Massimo Orlando, ex centrocampista, è intervenuto a Maracanà su TMW Radio: 

Come commenta quanto successo in Atalanta-Lecce?
"Intanto complimenti ai tifosi dell'Atalanta, che hanno fatto capire che gli interessava poco della partita. E' vero, il calendario è incasinato, ma si poteva aspettare il funerale perché la figura di un fisioterapista in uno spogliatoio vale quanto un calciatore. Serviva buonsenso da parte della Lega".

Klopp, perché un no alla Serie A?
"Magari vuole qualcosa di più o gli sta antipatico il calcio italiano, la pressione che c'è. A Liverpool non è così".

Che succede all'Inter?
"Le parole chiare sono quelle di Barella dopo Bologna, ossia che stanno raschiando il barile. E poi c'è stato il derby, che ti manda anche in difficoltà, anche mentale. Poi arriva pure la Roma, che fa giocare male tutti. Se ti mancano poi certi giocatori, diventi una squadra normale. Per me è fatta per il Napoli".

Davvero?
"Sì, c'è il Lecce difficile. Non vedo come ora possa buttare via lo Scudetto con un calendario tutto a suo favore".

La Juventus invece come l'ha vista?
"Servono 4 punti negli scontri diretti con Bologna e Lazio per andare in Champions".

E la Fiorentina?
"Ora l'assenza di Dodo è pesante, ma ha trovato un bel gioco e una solidità difensiva. Qui però si vince e sono arrabbiati perché anche davanti vincono e non si recupera terreno. Mandragora sta giocando una seconda parte di stagione incredibile. E' uomo assist, non ha paura a farsi dare palla e vede la porta. Il gol è tutto il controllo col destro decisivo, una giocata incredibile".

Cosa direbbe ora a Inzaghi? E' stata sbagliata la gestione del gruppo?
"I 18 punti persi rispetto allo scorso anno non fanno testo, lo scorso anno aveva questo come obiettivo, non hanno avuto infortuni ed erano un rullo compressore. Ora gli avversari corrono di più, prima invece funzionava tutto in velocità, invece ora è prevedibile, compassata. Si sono giocati fino alla fine tutto, forse non vinceranno nulla ma a livello di emozioni hanno ottenuto qualcosa. E Inzaghi ha fatto di tutto perché l'Inter vincesse tutto".