Perdere un derby non fa mai piacere, perderlo 3-0 ancor meno e se la sconfitta preclude il grande obiettivo triplete... si salvi chi può. L'Inter ferma il suo cammino in Coppa Italia in semifinale nel peggiore dei modi, con un doloroso tris subito dai cugini rossoneri che avanzano nella competizione ed estromettono i nerazzurri dalla corsa al tanto ambito triplete. Un ko che rischia di pesare sulla tenuta mentale degli uomini di Inzaghi che devono subito trovare la giusta scossa per non sbagliare nulla in campionato a partire dalla sfida di domenica con la Roma, perché il Napoli è pronto a sfruttare ogni passao falso per mettere le mani sullo scudetto.
La sconfitta di Bologna, maturata all'ultimo respiro, sembra aver avuto degli strascichi sull'Inter e non è escluso che il derby possa averne altri. Perdere non fa mai piacere e a volte, per una squadra che non è abituata a fare i conti con la delusione per due gare di fila potrebbe essere complicato. Il cammino in campionato e in Champions si deciderà nelle prossime settimane e il tris calato dal Milan potrebbe avere risvolti negativi nel morale di una squadra già affaticata. "Una sconfitta è sempre difficile da digerire, gli impegni sono tanti ma non è una scusante" aveva detto Barella dopo il ko di Bologna, parole che oggi fanno risuonare un campanello d'allarme.
Non tanto per mancanze in campo dei nerazzurri, che hanno dominato nella prima mezz'ora contro il Milan per poi andare all'arrembaggio e subire gol in quelle che forse sono state le uniche occasioni per i rossoneri. Ma è la reazione, quella che ha contraddistinto spesso l'Inter in questa stagione, che è mancata. Un segnale che potrebbe essere preoccupante in vista del finale di stagione che potrebbe portare al double, ma anche concludere con zero tituli, di mourinhana memoria.
Gli interisti fanno i dovuti scongiuri, ma una linea sommaria potrebbe già essere tirata domenica contro la Roma, dove si capirà quanto il derby ha influito (e influirà) sulla testa dei giocatori. Perché, come tutto, ci sono due possibilità: affondare o risollevarsi, più arrabbiati e vogliosi di prima per portarsi in bacheca il 21° scudetto e quella Champions che manca dal 15 anni dalle parti di Milano. Il secondo, neanche a dirlo, è lo scenario che i tifosi nerazzurri sperano di vivere. Ma a dire qualcosa di più darà la sfida contro i giallorossi.
Intanto la palla, e la gestione del gruppo, passa a Simone Inzaghi che deve ritrovare il "demone" da trasmettere ai suoi. Perché, sembra banale, al 2-0 il tecnico è sembrato rassegnato e la girandola di cambi immediata ha fatto trasparire l'impressione di aver perso di vista la sfida e come poterla rimettere subito sui giusti binari. Si è seduto innervosito e l'Inter è naufragata. Sta al tecnico ritrovarsi e ritrovare subito la voglia e la grinta che ha contraddistinto il suo gruppo in questi mesi. Per attraccare in un porto sicuro, dove non ci si lecca le ferita ma si può far festa.
di Napoli Magazine
24/04/2025 - 13:23
Perdere un derby non fa mai piacere, perderlo 3-0 ancor meno e se la sconfitta preclude il grande obiettivo triplete... si salvi chi può. L'Inter ferma il suo cammino in Coppa Italia in semifinale nel peggiore dei modi, con un doloroso tris subito dai cugini rossoneri che avanzano nella competizione ed estromettono i nerazzurri dalla corsa al tanto ambito triplete. Un ko che rischia di pesare sulla tenuta mentale degli uomini di Inzaghi che devono subito trovare la giusta scossa per non sbagliare nulla in campionato a partire dalla sfida di domenica con la Roma, perché il Napoli è pronto a sfruttare ogni passao falso per mettere le mani sullo scudetto.
La sconfitta di Bologna, maturata all'ultimo respiro, sembra aver avuto degli strascichi sull'Inter e non è escluso che il derby possa averne altri. Perdere non fa mai piacere e a volte, per una squadra che non è abituata a fare i conti con la delusione per due gare di fila potrebbe essere complicato. Il cammino in campionato e in Champions si deciderà nelle prossime settimane e il tris calato dal Milan potrebbe avere risvolti negativi nel morale di una squadra già affaticata. "Una sconfitta è sempre difficile da digerire, gli impegni sono tanti ma non è una scusante" aveva detto Barella dopo il ko di Bologna, parole che oggi fanno risuonare un campanello d'allarme.
Non tanto per mancanze in campo dei nerazzurri, che hanno dominato nella prima mezz'ora contro il Milan per poi andare all'arrembaggio e subire gol in quelle che forse sono state le uniche occasioni per i rossoneri. Ma è la reazione, quella che ha contraddistinto spesso l'Inter in questa stagione, che è mancata. Un segnale che potrebbe essere preoccupante in vista del finale di stagione che potrebbe portare al double, ma anche concludere con zero tituli, di mourinhana memoria.
Gli interisti fanno i dovuti scongiuri, ma una linea sommaria potrebbe già essere tirata domenica contro la Roma, dove si capirà quanto il derby ha influito (e influirà) sulla testa dei giocatori. Perché, come tutto, ci sono due possibilità: affondare o risollevarsi, più arrabbiati e vogliosi di prima per portarsi in bacheca il 21° scudetto e quella Champions che manca dal 15 anni dalle parti di Milano. Il secondo, neanche a dirlo, è lo scenario che i tifosi nerazzurri sperano di vivere. Ma a dire qualcosa di più darà la sfida contro i giallorossi.
Intanto la palla, e la gestione del gruppo, passa a Simone Inzaghi che deve ritrovare il "demone" da trasmettere ai suoi. Perché, sembra banale, al 2-0 il tecnico è sembrato rassegnato e la girandola di cambi immediata ha fatto trasparire l'impressione di aver perso di vista la sfida e come poterla rimettere subito sui giusti binari. Si è seduto innervosito e l'Inter è naufragata. Sta al tecnico ritrovarsi e ritrovare subito la voglia e la grinta che ha contraddistinto il suo gruppo in questi mesi. Per attraccare in un porto sicuro, dove non ci si lecca le ferita ma si può far festa.