereno, un giocatore concreto a gara in corso"
03.09.2025 10:40 di Napoli Magazine
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L'ex Juventus David Trezeguet è intervenuto a margine di un evento che ripercorreva la storia della Juventus:  "La Juve sta cercando in tutti i modi di tornare ad alzare dei trofei - le parole raccolte da Tuttosport -. La verità è che sono cambiate tante cose, a cominciare dai dirigenti e penso che con il tempo il club abbia perso la sua identità. Ci sarà tanto da lavorare per ripristinarla. In questi anni in Argentina ho studiato per diventare un direttore sportivo. Sono pronto e aspetto solo che mi venga data un’opportunità. Se tornei alla Juve? Assolutamente sì, come del resto tornerebbe Alex Del Piero. Sono contento quando vedo società che decidono di includere nella dirigenza ex calciatori che hanno scritto la storia del club".

Quindi un pensiero sul mercato appena concluso e sull'operato di Comolli:
"Non lo conosco, ma quel che è certo è che sarà chiamato a dimostrare di essere un vincente. Alla Juve conta solo quello. In attacco sono arrivati David, Openda e Zhegrova. Giocatori interessanti e dalla buona qualità tecnica, ma alla Juve non basta questo. Starà a loro - con l’aiuto di Tudor - farci vedere che meritano di difendere questi colori. Da Vlahovic, ad esempio, ci aspettavamo tutti di più. Forse ci siamo sbagliati: giocare alla Fiorentina non è come farlo per la Juventus. Sono passati tre anni eppure Dusan non sembra aver capito dove si trovi. Anche se a dire la verità ora mi pare più sereno: sembra quasi che si sia spogliato di quella responsabilità di cui si è sempre investito. Ora che non lo eleggiamo più come un titolare fisso, paradossalmente, ha rincominciato a segnare con continuità. Forse è questa la sua dimensione: un giocatore concreto a gara in corso".

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L'EX JUVENTUS - Trezeguet: "Vlahovic più sereno, un giocatore concreto a gara in corso"

di Napoli Magazine

03/09/2025 - 10:40

L'ex Juventus David Trezeguet è intervenuto a margine di un evento che ripercorreva la storia della Juventus:  "La Juve sta cercando in tutti i modi di tornare ad alzare dei trofei - le parole raccolte da Tuttosport -. La verità è che sono cambiate tante cose, a cominciare dai dirigenti e penso che con il tempo il club abbia perso la sua identità. Ci sarà tanto da lavorare per ripristinarla. In questi anni in Argentina ho studiato per diventare un direttore sportivo. Sono pronto e aspetto solo che mi venga data un’opportunità. Se tornei alla Juve? Assolutamente sì, come del resto tornerebbe Alex Del Piero. Sono contento quando vedo società che decidono di includere nella dirigenza ex calciatori che hanno scritto la storia del club".

Quindi un pensiero sul mercato appena concluso e sull'operato di Comolli:
"Non lo conosco, ma quel che è certo è che sarà chiamato a dimostrare di essere un vincente. Alla Juve conta solo quello. In attacco sono arrivati David, Openda e Zhegrova. Giocatori interessanti e dalla buona qualità tecnica, ma alla Juve non basta questo. Starà a loro - con l’aiuto di Tudor - farci vedere che meritano di difendere questi colori. Da Vlahovic, ad esempio, ci aspettavamo tutti di più. Forse ci siamo sbagliati: giocare alla Fiorentina non è come farlo per la Juventus. Sono passati tre anni eppure Dusan non sembra aver capito dove si trovi. Anche se a dire la verità ora mi pare più sereno: sembra quasi che si sia spogliato di quella responsabilità di cui si è sempre investito. Ora che non lo eleggiamo più come un titolare fisso, paradossalmente, ha rincominciato a segnare con continuità. Forse è questa la sua dimensione: un giocatore concreto a gara in corso".