"Siamo tornati alla stessa situazione di Usa '94. Un grandissimo caldo, reso ancora più duro dall'orario delle partite, come sta accadendo anche al Mondiale per club. Un'ulteriore difficoltà, oltre al fatto che queste partite si giocano alla fine di campionati logoranti". A dirlo è Vincenzo Pincolini, che 31 anni fa era il preparatore atletico della spedizione iridata azzurra guidata da Arrigo, intervistato dalla Redazione Sport del Giornale Radio Rai. "L'anno prossimo ci saranno i Mondiali, vuol dire che alcuni giocatori rischiano di giocare tre stagioni di fila senza interruzioni estive - ha sottolineato Pincolini, che ora lavora per la Lettonia -. Gli infortuni aumentano e una parte di questi problemi fisici deriva da questi super impegni. Dando uno sguardo agli staff delle squadre al Mondiale per club, sto notando che ci sono due preparatori per la parte dedicata alla prestazione e tre per il recupero e riallineamento dopo gli infortuni. Nel calcio di oggi, con questi calendari, lavorare sulla preparazione fisica significa lavorare su qualcosa di impalpabile". Secondo l'esperto preparatore atletico, al momento l'unico modo per ridurre i rischi "è sfruttare le cinque sostituzioni, diminuendo il minutaggio dei giocatori e sfruttando tutta l'ampiezza delle rose". "In appena avuto modo di parlare di questo argomento con il campione di basket Nikola Jokic. L'Nba concede diversi mesi di riposo ai propri atleti, che vengono sì spremuti per mesi, ma poi hanno modo di ricaricare le batterie. Nel calcio questo non avviene più", ha concluso Pincolini.
di Napoli Magazine
24/06/2025 - 18:46
"Siamo tornati alla stessa situazione di Usa '94. Un grandissimo caldo, reso ancora più duro dall'orario delle partite, come sta accadendo anche al Mondiale per club. Un'ulteriore difficoltà, oltre al fatto che queste partite si giocano alla fine di campionati logoranti". A dirlo è Vincenzo Pincolini, che 31 anni fa era il preparatore atletico della spedizione iridata azzurra guidata da Arrigo, intervistato dalla Redazione Sport del Giornale Radio Rai. "L'anno prossimo ci saranno i Mondiali, vuol dire che alcuni giocatori rischiano di giocare tre stagioni di fila senza interruzioni estive - ha sottolineato Pincolini, che ora lavora per la Lettonia -. Gli infortuni aumentano e una parte di questi problemi fisici deriva da questi super impegni. Dando uno sguardo agli staff delle squadre al Mondiale per club, sto notando che ci sono due preparatori per la parte dedicata alla prestazione e tre per il recupero e riallineamento dopo gli infortuni. Nel calcio di oggi, con questi calendari, lavorare sulla preparazione fisica significa lavorare su qualcosa di impalpabile". Secondo l'esperto preparatore atletico, al momento l'unico modo per ridurre i rischi "è sfruttare le cinque sostituzioni, diminuendo il minutaggio dei giocatori e sfruttando tutta l'ampiezza delle rose". "In appena avuto modo di parlare di questo argomento con il campione di basket Nikola Jokic. L'Nba concede diversi mesi di riposo ai propri atleti, che vengono sì spremuti per mesi, ma poi hanno modo di ricaricare le batterie. Nel calcio questo non avviene più", ha concluso Pincolini.