Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione. Queste le sue parole: “Vediamo, tutte le considerazioni del momento sono teoriche. Il rischio che squadre ti sono arrivate subito dietro e possano superarti è evidente. Il Como è la squadra più attiva sul mercato, ma questo ci deve interessare fino a un certo punto, l’obiettivo deve essere costruire una bella base per poi diventare competitivi aggiungendo 2-3 innesti. Più faremo crescere questi ragazzi più saremo solidi, in questo momento se ragioniamo sulle altre squadre ci facciamo del male da soli. Dobbiamo pensare a lavorare e andare in un’unica direzione, serve determinazione feroce”.
Dopo 10 giorni di allenamento cosa può dirci su Tavares e Dele-Bashiru?
“Prima di tutto mi lego a ciò che diceva il presidente, ovvero che si può provare a portare a un limite la squadra ma questo limite magari non è sufficiente. Il fattore economico è fondamentale e lo dimostra il fatto che vincono sempre le società che hanno un fatturato mostruoso. Tavares e Dele-Bashiru sono due libri da scrivere, l’approccio è buono. Nuno non è tatticamente come pensavo, l’esperienza da giovane al Benfica gli ha lasciato qualcosa di importante. Dele è un ragazzo di grande forza, se impara qualche movimento ci può dare una grande mano. Noi questa settimana si voleva lavorare su moduli alternativi, ma abbiamo deciso di posticipare per evitare di mandare in confusione qualche giocatore. Ci lavoreremo quando i giocatori avranno certezze”.
Ha trovato una squadra che può intraprendere un percorso come quello precedente?
“C’era un livello di esperienza ben diverso, lì c’era da raccogliere. Oggi bisogna seminare, ci sono giocatori con potenziale che hanno conoscenza tattiche non ancora di alto livello, qui c’è da costruire mentre precedentemente si aveva una rosa esperta. Ci serve più costruzione”.
di Napoli Magazine
24/07/2025 - 21:18
Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione. Queste le sue parole: “Vediamo, tutte le considerazioni del momento sono teoriche. Il rischio che squadre ti sono arrivate subito dietro e possano superarti è evidente. Il Como è la squadra più attiva sul mercato, ma questo ci deve interessare fino a un certo punto, l’obiettivo deve essere costruire una bella base per poi diventare competitivi aggiungendo 2-3 innesti. Più faremo crescere questi ragazzi più saremo solidi, in questo momento se ragioniamo sulle altre squadre ci facciamo del male da soli. Dobbiamo pensare a lavorare e andare in un’unica direzione, serve determinazione feroce”.
Dopo 10 giorni di allenamento cosa può dirci su Tavares e Dele-Bashiru?
“Prima di tutto mi lego a ciò che diceva il presidente, ovvero che si può provare a portare a un limite la squadra ma questo limite magari non è sufficiente. Il fattore economico è fondamentale e lo dimostra il fatto che vincono sempre le società che hanno un fatturato mostruoso. Tavares e Dele-Bashiru sono due libri da scrivere, l’approccio è buono. Nuno non è tatticamente come pensavo, l’esperienza da giovane al Benfica gli ha lasciato qualcosa di importante. Dele è un ragazzo di grande forza, se impara qualche movimento ci può dare una grande mano. Noi questa settimana si voleva lavorare su moduli alternativi, ma abbiamo deciso di posticipare per evitare di mandare in confusione qualche giocatore. Ci lavoreremo quando i giocatori avranno certezze”.
Ha trovato una squadra che può intraprendere un percorso come quello precedente?
“C’era un livello di esperienza ben diverso, lì c’era da raccogliere. Oggi bisogna seminare, ci sono giocatori con potenziale che hanno conoscenza tattiche non ancora di alto livello, qui c’è da costruire mentre precedentemente si aveva una rosa esperta. Ci serve più costruzione”.